A Napoli, dove tutto può succedere.
Napoli, ore 12:00 . Passeggiando per una Via Toledo affollata e frettolosa di tornare a casa per l'ora di pranzo, mi vien voglia di rivedere il posto dove ho abitato per un periodo, tempo addietro, nei Quartieri spagnoli. Mentre percorro uno dei vicoletti che porta nella zona più alta dei Quartieri, la vista lungo la stradina di un box adibito ad edicola mi fa ricordare che devo chiedere se è uscito l'ultimo numero di una rivista mensile che leggo da tempo. Il box-edicola è piccolo ma ben fornito. Inizio a scorrere tutte le riviste per capire se tra esse è presente quella che mi interessa. Dietro al banco scorgo la figura di un signore anziano che solerte mi chiede quale giornale stia cercando. Comunico all'edicolante il nome della rivista e quale argomento essa tratti . Con fare deciso l'edicolante mi indica il posto dove cercarla. La individuo subito e gli dico che l'ho trovata. Mentre sto per pagare il prodotto, l'edicolante riceve una telefonata al cellulare e rispondendo alla chiamata mi chiede scusa facendomi segno di attenderlo qualche minuto.
"Pronto? Ueee Titina...ciao, come stai? Siiii le ho ricevute, bellissime, buonissime. Se proprio devo fare un appunto, dovevano essere leggermente più salate, un filo di sale in più. Come dici? Nooo, sono ottime solo che, tu lo sai, a me piace mangiare salato. Eeeee lo so che non dovrei abusare col sale, il sale fa alzare la pressione, lo so. Ma che aggià fa, senza quella dose di sale che piace a me, me pare che nun me ne vec bbene. Guarda proprio ora, prima che tu mi chiamassi le stavo infornando assieme ad altre cose che ho preparato io".
Infornando???? Ma di cosa sta parlando?
"Grazie mille per il pensiero, sei sempre cara. Però ti devo fare assaggiare pure la mia specialità. Sì, sì, vengo io di persona a portartela. Nun te preoccupà, a te ce mett chiù poc sale. Stammi bene cara, a presto. Ciao, ciao!".
Incuriosito allungo il collo per trovare traccia di questi prodotti da forno. Alle spalle dell'edicolante, appoggiate su una mensola, noto tre teglie , riempite di rustici di vario tipo, pronte per essere infornate. Infornate, ma dove?
Seguendo con lo sguardo tutta la lunghezza del box edicola, mi rendo conto che la porta del box che dovrebbe sancire il termine del box stesso e dare accesso alla strada, separa il box-edicola da un altro box, di dimensioni più piccole, adibito a cucina.
Qui fanno bella mostra di sé tanti barattoli contenenti gli alimenti più vari: caffè, zucchero, sale, farina, pepe, origano, spezie. Accanto ad essi contenitori di olio, aceto, etc e poi finalmente mi si svela l'arcano: intravedo il fornetto elettrico che servirà a cuocere le prelibatezze pronte nelle teglie.
U maroonn ma chist s'è attrezzat bbuon. Ha fatt cammer e cucine: Non mi meraviglierei se dentro al box più piccolo cia fatt ascì pur e servizi igienici, le manc sul o liett e sta a post.
La mia mente si smarrisce per qualche istante al pensiero di come l'edicolante abbia sfruttato al meglio gli spazi di questo box molto stretto e posto in lunghezza nella direzione del vicoletto che sale verso la parte alta dei Quartieri.
"Scusate se vi ho fatto aspettare. Sono 4 euro e novanta".
Stordito e pensando a Titina e ai suoi rustici vado via con un buco nello stomaco e con la curiosità di sapere comm sapen e prelibatezz e Titina.
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