Oh no, e adesso come faccio? Sono sempre la solita!
Ogni anno sempre la stessa storia.
Va sempre a finire che l'ultimo giorno di vacanze lo devo passare sui libri per finire questi stupidi compiti!
Ma cosa sto dicendo? Io sono Sophia Sanders, e Sophia Sanders guarda caso ha una sorella che va in classe con lei e di conseguenza ha i suoi stessi compiti. Bene, problema risolto. Li copierò da lei ovviamente!
"Charlotte" urlo da camera mia per sovrastare la musica che arriva dalla camera di mia sorella.
"Charlotte, vieni subito qui" niente, o non mi sente per via della musica o fa finta di non sentire perché sa già cosa gli devo chiedere.
Mi alzo dalla sedia girevole su cui sono seduta, apro la porta della mia stanza, faccio due passi ed irrompo nella camera di mia sorella.
Spengo la radio che è a tutto volume sul comodino alla mia sinistra e alzo gli occhi per incontrare quelli marroni di mia sorella, che se ne sta sdraiata sul suo letto a sfogliare una rivista di Vogue mentre mastica una cicca.
"Beh, che vuoi?" mi guarda con superficialità
"Beh, quando hai finito di fare la capra e hai smesso di ruminare, mi servirebbe una mano con i compiti"
"Primo, non sono una capra. Secondo, vuoi una mano o vuoi semplicemente i miei compiti per copiarli?" parla mentre tiene il conto con le dita.
"Stupida, è ovvio che voglio solamente copiarli! Sono tua sorella mi dovresti conoscere abbastanza da arrivarci da sola, o no?" dico sghignazzando.
"Dovero rimasta? Ah si! Terzo: stupida ci sarai te che non impari mai che i compiti si fanno durante le vacanze e non il giorno prima che inizi la scuola".
"Me li dai o no?" chiedo scocciata.
"E io che ci guadagno?"
"Uhm, vediamo un po'! Ma certo! Se non mi aiuti metto in rete il video dove eri vestita da insetto per andare alla festa del ragazzo che ti piaceva!" dico felice per la fantastica idea.
"Cara sorellina, ti comunico che quella era una festa di halloween. Sai, quella festa dove le persone si vestono da cose spaventose." dice gesticolando.
"Infatti, da cose SPAVENTOSE. Tu sembravi un batuffolo di cotone a strisce nere e gialle!" dico marcando bene la parola 'spaventose'.
"Ehy! Guarda che ero un'ape regina, e sai che io ho molta paura delle api!" mi dice mentre i suoi occhi si dilatano.
Non c'è la faccio proprio a trattenermi! Scoppio in una risata che non finisce più, almeno fin quando non sento qualcosa arrivarmi in faccia.
Quella capra mi ha appena lanciato addosso un cusino!
"Adesso la pagherai" dico guardandola con sguardo complice.
Prendo il cuscino tra le mani e parto alla carica lanciandomi su di lei, inizio a prenderla a cuscinate e così iniziamo una lotta tra grida e risate. I cuscini iniziano a perdere le piume e per sbaglio una mi va a finire in bocca.
"Bleh, che schifo! Basta basta, se no c'è il rischio che ingoi qualche piuma" dico a mia sorella supplicandola con lo sguardo.
"D'accordo, ma non pensare che non troverò il modo per fartela pagare" controbatte con quel suo sorissino da piccola peste.
Mi ricordo ancora cos'è accaduto l'ultima volta che mi ha rivolto quel sorriso.
"Mamma" urlo
"Mamma, abiamo un problema con l'acqua" urlo ancora più forte.
Sento la porta del bagno aprirsi
"Dimmi cara" dice mia madre.
"Dicevo che abbiamo un problema con l'acqua, da quando mi sono fatta lo shampoo ha incominciato a essere verde" dico continiuando a togliere via i resti di schiuma tra i capelli.
"Cara, guarda che l'acqua del lavabo è limpida."
Cosa?
" Mi passi un'asciugamano, per favore".
"Certo tieni cara" mi passa l'asciugamano. Mi ci avvolgo ed esco dalla doccia.
Quando esco vedo gli occhi di mia madre uscire dalle orbite.
"Sai cara, forse è meglio che non ti guardi allo specchio per adesso"
Cosa ha appena detto? Cosa c'è che non quadra.
Mi precipito allo specchio, pulisco via la condensa è appena mi vedo urlo.
" Oh ma guarda un po'. Mamma perché non me lo hai detto che abbiamo un Grinch in casa? " dice mia sorella facendo sbucare la sua testa dallo stipide della porta.
"Charlotte, che cosa hai fatto?"
"Non lo vedi cara sorella? Mettiti un paio di occhiali!" dice lei indicando la mia figura nello specchio.
"Ci vedo benissimo!" dico sarcastica. "I miei poveri capelli" aggiungo toccandomeli, come per far sparire quell'orribile colore che ho in testa.
" Charlotte spero per te che hai un valido motivo per cui io non debba metterti in punizione!" dice mia madre rivolgendole uno sguardo che di gentile c'è poco a quell'idiota di mia sorella.
" Da dove vuoi che cominci? Ah sì, vedi quel Grinch la" dice indicando me."Quando eravamo alla festa di Julia è andata da Ferb, il più sfigato della scuola è gli ha detto che io ho una cotta per lui. Quando è risaputo che io ho occhi solo per Emmett, il capitano della squadra di Football" dice mettendo una mano sul cuore.
Mamma passa lo sguardo tra me e mia sorella e se ne esce dicendo "risolvetela da sole".
"Sophia? Ci sei? Sei connessa?" dice mia sorella sventolandomi una mano davanti all faccia.
"Si si, scusa stavo solo pensando" dico con un sorriso
" Ammettilo, stavi pensando a quando ti ho trasformata in un Grinch"
" ahahahah molto spiritosa. Sei stata fortunata che dopo essemi lavata, sono ritornata del mio colore naturale" dico fulminandola con lo sguardo.
"No cara sorella, sono io che sono intelligente e ho messo una crema colorante nel tuo shampoo" controbatte con un sorriso beffardo.
"Se proprio la mettiamo così allora, non mi lasci altra scelta" dico buttandomi su di lei iniziando a fargli il solletico.
"Hahhahaha ti hahhahaha prego hahaha basta hhahahaha" mi dice mentre ride.
"Ragazz...." dice nostra madre entrando in camera.
"Oh oh, adesso siamo fritte" dice Charlotte guardando lo stato pietoso della sua cameretta.
Così alzo lo sguardo e vedo piume sparse per tutto il letto e il pavimento, i cuscini e la rivista di Charlotte buttati a terra.
"Si patate adesso siete proprio fritte" dice nostra madre.
" Sistemate tutto e poi venite giù, che c'è una persona che vi cerca" conclude chiudendo la porta.
Chi sarà mai? Mi chiedo mentre inizio a sistemare.
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Quel Dannato Incontro
RomanceSophia Sanders, è una ragazza normale di diciassette anni che vive felice con la sua famiglia. Ha una sorella minore con la quale va molto d'accordo, la tenera e dolce Charlotte, e un amico particolare di origini italiane, Jacopo Jones. Questi tre...