Fidanzata Di Un Militare

Capitolo 4 "perdere la calma"

In fretta, o quasi è passata un altra settimana.. La nazionale è andata divinamente, mi hanno presa in prima squadra titolare! Tutto sembra filare liscio..
Io e Luca siamo speranzosi in questo weekend, di poterci vedere, lui ha firmato il permesso per uscire con pernotto, esattamente di mercoledì. Ogni giorno che passa le farfalle nello stomaco aumentano, ogni giorno aumenta la voglia di lui..
25-26 giugno, prevista l'uscita dalla caserma, tutto pronto, tutto perfetto..
Arriva venerdì, io in estasi, suona il telefono, era Luca, triste, stranamente.. Leggo il messaggio.. "Piccola devo dirti una cosa..mi spiace tanto ma non posso uscire questo sabato.."
Mi si ferma il cuore..
"Cosa?!" ma ma ma
Volevo morire. Subito. Dopo tutta questa attesa lo fanno restare dentro?! Mi spiegarono che era fatta apposta la cosa per testare la "fragilità" dei ragazzi..ovviamente luca era a pezzi, ma non poteva far vedere che era triste, o incazzato.
Io nel frattempo stavo per uccidere qualcuno, volevo spaccare tutto, ogni cosa, volevo morire o andarmene. Mi sentivo a pezzi e il più delle volte me la sono presa con lui, volevo mollarlo, ero gia snervata per molti motivi e lui aumentava la mia rabbia..
Ero furiosa, con lui, con la caserma, con l'esercito, non c'era santo che potesse tranquillizarmi..
Pensai alle peggio cose, lo odiavo cosi tanto..per quello che mi stava facendo, per come soffrivo, ogni notte piangevo, e mi svegliavo con gli occhi gonfi e rossi..lui era il mio tutto e non averlo più vicino mi spezzava il cuore..
Anche quel weekend mi limitai a vederlo su skype, era così bello, cosi sorridente, cosi felice ed entusiasta del suo nuovo lavoro..
Perché non riesco ad essere come lui?..
Questa domanda mi tormentava, non riuscivo a capire che stava facendo tutto questo per noi, per un domani..io lo vedevo solo come una cosa orribile che ci divideva, insomma vorrei vedere voi altri al mio posto..
Posso sentirlo a malapena, e vederlo (se tutto va bene) il weekend, non è facile, ci vuole forza e carattere, io ad esempio, non mi sentivo in grado.