«Karla Camila Cabello, come devo dirtelo che non devi piú vederla?» la madre della piccola cubana urlava contro la figlia che era letteralmente distesa sul tavolo della cucina intenta a studiare l'ultimo capitolo di geografia: le lezioni sarebbero finite da lì a pochi giorni e quindi anche le ultime interrogazioni andavano fatte per bene «Mamma, smettila. È da due anni che me lo ripeti!» Camila era innamorata perdutamente di Lauren Jauregui, una ragazza del quinto anno, con la quale usciva regolarmente e condivideva una relazione stabile da due anni e mezzo, piú o meno. Quest'ultima era molto conosciuta nel liceo che frequentava Camila, (e tutto questo non per i suoi splendidi voti, al contrario della fidanzata, invece) era stata beccata piú di una volta a fumare nel bagno delle ragazze, non aveva un comportamento idoneo e frequentava persone poco raccomandabili. «Mamma, ti da fastidio lei o ti da fastidio il fatto che io sia lesbica?» Camila aveva dichiarato a tutta la sua famiglia la sua omosessualità e tutti, compresi il papá, la sua sorellina Sofia e i suoi amici piú stretti (che considerava ormai parte della sua famiglia), sono stati pronti ad accoglierla a braccia aperte ed ad amarla ancora piú di prima.. tutti tranne sua madre. «Entrambe, Camila, entrambe» la donna sembró calmarsi per un momento, posó il canovaccio sul mobiletto adiacente al lavandino, si sedettè vicino alla figlia guardandola negli occhi «Mi piacerebbe solo vederti felice» si mise una mano nei lunghi capelli mori di Camila, accarezzandoli in segno di protezione «Ma io sono felice, mamma» la piccola si beó delle carezze dolci che solo la madre poteva donarle, prendendo poi la sua mano e stringendosela vicino al cuore, le loro litigate erano sempre cosí: urlavano e sbraitavano ma il momento dopo si volevano un bene dell'anima, com'è giusto che sia in un rapporto mamma-figlia.
Una volta che la cena fu finita, la mamma di Camila si sistemó la borsa velocemente e, uscendo di casa si preparó per il suo faticoso turno notturno al lavoro lasciando le figlie a casa con il padre.. e Lauren, ovvio. Quando Sinuhe non era in casa, Alejandro, il padre, dava sempre a Camila la libertá di invitare la propria ragazza per un film o per semplice compagnia.
«Vieni, Laur, entra!» la grande strofinó le suole delle sue Converse sullo zerbino davanti alla porta di casa Cabello ed entró salutando il papá e la sorellina della propria ragazza «Camila è di sopra?» sorrise «Sí, era andata un attimo in bagno, vai pure» Lauren fece velocemente le scale che portavano al piano superiore, che era riservato esclusivamente alle camere e a un piccolo bagno.
«Camz?» Camila riconobbe subito la voce calda e roca di Lauren, uscí frettolosamente dal bagno sorridendole e stampandole un bacio sulle labbra morbide e carnose, colorate da un rossetto rossastro, come suo solito «Mi sei mancata, ugh» la piú grande sorrise alla vista del viso corrugato della cubana «Mi sei mancata anche tu, piccola» in quel piccolo corridoio si poteva udire benissimo lo schioccare delle loro labbra che si univano in un bacio casto ma che, allo stesso tempo, voleva dire tanto.
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She's Bad For Me (Camren)
Fanfiction"So che non sei stata mai realmente mia, ma ho continuato ad amarti anche dopo tutto quello che mi hai fatto." Avviso: Sono presenti descrizioni di scene GirlxGirl e un linguaggio forte. Uomo avvisato, mezzo salvato. ig - @louissyouth twitter - @lol...