Giorni, settimane e mesi... il tempo passava e la mia classe stava diventando un gruppo sempre più compatto, nascevano nuove amicizie ad esempio Marcy e io diventammo buoni amici ma finora ero l'unica persona che riuscisse a parlare con Martina per più di mezz'ora senza essere picchiato o insultato. Certo mi tirava calci, pizzicotti e non mancavano gli insulti da pare sua ma io prendevo tutto come dimostrazioni d'affetto diversamente normali.
Cominciava a fare freddo e in classe mancavano sempre più persone.
Un giorno entrando in classe mi accorsi che il posto di Martina era vuoto. Nelle ore successive non arrivò e io mi rassegnai a passare le ore rimanenti da solo.
"Che c'è Simo, senza la tua ragazza ti senti triste??" Era stato Jaco, e purtroppo parlò a voce troppo alta e l'intera classe scoppiò in una fragorosa risata.
Arrossì sentendomi in imbarazzo ma riuscì lo stesso a replicare:
"Siamo solo amici, Martina non è la mia ragazza!"
Però lo vorresti, giusto??
Eccome se lo volevo. Ma, per mia sfortuna, Martina non era il tipo di ragazza che amava quelle relazioni e poi avevo paura di rovinare la nostra "amicizia" dichiarandomi a lei.
Il professore interruppe i miei pensieri e le risate dei miei compagni.
"Anche oggi ci sono degli assenti, siete pregati di portare loro i compiti.
Sembra che Simone abiti vicino a Martina quindi le porterai tu i compiti"
Sta soltanto scaricando il "problema" a me perché ha paura di Martina... wow che professore.
Chiesi via e numero e finita la scuola mi incamminai. A quanto pareva la strada non era molta ma rimaneva comunque una seccatura... a quest'ora avrei potuto giocare al PC o continuare con gli anime lasciati in sospeso.Arrivai a destinazione, scoprendo che la casa di Martina era grande, quasi più della mia e aveva un fantastico giardino. Suonai il campanello e dopo un po' mi risposero:
"Vattene via"
Era di sicuro lei.
Ritentai e stavolta uscì dal balconcino, mi tirò una ciabatta, mi guardò perplessa per qualche secondo e poi mi gridò:
"Che fai, muoviti a riportarmi la mia ciabatta!"
"Se ci tieni così tanto perché me l'hai lanciata??"
"Zitto ed entra" detto questo mi aprì il cancelletto e mi diressi verso la porta.
La casa era buia ma spaziosa. L'aria era viziata. Evidentemente qualcuno non apriva le finestre da molto...
"È permesso??"
"Muoviti con quella ciabatta!!"
In mezzo alla sala mi aspettava Martina, arrotolata tra le coperte e con un'espressione alquanto infastidita.
"Ce ne hai messo di tempo"
"I tuoi non ci sono??"
"No, sono all'estero per lavoro quindi devo badare io alla casa"
Mi guardai attorno. Vidi solo caos su caos...
"Certo che fai le pulizie in modo impeccabile. Sai anche cucinare?"
"In realtà... io, ecco..." mi indicò i pacchetti di patatine e brioches sparsi sul tavolo.
"Non hai voglia di mangiare del vero cibo??"
"Non hai voglia di smettere con questa patetica interrogazione?? Piuttosto perché sei qui??"
"Per starti più vicino ovvio"
Le misi un braccio intorno alle spalle e l'avvicinai a me.
Eravamo abbracciati, un momento magico, che purtroppo durò pochi istanti. Un pugno in pancia e mi staccai da lei.
"Ehi calma, stavo solo scherzando. Devo solamente portarti i compiti..."
Le consegnai i fogli e mi sedetti di fianco a lei sul divano.
"Ammettilo, almeno un pochino ti è piaciuto"
"Non dire stronzate, lo sai che non ti sopporto quando fai l'idiota"
La guardai bene. La sua espressione imbronciata la rendeva più carina ma subito distolsi lo sguardo imbarazzato.Le spiegai matematica, fisica e inglese. Senza accorgermene si era fatto tardi. Lei si era addormenta sulla mia spalla.
Era bellissima, uno sguardo così calmo e sereno da sembrare strano.
Non potevo lasciarla dormire sul divano.
La presi in braccio e la portai in camera sua. È stato facile trovarla. Era l'unica porta con disegni e poster attaccati sopra con lo scotch e con la scritta "Martina" appiccata nel bel mezzo della porta.
Le rimboccai le coperte e le controllai la fronte per sentire la sua temperatura.
Scottava da morire. Cercai una pezza e la bagnai con acqua fredda. Dopo averla messa sulla sua fronte guardai Martina per un momento.
Uscì dalla stanza e mentre chiudevo la porta...Spazio autrice
Faccio uscire questo capitolo perché sono via (👙🌊🏊) e perché la mattina non posso.
Spero soltanto che vi piaccia e niente, votate plis 😂😉~Jäger
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A New Story 《||Maideboli||》
ФанфикVolevo provare a scrivere una fanficton diversa dalle solite... Spero solo che non sia noiosa