Capitolo 2

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Ti lasciasti sfuggire un lieve sospiro, lasciandoti cadere a peso morto sul letto ed ignorando la presenza del tuo gatto su di esso.
Miagolò di tutta risposta, sistemandosi accanto a te.

Era passato quasi un mese dalla tua scoperta nel vecchio edificio, ma non c'eri stata altre volte.
Continuavi a ripensare alla conversazione avuta tramite quel computer con lo sconosciuto.
Si era rifiutato di confessarti il suo nome, eppure avevate parlato per circa due ore, fin quando non hai troncato la chat con un freddo "ciao, devo andare".

Senza aspettare risposta avevi lasciato la stanza, correndo a casa tua, non senza fare attenzione.

Dopo la tua fuga, non avevi più incontrato il gruppo degli "Insoliti Sospetti".

Per tua fortuna.

Una strana idea balenò nella tua testa ed un sorriso furbetto comparve sul tuo viso.

Ti alzasti con calma, avvicinandoti al computer fisso che avevi in camera, accendendolo e cominciando a girovagare su Google.
Digitasti velocemente sul motore di ricerca.

"Come risalire all'indirizzo IP"

La tua ricerca proseguì dal tuo ritorno a casa, verso le quattro del pomeriggio, fino al calar della sera.

Spostasti i tuoi stanchi occhi (colore/occhi) sulla finestra, squadrando le tenebre.

Il cielo era completamente buio; non c'erano stelle e l'unica fonte di luce, oltre al lampadario della tua camera, era la Gibbosa Crescente.

Improvvisamente ci fu un calo di corrente che durò alcuni secondi, prima che andasse via del tutto.

Ti guardasti intorno, completamente sulla difensiva.
Apristi l'ultimo cassetto della scrivania, frugando per un paio di minuti, prima di riuscire a trovare la torcia.
Cercasti di accenderla, senza ottenere alcun risultato; sussultasti quando il tuo cellulare avvertì dell'arrivo di un messaggio.
Osservasti incuriosita l'apparecchio, visto che l'avevi spento in precedenza è messo sotto carica; trovavi quell'avvenimento abbastanza strano.

Con cautela ti avvicinasti, prendendolo con una mano ed osservando lo schermo.

Era completamente nero, ad eccezione di una frase scritta in bianco.

"Perché non ti sei fatta più sentire."

Sbiancasti di colpo, lanciando il cellulare sul letto e passandoti una mano tra i capelli (colore/capelli).

Come era riuscito a collegarsi al tuo cellulare?
Chi era?

Avevi numerose domande e le lacrime riaffiorarono ai tuoi occhi.

Avresti dovuto ascoltare i consigli di tua madre.

Forse era presto per parlare, ma eri completamente rinchiusa in una bolla di ansia ed angoscia.

"Non devi aver paura. Non voglio farti del male"

Il panico ti assalì completamente e vorresti verso la porta d'ingresso dell'appartamento, non senza arrancare e procurarti qualche livido.

Aperta la porta non riuscisti a trattenere ulteriormente i singhiozzi; ti voltasti ad osservare l'appartamento buio, quando una mano si posò sulla tua spalla.

Sussultasti e non trattenesti un grido; ti voltasti per incrociare i rassicuranti occhi della tua vicina.

-Tesoro? Stai bene?- chiese preoccupata, scostandoti alcune ciocche ribelli dal viso.

Le lacrime rigarono le tue guance pallide ed in quel momento, Jason, il figlio della vicina, affiancò la madre.
-(Tuo/Nome), che hai?- si avvicinò a te e ti tuffasti letteralmente tra le sue braccia.

Ti sollevò senza fatica, portandoti nel suo appartamento, rassicurando la madre.
Sorrise dolcemente, lasciandoti un bacio sulla fronte ed adagiandoti sul suo letto spazioso.

Un po' ti eri calmata; inoltre non ti avrebbe che fatto piacere dormire con qualche persona di fiducia e non da sola.

-Ti passo uno dei miei pigiami; così starai più comoda- sorrise sincero, avvicinandosi all'armadio e prendendoti, come aveva detto, un pigiama pulito, o almeno... La maglia di un pigiama.

Prese un secondo pigiama completo, indicandoti poi il bagno nella stanza -Tu usa pure quello; io vado nell'altro-

Con un sorriso abbandonò la stanza, lasciandoti sola.

Ti trascinasti in bagno per darti una rinfrescata; quando tornasti in camera, Jason era già steso sul letto.

Ti avvicinasti lentamente ad esso, guardandolo come se fossi un cucciolo sperduto.

Non potevi fare altro, se non ringraziarlo.

Allargò le braccia e ti lanciasti fra di esse, inspirando in beatitudine il suo intenso profumo di (Profumo che preferite).
Ti strinse a se, sorridendo e provocando in te la medesima reazione.

Eppure il cellulare era ancora nel tuo appartamento... Ed una nuova notifica era arrivata in quello stesso istante.

"Non mi piace come ti stai comportando."

Prima che il telefono crashasse del tutto...

Angolo Oscuro~
Lo so, sono qui con un grosso ritardo-
Ma come già saprai, sto rimediando.
Cara gemella, ecco a te la sorpresa per gli 8000 (in ritardo ma shhh-)
Spero non ti dispiacciano gli Yandere~
Con questo, penso che non ci sia altro da aggiungere💙✨
Congratulazioni~

15-Luglio-2016

This is my Universe {Lorenzo Ostuni x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora