capitolo 12

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Siamo seduti in salotto ormai da troppo tempo, mio padre mi ha raccontato di tutto di come sono stati creati dei suoi genitori, e di quando erano in fuga da Mikael. <<Come vi siete conosciuti tu e mia mamma?>> gli chiedo <<Eravamo a Mystic Falls, ed è stata una delle poche donne che non ha avuto paura ad andarmi contro ed affrontarmi, si è messa contro di me e una sera è venuta nella casa dove abitavo allora, e da li non l'ho più rivista e dopo essere tornato a New Orleans, ho scoperto che era in cinta, di te, tu hai portato speranza nella nostra famiglia ci hai reso più forti, ma questa famiglia ha tanti nemici alle spalle disposti ad uccidere anche una neonata innocente pur di ferirci, una delle più antiche streghe di New Orleans, un'antenata ti ha collegato a Hayley con un incantesimo, quindi qualunque cosa succedesse a lei sarebbe successo anche a te, e annullare l'incantesimo ho trovato un modo ma questo comportava la sua morte, non avrei sopportato perderti>> fini il discorso, quasi sussurrando le ultime parole.

<<Adesso dove si trova il corpo di mia madre?>> chiesi con gli occhi che mi si riempivano di lacrime. <<E' in una bara, al sicuro>> dice appoggiando le braccia sulle ginocchia. <<Quindi per tutto questo tempo ho lasciato fiori su una tomba vuota>> le lacrime cominciano a scendermi sulle guance. <<Hai altre domande?>> chiede Elijah nel suo solito modo elegante <<no>> rispondo on un filo di voce. Il mio cellulare comincia a vibrare nella tasca, lo estraggo e compare il viso di Tracy! Comincio ad andare in panico visto che non le ho dato notizie per un bel po di tempo, <<E' venuta a cercarti le abbiamo detto che eri fuori città con Thomas, era abbastanza incazzata>> mi informa Kol, okey posso anche dichiararmi morta, proprio non ci voleva un Tracy incazzata adesso, e in più non posso neanche direl la verità insomma non posso dirle ''ho avuto una crisi da post- ho scoperto che nella mia famiglia sono tutti vampiri''.

<<Pronto Tracy>> dico dopo aver premuto la cornetta verde sullo schermo, <<Eccoti finalmente!!! Sai quanto ero in pensiero per te poi ho scoperto che ti sei fatta un bel viaggio con Thomas senza dirmi niente!!!>> mi urla dall'altra parte del telefono <<Lo so, mi dispiace, è stata una cosa improvvisa>> cerco di calmarla e intanto mi allontano dal salotto andando nella mia camera che apparentemente è rimasta come l'ho lasciata con il letto disfatto e vestiti sparsi da per tutto.

<<E va bene.>> dice sbuffando <<Domani ci vediamo a scuola e mi devi raccontare tutto>> mi dice anzi mi ordina, e io che alla scuola non ci avevo neanche pensato, <<va bene a domani sorellina>> dico mettendo giù.

Sento qualcuno bussare alla porta e poi appare Caroline,<<Hey>> dice sedendosi vicino a me sul letto, mi abbraccia e io mi appoggio sulla sua spalla, <<E' bello riaverti a casa>> mi dice baciandomi sulla fronte, Car è la cosa più vicina a una madre che io abbia avuto anche se da piccola la detestavo, insomma ero una bambina di 8 anni, pensavo che volesse rubarmi il papà <<Ti ricordi quando da piccola ti avevo messo dei ragni finti nei capelli, ti eri arrabbiata cosi tanto>> comincio a ridere insieme a lei a quel ricordo <<Tuo padre non ti ha fatto mangiare dolcetti per un'intera settimana, ti eri messa anche a piangere..>> dice sconti, ovvio che mi ero messa a piangere insomma le caramelle e i dolci in generale sono la mia vita! <<e alla fine della punizione mi hai portato nel negozio di caramelle e da li non ti ho più messo ragni nei capelli>>eh già quando avevo otto anni ho venduto mio papà per delle caramelle. Caroline smette di ridere e mi dà un altro bacio uscendo dalla porta.

Apro il telefono per mettere la sveglia e appare sul display la foto di me e Thomas sorridenti, quella era una delle poche foto che avevo di lui, non gli piacciono le foto, nonostante abbia complottato con mio padre mi manca, ma se l'ha meritato, io mi fidavo di lui ma dopotutto l'ha fatto per proteggermi.

Metto via il telefono e mi metto sotto il lenzuolo, è l'una del mattina ma non riesco ad addormentarmi, ripenso al momento in cui io e Thomas ci siamo incontrati, mi sembra di conoscerlo da sempre anche se lo conosco solo da un anno

Flashback

Esco finalmente dal bar per prendere un po' d'aria, si gela qua fuori e ad ogni respiro che emetto, si creano delle piccole nuvolette bianche, amo l'inverno ma da dentro casa quando sono rannicchiata sotto le coperte nel mio letto al caldo, mentre fuori cadono piccoli fiocchi di neve, <<Non dovresti stare qua fuori biondina>> mi dice una voce profonda dietro di me <<Aspetta ma tu sei la biondina del corso di spagnolo>> dice mostrando il viso sotto la luce del lampione, mostrando un viso dai lineamenti perfetti, che risaltano la mascella, degli occhi verdi, in cui ci potresti sprofondare sono come degli smeraldi che brillano nella notte e un fisico che sembrava esplodere dalla maglia nera, coperta da una giacca di pelle nera seguita da dei jeans blu, <<E tu sei quello che è

sbucato da dietro ad un lampione!>> dico abbracciandomi e strofinandomi le braccia sul maglione che mi arrivava fino a metà coscia.

Qualsiasi ragazza, se ne sarebbe già andata da lì correndo, ma questo ragazzo aveva qualcosa, <<Di solito la gente mi chiama Thomas>> dice porgendomi la mano <<A me di solito Hope, ma se preferisci anche la ragazza del corso di spagnolo>> dico stringendola. Si avvicina a me e togliendosi la giacca me la mette sulle spalle, <<beh Hope se non ti riscaldi tra un po' diventi la ragazza ghiacciata>> gli sorrido, adesso dovrei tornare dentro, ma non ho proprio voglia di subirmi Zac per il resto della serata <<Grazie, senti ti va se andiamo a berci una cioccolata, sto morendo di voglia per una cioccolata e si mi rendo conto che sono le dieci di sera>> dico tutto ad un fiato cercando di non pensare quanto imbarazzante questa scena sia <<certo, potrai avere tutta la cioccolata che vuoi, ma non ci sono i tuoi amici ad aspettarti dentro?>> chiede <<beh potrai tornare dentro o potrei restare con te>> dico questa volta guardandolo negli occhi, <<Credo che i tuoi amici aspetteranno>>...

Fine flashback

''Adesso basta'' dico fra me e me, prendo il cellulare e seleziono il numero di Thomas, <<Hope>> risponde con una voce bassa e allo stesso tempo arrabbiata, <<Thomas>> dico giocherellando con le unghie nervosamente.

Spazio Autrice

Ecco a voi il nuovo capitolo, spero che vi sia piaciuto fate mi sapere nei commenti se volete che anche nei prossimi capitoli metta dei flaschback o dei ricordi della piccola Hope.

Ricordatevi di votare e commentare un beso!

HopeMikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora