Capitolo 13

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''Eih'' non sapevo bene cosa dire, e la mia mente stava andando in panico, ''senti lo so che sono stata una stronza a piantarti così...''. ''Si in effetti non è stato molto piacevole'' dice interrompendomi, come se lui non avesse avuto nessuna colpa ''non è stato carino neanche da parte tua fare il reporter con mio padre'' gli dico infastidita ''le tue scuse fanno schifo'' mi dice in modo provocatorio. Cerco di calmarmi, perché la colpa era anche mia, ''che ne dici se domani dopo scuola parliamo?'' chiedo, ''okay ne parliamo domani'' mi dice chiudendo frettolosamente la chiamata. La mattina seguente arrivò molto lentamente.

La luce cominciava ad entrare dalle tapparelle, e la sveglia cominciò a suonare, la spengo velocemente cominciando a prepararmi. Questa mattina decido di non scendere in cucina, dopo tutte le cose che erano successe dovevo prendermi un po di tempo di pensare, e cominciare a pensare ad un piano per far ritornare Hayley. Mi siedo sulle scale cominciando ad allacciarmi le scarpe, e un batuffolo peloso si mette a giocare con i lacci delle scarpe, trovai Milka quando era un gattino di sole poche settimane, era ricoperto di fango e denutrito. La presi fra le mani cominciando ad accarezzarla, comincio a sentire una presenza nella stanza, alzo lo sguardo ''non vieni a fare collazione?'' mi chiede mio padre, lascio andare Milka e comincio ad alzarmi prendendo lo zaino ''oggi vado più presto, ho delle cose da fare'' dico cominciando ad uscire.

''Hope'' mi richiama ''cosa c'è?'' dico voltandomi ''cerca di non andare dietro a nessuna strega, c'è già una pazza in giro che sa della tua esistenza'' sorrido in modo rassicurante annodando la testa, chissà dov'è finita Mary-Alice...

Arrivata a scuola, non riesco a trovare Tracy da nessuna parte, alla fine delle lezioni provo a richiamarla ''Eih Tracy, ma dove sei? ti ho cercato sta mattina'' le dico preoccupata ''si scusa, sono con Thomas..'' e che diamine ci fa con lui adesso ''abbiamo parlato e mi ha raccontato di quello che, beh ti è successo'' anche lei, ma è possibile che in questa città non ci sia una creatura umana, ''e adesso mi dirai che tu ti trasformi in un unicorno e che cavalchi gli arcobaleni?'' dico frustrata, ''no Hope, non mi trasformo in nessun unicorno'' mi dice disorientata, ''senti ne possiamo parlare di persona?'' le chiedo ''adesso non posso, che ne dici di sta sera?'' va bene'' le rispondo chiudendo la telefonata. Tutti si stanno comportando in modo strano, troppo strano.

Intanto dovevo trovare Rose, la strega che mi ha aiutato a trovare Alice, e mi aiuterà a ritrovarla. Verso la strada che porta alla casa nel bosco c'è un Motel, che definirlo tale è molto. Parcheggio la macchina e mi dirigo verso l'hotel, apro la porta e davanti a me c'è la reception, dietro il vetro siede un uomo forse sulla 50 che non mi distoglie lo sguardo di dosso, mi avvicino a piccoli passi ''Buongiorno'' dico ''cosa ti serve ragazzina?'' mi chiede sgarbato ''Ha visto qui intorno una donna sulla 30, capelli castani alta più o meno fin qui'' dico indicando una testa più giù da me, il vecchietto mi guarda seccato ''no niente?''. Nessuna risposta ''non siamo autorizzati a rilasciare informazioni sui clienti'' come se è possibile che questo posto abbia dei clienti ''quindi mi sta dicendo che è una cliente?'' dico cercando di estorcergli qualche informazione ''no, non ho detto questo''dice tirandosi su le maniche mostrando alcuni strani tatuaggi sulle braccia, ''bei tatuaggi'' l'uomo cambia espressione diventando serio. Tiro fuori il portafoglio e gli metto davanti una banconota da cinquanta ''Riprenditi i soldi ragazzina, stanza 5B'' mi dice amicando un piccolo sorriso. ''Grazie'' dico velocemente e mi metto a cercare la stanza, trovata, busso tre volte e faccio un passo indietro aspettando, la porta si spalanca e dopo alcuni secondi si richiude ''Rose!'' la chiamo ricominciando a bussare. ''Che c'è Hope?'' dice finalmente aprendo la porta, ''mi serve il tuo aiuto'' le dico spalancando un sorriso, mentre lei continua a guardarmi con uno sguardo che è un misto i rabbia e paura ''è solo per colpa tua se sono qui, tu mi hai cacciato in questo guaio!'' dice cercando di non urlare ''e non vuoi scoprire in quali guai forse ancora più gravi sto per cacciarti?'' le chiedo sarcastica...

Spazio Autrice

Ecco un nuovo capitolo, dopo un anno di assenza.... Ma sono tornata! Non pensavo che questa fan fiction avrebbe avuto cosi tante visualizzazioni e voti, vorrei ringraziare tutti voi per questo, anche se quest'anno avevo perso un po' l'ispirazione per scrive,  non pensavo neanche che avrei continuato a scrivere questo libro, mi ricordo che ero al primo anno delle superiori quando ho iniziato a scriverlo e adesso mi ritrovo in un'altro paese a scrivere un nuovo capitolo alle 2:30 di notte.

Ricordatevi di votare e commentare su cosa ne pensate del nuovo personaggio ''Milka''.  :)

Un bacio. 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 05, 2017 ⏰

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