Chapter 11.

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La luce filtrava attraverso l'unica finestra presente in salotto, dai vetri oscurati e dalle tende spoglie.

Rimasi per un po' a fissare il vuoto nella stanza, ancora sgomenta per gli avvenimenti che si erano susseguiti la sera precedente e subito realizzai.

Uscendo dalla mia strana situazione di coma temporaneo, il mio corpo compie uno scatto fulmineo senza successo...due forti braccia avvolgono il mio bacino così da non lasciarmi via di scampo.
Guardo Tyler riposare, e spaesata i ricordi affiorano rapidamente nella mia mente in ordine casuale.

"La smetti di fissarmi? Non sapevo di essere tanto attraente!" Sorride il ragazzo

Ma certo, un ragazzo come lui non può essere attraente con in dosso solo un paio di boxer neri attillati...

...Aspetta un attimo...solo un paio di boxer neri attillati? Ma se indossava la t-shirt di Joshua fino a ieri sera?!

Oh Mio Dio! Non avrete per caso...?

Non ricordo nulla come mai? I miei ricordi sono frammentati e giungono sino al bacio al termine del messaggio del mio migliore amico.
La mia anima ha fame di spiegazioni, ma anche un ottima colazione potrebbe placare questo mio desiderio...

"Visto che non mi rispondi, ti illumino io" si ferma per qualche secondo per accertarsi che io lo stesso ascoltando e poi riprende il discorso..."Non abbiamo fatto sesso ieri sera"

Un sospiro di sollievo riecheggia nella stanza facendo ridere entrambi.

"Allora come mai non ricordo nulla?" Chiedo curiosa
"Abbiamo bevuto del vino" afferma fra uno sbadiglio e l'altro.

Oh, questo spiega mooooolte cose.

Non so come siamo riusciti nell'impresa di dormire in due su un piccolo divano, e per giunta senza ripercuotere dolori lancinanti alla schiena, almeno per quanto riguarda me stessa, ma neanche lui appare dolorante quindi mi rassicuro e chiudo gli occhi per qualche minuto.

Lui porta il suo corpo sopra il mio è comincia a invogliare il mio risveglio con dei teneri baci sul viso: parte dalla fronte, per poi percorrere il naso, lasciare un bacio a stampo sulle mie labbra lievemente più persistente rispetto agli altri baci, per poi giungere al collo.
Provo piacere cosicché il mio corpo non mi permette di visionare la scena, altrimenti sarei già ricoperta di macchie rosse sul mio viso imbarazzato, quindi sorrido solamente.

Sento le sue mani che prima accarezzavano dolcemente i miei capelli fluenti, smettere di compiere quel movimento e staccarsi da mio  corpo.
Sento il suo corpo irrigidirsi sul mio è la sua mascella serrata, sollevo piano le palpebre.
Sento il suo copro sollevarsi dal divano e indossare il jeans scuro di ieri sera poggiato momentaneamente sulla sedia in legno nelle vicinanze.

Mi metto a sedere sul divano e nervosa gli domando:
"Perché ti sei fermato?"

Prima di rispondermi indossa le scarpe, le sue solite Nike rosse, prende la sua roba è con ancora in dosso la maglia di Joshua si  avvicina alla porta del mio appartamento

"bel succhiotto" dice con tono severo e stranamente deluso, e sbatte la porta così da farmi sussultare.

Porto lentamente  la mano sul mio collo e ricordo Brian intento a compiere la sua opera. Che merda.
Decido però di non seguirlo, quando si sarà calmato mi cercherà lui.
Spero.
Tra noi ha sempre funzionato in questo modo.

Mi stropiccio gli occhi ancora assonnati e mi dirigo in bagno. Prima di rinfrescarmi penso a Rochelle e a Samantha...
cosa avranno pensato non appena hanno intravisto i nostri corpi così vicini?
Nulla di buono...
Sgattaiolo silenziosamente dal bagno diretta nella loro stanze e allungo il collo per individuare i corpi delle miei coinquiline...ma niente!

