"<<Mamma...mamma...dove stiamo andando ? Perchè siamo qui ? Cosa succede ? Perchè mi hai fatto scendere dalla auto ? Perchè non sorridi ? Mi manca tanto onii-chan...Mamma ! MAMMA ! Non andare ! PERCHÈ ?! Mamma ! Perchè mi hai abbandonato anche tu ?..."
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<<Shawn Froste ? Beh...non so dove sia >> gli disse un alunna dell'Alphine Junior High, a cui i giocatori della Raimon chiesero dove fosse il calciatore che stavano cercando.
Al discorso si aggiunse anche un altra ragazza <<Sai come è fatto, Julie...deve essere a pattinare>> disse infine ai ragazzi della Raimon.
Si aggiunse anche un ragazzo, che dopo essersi asciugato un pò di moccio che gli usciva dal naso, informò i ragazzi della postazione di Shawn <<Io so dove è andato: ad allenarsi al campo da calcio. Mi ha detto che voleva perfezionare la sua tecnica >>
<<Grazie mille>> gli sussurrò inchinandosi Ana in senso di ringraziamento. Immediatamente tutta la squadra si diresse verso il campo da calcio, dove l'esile figura di un ragazzino palleggiava sul campo ghiacciato il pallone da tutti i calciatori amato.
Capelli color grigio brillante incorniciavano una pelle pallida e grandi occhi sui toni dell'azzurro, con qualche paiuzza dello stesso colore dei capelli.
Calciava il pallone delicatamente, mostrando il suo grande amore per il calcio; si muoveva come un pattinatore sul ghiaccio, ballava un lento con l'unica cosa che amava realmente.
Ana osservò quell'immagine celestiale: non era un angelo, un semplice angelo; era un serafino dalle splendide ali d'oro.Sentendosi osservato, Shawn si guardò intorno, finché il suo sguardo non incontrò quello di Celia che immediatamente arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzata. Ana vide la reazione di questa e non potè che sorridere debolmente; presto ci sarebbero state nuove coppie.
Il giovane calciatore dell'Alphine Junior High si avvicinò confuso alla squadra che lo osservava con così tanto interesse, e quando arrivò chiese loro <<Avete bisogno di una mano ?>>
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<<Allora forza, iniziamo la partita>> annunciò Percival Travis mentre, soffiando nel fischietto che gli era stato dato, osservò l'inizio della partita tra Alphine e Raimon.
Ana, seduta accanto a lui come Camelia, osservò meravigliata lo stupefacente ballo che Shawn Froste faceva quando calciava il pallone; sembrava accompagnare la sfera in un valzer senza fine, mentre usava tutte le sue capacità per rendere lo spettacolo il migliore al mondo.
Ana era sempre più certa che quello non fosse che l'angelo più bello e magnifico in tutto il paradiso; superava persino le capacità "Dell'Angelo del Pallone" !Presto la partita finì, con la umile vittoria del "Danzatore di Ghiaccio", così soprannominò Ana il giocatore dell'Alphine.
Il signor Travis si avvicinò a Shawn, che in quel momento stava battendo il cinque ad un suo compagno di squadra; richiamò la sua attenzione, e lo allontanò per chiedergli se volesse entrare a far parte della Raimon.
Shawn, dubbioso, strinse tra le mani la sua amata sciarpa di lana bianca, mentre cominciava ad osservare il suolo con un interesse del tutto fasullo: era perso nei suoi pensieri.Percival era a conoscenza del problema di sdoppiamento che aveva il giocatore: tutto era iniziato con l'incidente avvenuto alla sua famiglia durante il ritorno dei Froste verso casa; Shawn, con i genitori e il fratello Aiden, stava tornando a casa da una partita entusiasmante; discuteva col fratello quale parte fosse più importante in una partita. <<I giocatori più importanti>> diceva Aiden <<Sono gli attaccanti: senza la loro potenza non si può segnare e vincere le partite !>> ma il fratello, contrario, esprimeva la sua opinione <<Certo, ma se sfortunatamente un attaccante non riesce a bloccare il giocatore avversario con la palla, non basterebbe di certo il portiere per difendere la porta ! Anche i difensori sono importanti, forse più degli attaccanti !>> da qui si era accesa una fiammeggiante discussione, subito dopo spenta dalle parole saggie del padre <<Entrambi o ruoli sono fondamentali per vincere una partita>> iniziò catturando l'attenzione dei due, sorridendo infine amorevolmente <<Per questo voi siete una coppia perfetta. Tu Aiden farai i goal, mentre Shawn proteggerá la porta insieme al portiere. Sarete i numeri uno !>> il discorso del padre venne acclamato dai due figli; ma presto tutta la felicitá finì. Una valanga li travolse, e Shawn restò l'unico superstite. La sua famiglia era morta, ed era completamente da solo.
Da quel giorno Shawn viveva la sua vita in una sorta di "doppia personalitá"; dove, in alcuni casi, prendeva possesso del corpo lo spirito del fratello deceduto.
Shawn, pensieroso, discuteva col fratello per accettare oppure no la richiesta di Percival. Il fratello lo incitava ad accettare <<Dobbiamo diventare i numeri uno, no ? Quale miglior modo se non affrontare tutte le squadre del mondo nel Football Frontier International ?>> e Shawn cercava di rispondergli <<Sì, ma...abbiamo comunque una squadra da portare avanti. Non possiamo abbandonare l'Alphine !>> ma anche lui, che cercava in ogni modo di convincere il fratello deceduto a rimanere ad Hokkaido, in fondo nel suo cuore desiderava diventare sempre più forte, affrontando insieme alla Raimon le altre squadre. Si ritrovò quindi ad accettare l'offerta dell'alentore, mentre Mark lo accoglieva cordialmente <<Benvenuto nella Raimon, Shawn Froste>>.
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<<Dobbiamo ingaggiare altri calciatori mister ?>> chiese Jude, quando ormai tutta la squadra, insieme al nuovo acquisto, saliva sull'Autobus Inazuma.
Trevis non rispose alla domanda del suo giocatore, e al farlo al posto suo fu la figlia, Camelia, che girandosi verso Sharp, rispose <<Sì, dubbiamo andare a prendere altri tre giocatori, poi la squadra sará al completo>> <<È chi sono questi nuovi tre?>> chiese, sempre col suo sorriso smagliante, Hurley. Interrompendo la figlia, prese parola Percival <<In questo momento non vi deve interessare. Pensate solo a quei particolari che dovete migliorare; incontrerete i nuovi giocatori molto presto>> disse, nello stesso momento in cui l'autobus si fermò davanti ad una struttura: era a tre piani, circondata da un vasto cortile ricoperto di rose e tulipani; le finestre si aprivano su lunghi corridoi, da dove passavano ragazzi di ogni tipo di etá; il portone d'ingresso, di legno invecchiato, portava inciso il nome "Orfanotrofio Maschile di Tokyo: Adachi".Lato autrice:
Ma shiao !
Scusatemi se questo capitolo non é venuto bellissimo, ma ho avuto vari impegni e l'ho scritto di fretta.
Siamo arrivati all'orfanotrofio Adachi...secondo voi chi saranno i prossimi giocatori ?
Commentate, votate, fate quello che volete ! Io vi vorrò sempre un nooooondo di bene.Ciaaaao
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Respirare ? -Inazuma Eleven-
Random"> > >" Ana è una fragile quattordicenne; abbandonata dalla madre in un orfanotrofio disperso in qualche via di Kyoto dopo la morte improvvisa del fratello maggiore. Dopo anni di punizioni senza un motivo e prese in giro dalle orfanelle più giovani...