un sogno nel comodino

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la sveglia quel giorno non la sentii,mi alzaii di corsa,mi vestii e scesi a salutare la mia famiglia mentre nel frattempo prendevo un biscotto e i soldi per l'autobus.Per la lezione di letteratura francese ero arrivata tardi ma ascoltai con piacere la lezione di cinese a cui  non avevo mai assistito e di cui non sapevo neanche una parola.Finita anche la lezione di spagnolo a cui rimasi affascinata e interessata come sempre,presi l'autobus e inviai un messaggio alle mie amiche:
"sono appena uscita dall'universit à,ci vediamo domani.baci<3"
mi arrivò subito una risposta di Betty
"perché non ci hai aspettato?!potevamo andare a mangiare qualcosa insieme!"
"mi dispiace.Ci vediamo domani?>>inviai
"ok salutaci il tuo alunno"rispose come sempre prendendomi in giro
l'autobus si fermò e scesi.Erano già le 12,volevo cucinare qualcosa di buono ,studiare e prepararmi.
Alla fine cucinai una semplice e gustosa pasta con il pomodoro fresco e basilico,una caprese e per finire dei brownies che  mi fecero ricordare molto la prima volta in cui  io e mia cugina Julie li  preparammo,sporcando tutta la cucina a nostra zia.Sentii la porta e andai a vedere chi era,per fortuna era Loren e non mamma che se mi avesse visto cucinare si sarebbe arrabbiata perché sapeva che dovevo studiare e diceva che non dovevo perdere tempo.Il pranzo era pronto,papà era tornato,Loren stava apparecchiando e mamma era appena tornata e quando mi vide già capii e le dissi solamente: <<mamma,non ti devi preoccupare,cucinare è da sempre stata per me una valvola di sfogo,alcune persone vanno in palestra >>beate loro pensai<<per sfogarsi io invece cucino>>finii e la sua faccia cadde su tutti  i piatti che avevo preparato  oltre quelli del pranzo che bastavano per un intero mese:pollo fritto,patate al forno,melanzane alla griglia,cocktail di gamberi e la tortilla di cui avevo avuto la ricetta grazie ad una mia amica spagnola,conosciuta lo scorso anno in vacanza in Francia.
<<Tutto deliziosamente squisito>>disse papà
<<io ti assumo>>disse Loren
<<mamma e tu?>>dissi
<<tesoro che altro devo dire,ho una chef come figlia e ne sono fiera>>disse
<<che ore sono?>>dissi
<<sono le 14:30>>disse papà <<perché?>>
<<alle 16:30 devo andare a fare ripetizioni>>dissi
<<qui ci penso io,vai pure>>disse mamma
<<ok grazie,allora vado.A dopo>>
Iniziai a studiare e a ripetere poi mi accorsi che erano le 15:50,dovevo  muovermi anche perché dovevo fare ancora la doccia,avevo fritto il pollo e puzzavo.Non ero ancora brava a guidare cosí decisi di prendere il mio caro amico autobus.Indossai dei jeans,una maglia colorata e le mie amatissime converse bianche.Salutai mamma e papà che stavano riposando e Lauren,presi la borsa con il quaderno,un libro per gli esercizi e uscii.Casa del mio cliente non era molto lontana dalla mia fermata,suonai il citofono e aspettai
<<chi é?>>disse
<<ssono Kate>>
<<6°piano,sali c'é l'ascensore>>disse
no,non potevo crederci,dovevo fare 6 piani a piedi ecco vi stareste chiedendo come mai se c'era  l'ascensore...beh sono claustrofobicaaaaa e non sono sportiva  aiutoo!al 4 piano già non ce la facevo più.Dall'esterno avevo visto che l'appartamento era molto alto ma non pensavo che lui abitasse proprio al 6°.Bene comunque quando arrivai se volete saperlo ero tutta sudata e mi mancava il respiro.
<<non hai preso l'ascensore?>>mi disse quasi ridendo
<<no sono claustrofobica>>dissi  prendendo aria
<<dai entra ti prendo..ci diamo del 'tu' ok?>>disse
<<si>>
<<ti prendo un bicchiere d'acqua>>
<<grazie>>
<<allora>>dissi dopo essermi ripresa <<a che livello di inglese sei?>>
<<ad un livello intermedio>>
<<perfetto,oggi inizieremo con un ripasso>>
<<ok>>
Dopo aver spiegato alcune cose gli assegnai degli esercizi
<<fai questi e vediamo se hai capito>>dissi
ad un tratto entrò nella stanza dove eravamo una ragazza rossa
<<tesoro>>disse la tipa
<<vale,non ti aspettavo>>
<<volevo farti una sorpresa>>disse dispiaciuta facendo finta che io non fossi lì e degnandomi solo di un'occhiataccia
<<adesso sono occupato>>disse ANdreas
<<ok,mi chiami tu>>la rossa rispose ,gli diede un bacio e se ne andò
<<dove eravamo?>>disse
<<emm ah si stavi facendo gli esercizi>>dissi e lui sapete che faceva? rideva e non chiedetemi il motivo.AH se ve lo stesse chiedendo e scusatemi se non ne ho parlato prima lui  era come dire... un dio ,si un dio greco era ..bello,occhi verdi,capelli marroni,denti che brillavano e petto super scolpito ..come lo facevo a sapere se aveva la maglietta?! beh semplice era bianca e comunque si vedeva che era sportivo al contrario di qualcun'altro.....ME.
<<finito >>disse distogliendomi dai miei pensieri
<<vediamo >>dissi prendendo la penna rossa
<<vedi qui hai sbagliato>>dissi cerchiando con la penna l'errore <<ma hai capito quello che ti ho spiegato prima?>>dissi
<<si scusami ma non ce la faccio..ho bisogno di una pausa>>disse
<<una pauusa?>>
<<si esatto hai capito bene>>disse
<<ma se abbiamo iniziato solo 30 minuti fa>>dissi <<ok solo 5 minuti però>>
<<vanno benissimo>>disse <<vuoi qualcosa da bere?>>
<<no grazie sto bene così>>ringraziai
<<studi?>>mi chiese
<<si vado all'università>>risposi <<tu?>>
<<lavoro,sono imprenditore>>
<<ahhh>
<<non te l'aspettavi ?>>disse
<<emm no>>dissi
<<a proposito dobbiamo finire prima perché devo prendere un volo per New York>>
New York??!!! ma stiamo   scherzando vero?! la città dei miei sogni
<<woww>>feci
<<perché wow?>>chiese
<<io amo,adoro New York>>
<<Ci sei stata?>>
<<a dire il vero no>>dissi dispiaciuta <<ma vorrei un giorno poterla vedere>>
<<io sto imparando proprio per questo l'inglese ,per il mio lavoro devo conoscere l'inglese e altre lingue,devo contrattare  con molte persone straniere  e devo conoscere e sapere la loro  lingua,pensi che io almeno l'inglese possa impararlo?>>
<<tutto é possibile se ci si impegna>> <<adesso ricominciamo>>
<<ok>>
dopo aver parlato e dialogato in inglese arrivai ad una conclusione:non avrebbe mai imparato l'inglese se ogni 30 minuti si fermava perché era stanco o doveva prendere un volo
<<dobbiamo fermarci,ho il volo>>disse
<<va bene >>
<<ti invieró un sms per farti sapere per la prossima lezione>>
<<ok,buon viaggio,salutami new York>>e così uscii e pensai che ANdreas era davvero fortunato a  lavorare e vedere allo stesso tempo bellissime città.
Ritornai a casa,accesi il mio Ipad e ascoltai musica fino a quando non mi addormentai morta sul letto,vedendo una foto bellissima di New York che avevo nel comodino e  che ogni tanto prendevo quando avevo nostalgia   di quella grande mela.Andreas era un bel ragazzo ma avevo capito che tipo era,un dongiovanni.Durante la lezione aveva ricevuto moltissime chiamate,lui diceva che si trattava di  lavoro ma sentivo dalle loro voci che erano donne.

Un lavoro e tanto altro a New York&lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora