La ragazza di Youtube prende il pennello tondo dalle setole lunghe e con un sorriso da pubblicità del dentifricio, spiega allegra che questo serve per "sfu-ma-re". Calca le sillabe per rendere il concetto più chiaro, come se sapesse che dall'altra parte dello schermo, a guardarla inebetita, c'è una totale incapace come me.
Osservo la sua mano intingere con grazia la punta delle setole nell'ombretto bianco perlato e con delicati movimenti del polso, creare dei punti di luce nell'angolo interno dell'occhio e appena sotto l'arcata sopraccigliare.
La ragazza di Youtube continua a spiegare che così l'occhio apparirà più "gran-de" e che il tutto serve per alleggerire il trucco in modo da non appesantire lo sguardo.
Sposto appena lo specchietto in modo da stare più comoda e imito i suoi movimenti.
Quattro minuti dopo, ho in mano un fazzoletto struccante e sono divisa tra il sentirmi una cretina madornale e il senso di frustrazione profonda per non riuscire in quello che per le altre ragazze è assolutamente facile e normale.
Guardo la salvietta impiastricciata di nero, sospiro e ricomincio tutto da capo.
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-Come sei bella, tesoro.
Sorrido riconoscente a mia madre e faccio un giro su me stessa per farmi ammirare.
-Ti sei truccata benissimo!
So che è mia madre e non potrebbe mai dirmi "sei appena passabile", ma sentire i suoi complimenti mi fa comunque piacere e rafforza un minimo il mio fragile ego.
Un delicato suono di campanelle si diffonde per la cucina dove lei sta guardando la televisione.
È il cellulare, un messaggio di Claudia, è arrivata e mi aspetta.
Le do un bacio, prendo la borsa, le chiavi di casa e mi guardo velocemente un'ultima volta allo specchio dell'ingresso.
Indosso un semplice vestitino di cotone nero che mi arriva alle ginocchia, un paio di orecchini con pietra di luna pendente a goccia e una catenina sottile con un ciondolo con la stessa pietra e la stessa forma.
Ho messo le Converse nere, le scarpe con il tacco non sono per me, non riesco a vivere se ho dolore ai piedi per tutto il tempo e poi devo anche combattere con le vesciche per i sette giorni successivi.
Come faranno le altre è per me un mistero...
-Stai bene, vai, non far aspettare Claudia.
Mamma si è affacciata dalla porta della cucina e mi sorride incoraggiante.
Lei sa quanto per me gli eventi sociali siano difficili da affrontare.
Mi sento sempre inadeguata, fuori luogo, brutta e con un numero crescente di ansie che vanno ad aggravarsi mano a mano che la serata va avanti e le persone socializzano tra di loro...
Chiamo l'ascensore e lo aspetto mentre arriva lentamente, accompagnato dai soliti rumori sinistri da casa dell'orrore.
... certo Claudia non aiuta in questo senso. È sempre stata una competitiva, una persona che deve spiccare, primeggiare, che le cose come le fa lei non le fa nessuno e che in una stanza non si sente tranquilla, fino a quando tutti i ragazzi non si sono accorti di lei.
Il mio mimetizzarmi con i muri è sempre stato perfetto, con un carattere come il suo, per questo la nostra amicizia quinquennale non ha mai subito contraccolpi.
L'ascensore arriva, sembra una gabbia per pipistrelli e ha l'età di mio nonno, ma è l'unica alternativa a sei piani di scale a piedi quindi, per quanto non mi piaccia, mi obbligo a entrarci dentro.
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Tainted Love
RomanceUna festa, un ragazzo bello da togliere il fiato, un errore che non può essere perdonato. Se un bacio ti rubasse ogni buon senso, dove saresti disposta ad arrivare pur di salvare il ragazzo dei tuoi sogni?