Notai che uno dei ragazzi, quello più vicino a Martina, si stava stringendo il polso. Non capivo cosa stesse accadendo. Martina si alzò, fece per andare in contro agli altri due quando la campanella suonò e i tre ragazzi rientrarono di corsa dentro.
Confuso per il solo fatto di non aver capito nulla della vicenda non mi accorsi che Martina era scomparsa. Mi girai e presi un colpo vedendola dietro di me.
"Che fai?!? Adesso mi stalkeri pure?? Non hai amici o qualcosa del genere??"
Avevo troppe domande ma prima che potessi formularne anche una sola Martina si incamminò.
"Muoviti idiota o faremo tardi!"
Non si voltò neanche per controllare se la stessi seguendo e io non ci tenevo proprio a perdermi di nuovo il mio primo giorno di scuola così mi incamminai dietro di lei."Chi erano??" le chiesi "cosa volevano da te?"
"Ma tu non stai mai zitto?!? Neanche in classe hai smesso di parlare un minuto!"
"Ma tu mi hai ascoltato per tutto il tempo, giusto??"
"Se non vuoi trovarti con una gamba ingessata smetti di parlarmi!"
"Ok, ok, non ti scaldare troppo. Era solo curiosità."Arrivati in classe nessuno dei nostri compagni fece un solo commento sul nostro ritardo, probabilmente spaventati dagli sguardi di Martina mentre il professore ci ammonì:
"per questa volta lascio passare, è il vostro primo giorno e dovete ambientarvi ma la prossima volta sarà una nota sul registro".Ci sedemmo e la lezione continuò.
Cambio dell'ora. Tutti erano in piedi a chiaccherare mentre io e Martina stavamo seduti in silenzio.
"Era un mio vecchio compagno che voleva vendicarsi dei torti subiti gli anni passati. Ha provato a picchiarmi e io gli ho scortato il polso. Gli altri due sarebbero dovuti intervenire ma è suonata la campanella..."
Quella risposta mi sorprese. Non per il fatto che qualcuno avesse provato a picchiarla o che lei gli avesse stortato il polso quanto per la sua spontaneità.
Dopo l'intervallo non le avevo chiesto più niente ma adesso era lei che parlava a me.
"Dimmi, non hai paura di finire nei guai??"
"E perché? Se gli è rimasto ancora un po' di buon senso se ne starebbe zitto, dovrebbe averlo imparato"
"Non credi di esagerare? Insomma, picchi gente in giro per la scuola, insulti tutti. Una persona normale proverebbe a fare amicizia con un'altra e invece tu respingi chiunque. Non capisco proprio."
"Già, tu non capisci. Sei soltanto un idiota."
Detto questo si girò e non mi parlò per il resto della giornata.La giornata stava per terminare. Eravamo sulla strada per tornare a casa. Prima di separarci la presi per mano e le dissi:
"Ti va se qualche giorno usciamo insieme?"
Lei arrossì stava per rispondermi quando, improvvisamente, l'atmosfera romantica svanì. Mi tirò un pugno in faccia e mi urlò contro:
"Ma ti sei rincoglionito o cosa?!? Ti pare che io possa uscire con uno sfigato come te?!? Sei proprio un idiota!"
Mi svegliai di soprassalto.
"Wow, Simone, neanche nei tuoi sogni riesci a combinare qualcosa con Martina." Dissi tra me e me. "Forse sei davvero uno sfigato...
Prima o poi ti farai coraggio e le confesserai tutto!"
Con questo pensiero mi riaddormentai.
Un sonno tranquillo, e per la prima volta, senza incubi.Spazio autrice
Eh boh, povero piccolo Simone...
Ho cercato di allungare un po' il capitolo, spero che vi piaccia. Credo proprio che d'adesso in poi pubblicherò un solo capitolo al giorno perché altrimenti non so che scrivere 😏~Jäger
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A New Story 《||Maideboli||》
Fiksi PenggemarVolevo provare a scrivere una fanficton diversa dalle solite... Spero solo che non sia noiosa