Quando fare disegnini scemi sul banco non bastava.
«Credo di odiare il lunedì mattina.» affermo, posando la borsa sulla sedia di fianco alla mia e prendendo postazione vicino alla finestra. Questo è il mio posto dal primo anno ed ora che sono in terzo non vedo proprio perché dovrei cambiarlo, d'altronde seguo sempre le lezioni interessanti della sunbaenim Lee.
«La differenza è che tu odi ogni mattina, non solo il lunedì.» Dan Bi mi fa presente, sedendosi avanti a me e mettendosi comoda sulla sua sedia, accaparrandosi anche il banco di fianco come poggia piedi. Mi domando ancora perché Jong Up non l'abbia ancora cacciata con tanto di lancio della cartella per come si comporta con lui: sembra di vedere una regina ed il suo schiavetto personale. Forse perché sono fratelli e c'è confidenza. Forse.
Nonostante sia già la terza ora di scuola alla quale mi sottopongo sento ancora la stanchezza mattutina investirmi come un grosso camion di salsicce bavaresi, quelle grosse, ciccione e pesanti che fanno i ¾ del peso del veicolo: è stata molto dura riuscirsi a svegliarsi alle sei e mezzo, sbrigarsi in meno di dieci minuti per prepararsi e fare colazione, volare letteralmente fuori dalla porta di casa e materializzarmi alla fermata dell'autobus, per riuscire a prendere quello delle sette meno un quarto – che in ogni caso arriva cinque minuti in ritardo, ma stamattina è stata la mia sveglia a ritardare. Per questo mi ritrovo con il sex appeal di uno zombie mangia-cervelli: sembra quasi di vivere un film horror dove io sono il mostro.
E la cosa ancor più dura di oggi è sopportare senza addormentarsi quella cantilena della signora Lee, che si impegna a cercare di insegnarci alcune date storiche importanti con scarsi risultati; ancora mi pento di aver scelto Storia al posto di Diritto per le materie sociali, sarebbe stato molto più interessante, quantomeno avrei capito i discorsi contorti che Seo In Guk tiene negli episodi di "I Remember You".
In quel momento, però, ero accecata dal rovente desiderio di stare con la mia sopracitata migliore amica, la quale va matta per gli avvenimenti storici e il passato, a differenza mia, e quindi mi ritrovo a vegetare su un banco rovinato da graffi, disegni e scritte poco leggibili, mentre una donna in evidente stato avanzato di obesità si appresta a segnare i nomi delle Ere fondamentali, con calligrafia tremolante e altrettanto indecifrabile.
Nel mentre tento di prendere appunti – anche se so che fallirò miseramente e dovrò prepararmi psicologicamente a studio intensivo per evitare un'altra insufficienza – qualcosa sul mio banco mi cattura l'occhio: a chi siederà a questo banco dedico la mia più meravigliosa opera d'arte di tutti i secoli – questo ritratto di sunbaenim Park è talmente fedele che se Picasso fosse ancora vivo mi stringerebbe entrambe le mani! ;)
Ed allegato a questo allegro messaggio c'è persino il disegno di una palla con due occhi enormi e tre peli in testa che dovrebbero essere capelli, due stecche con cinque salsicciotti disegnati alla fine a destra e a sinistra vicino a quella che invece dovrebbe essere la testa e, più in giù, sono raffigurati i "piedi", ossia due cubetti minuscoli con quello che dovrebbe essere il fiocco dei lacci delle scarpe: il professor Park è un uomo irascibile e definirlo brutto è un eufemismo, non solo assomiglia ad un gigantesco involtino primavera con triplo strato di lardo ma le sue dita sono talmente grosse che non riesce nemmeno a scrivere i voti sul registro cartaceo, per cui si serve costantemente di un assistente – un disgraziato alunno della classe che sta seguendo – che lo faccia al posto suo.
Sembra un dipinto astratto a dire la verità, ciò non toglie che mi sfugge una risata sommessa in modo da non destare sospetti alla signora Lee che è ancora convinta di avere l'attenzione di qualcuno; di sicuro non la mia. Invece di fingere di studiare, prendo una matita blu e rispondo a questo sconosciuto, incitandolo a perseverare la carriera artistica.
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Desk Mate || Jung Daehyun
Любовные романыQuando da una triste giornata scolastica come tante, si passa ad un'esilarante avventura alla ricerca del misterioso autore dei disegnini sciocchi sul banco di Ha Gi. Altarini scoperti, complotti amichevoli, un mucchio di cibo per rifocillarsi dopo...