Saranno uscite presto? Cosa avevano di più importante da fare la mattina di un freddo sabato invernale?
-Beh forse non hanno riposato qui stanotte-  dico fra me e me notando i loro letto perfettamente in ordine.

Ah già!
Quasi sicuramente avranno trascorso la notte da Bonnie!
Mi avevano avvertita attraverso il
post-it ed io me sono completamente dimenticata.

Dalla mia bocca esce un verso stridulo provocato dalla gioia che provo nel aver scoperto la loro assenza.
Non hanno visto Tyler qui, quindi suppongo non abbiamo cambiato opinione sul mio conto, per il momento.
Chissà cosa avranno pensato altrimenti!
La stessa sera avere un appuntamento con un ragazzo e trovarsi la stessa notte sul divano con un ragazzo che è completamente il suo opposto.

Al solo pensiero rabbrividisco.

Decido finalmente di tornare in bagno e fare una calda doccia rilassante. Nel mentre, penso al da farsi nel resto della mattinata...non mi va di certo di sprecare un sabato mattina per autocommiserarmi, così mi preparo velocemente: leggins nero aderente, felpa a righe bianche e blu, i capelli raccolti in una crocchia disordinata, e niente trucco.
Esco di fretta dall'appartamento e mi dirigo al bar della scuola dove, indovinate chi mi capita di incrociare?
Veronica seguita dalle sue due marionette.
Mi accodo alla fila e cerco in tutti i modi di non proferire parola con gente come loro, mi porterebbero certamente sulla cattiva strada. Non appena si accorgono della mia presenza, cominciamo a scambiarsi opinioni e a ridacchiare mantenendo il loro sguardo accusatorio sul mio viso che pian piano si colora di rosso non solo a causa dell'imbarazzo, ma anche la rabbia a preso possesso del mio corpo in questo istante.

Convinco me stessa che non è il caso di intraprendere una faida con delle papere molli come loro e non appena arriva il mio turno, ordino dei cornetti al cioccolato e dei cappuccini da poter portare alle mie amiche.
La donna dietro al bancone mi sorride ed esegue la mia richiesta,  nel frattempo ascolto Veronica dire alla ragazza dai capelli corti biondi e dalle punte rosa
"Chissà se questa ricca colazione la condividerà con Brian o con Tyler"
E l'altra risponde
"Perché non con entrambi?!"
Sghignazzano assieme, io pago la colazione alla donna di mezz'età e mi dileguo a passo svelto.

Ripenso al loro breve discorso mentre mi dirigo all'appartamento delle ragazze, non molto lontano dal bar.

Come mai sapeva di Brian? E di Tyler?
È tutto così confuso e cerco di rimandare la soluzione a più tardi.
Finsi un sorriso prima di bussare alla porta ma noto che la porta dell'appartamento e socchiusa e si percepiscono voci incessanti provenire dall'interno della stanza.

Nicole, non è corretto origliare, entra e fingi di non avere ascoltato nulla.

Non do retta al mio subconscio e
ascolto la loro conversazione facendo in modo di non farmi scoprire.
Una conversazione che sembra riguardare me.

Improvvisamente il mio cuore inizia a pesare come un macigno e a sprofondare sempre più giù, le mie mani indebolite lasciano cadere al suolo la colazione.
Le ragazze insospettite da quel rumore si precipitano sulla soglia della porta principale e la divaricano piano

"Nicole!" Urlano all'unisono imbarazzate e dispiaciute.

*angolo autrice*

Ciao ragazzi
volevo solo informarvi che se siete dei veri appassionati di ShadowHunter e siete alla ricerca di una fan fiction che vi trasmetta le stesse emozioni che vi ha regalato il telefilm vi consiglio vivamente ShadowHunters: a letter of a wedding di vincycampa che racconta le avventure degli inseparabili Magnus e Alec.
Grazie e scusate per il disturbo❤️

Awkward.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora