"Andy? Dai bro'alzati altrimenti salteremo un'altra lezione, sono già le nove e un quarto bello!"
Urlò Ivan, il mio coinquilino che conoscevo dai tempi delle elementari tipo. Eravamo cresciuti praticamente insieme. Mi fidavo unicamente di lui, di quel ragazzo dagli occhi semplicemente castani ma profondi come il mare. Gli volevo un bene dell'anima e anche se quelle tre parole non erano mai uscite dalle mie labbra sapeva bene che era così come io sapevo che la cosa era reciproca perchè tra noi c'era un legame che mai nessuno sarebbe riuscito a sciogliere. Nessuno.
"ANDY! Oh, fottiti. Sai cosa? ti lascio qui, così la prossima volta impari a tornare alle cinque di mattina a casa"
Continuò prima di uscire, con lo zaino in una mano sbattendo con forza la porta alle sue spalle con l'intento di svegliarmi. Ero già sveglio in realtà ma non avevo la minima intenzione di lasciare il mio amato letto.. e be', la mia confortevole camera dai muri tappezzati di poster. Aprii gli occhi e puntai lo sguardo sulla sveglia alla mia destra, segnava le dieci. Merda, entro venti minuti dovevo raggiungere Carolyn, la mia ragazza fuori scuola. Mi alzai di controvoglia e raggiunsi pigramente il bagno con l'intento di farmi una doccia veloce prima di uscire e affrontare - ironicamente parlando - un'altra meravigliosa giornata.
"E tu chi cazzo sei..?"
Mormorai con voce roca quando davanti a me comparve una figura maschile, i suoi capelli scuri erano bagnati - segno che era appena uscito dalla doccia - numerose gocce d'acqua infatti caddero sulle sue spalle larghe scendendo lentamente sul suo fondoschiena coperto da un misero asciugamano bianco, restai a fissarlo, scrutando ogni particolare del suo corpo seminudo e poi udii la sua risata che in un'attimo riempì l'intera stanza, i suoi occhi guardavano i miei e sentii un brivido, il classico brivido che solo alcune canzoni sanno dare.
"Sono Michael, un'amico di Ivan. Tu dovresti essere il suo coinquilino, Andy.. giusto?"
Chiese quando mi oltrepassò per raggiungere a piedi scalzi la cucina, lo seguii in silenzio dopo aver annuito e l'osservai prendere del tè in lattina, alla pesca proprio come piaceva a me, dal frigo che prese a sorseggiare piano ad occhi chiusi. Solo allora mi resi conto che aveva un tatuaggio sul petto: due grosse ali fuoriuscivano dal cranio di una testa scheletrica.
Amavo i tatuaggi perchè non sono semplici disegni, vedete.. un tatuatore è come un confessore che scrive la storia di un uomo sul suo corpo, e diciamo che avevo iniziato a far scrivere la mia tempo prima perchè la mia pelle infatti era composta dal 78% di inchiostro, su'entrambe le braccia non c'era traccia della mia orrenda e vecchia pelle pallida da un bel po'.
"Hai intenzione di fissarmi in silenzio ancora per molto...?"
Quel ragazzo era irritante ed io sicuramente in ritardo quindi lo ignorai del tutto e sbuffando rumorosamente così da permettergli di ascoltarmi ritornai in camera. Spalancai le ante del grande armadio e afferrai una polo nera a maniche corte e un paio di skinny jeans aderenti, indossai il tutto e controllai l'ora, erano le dieci e venti, Cristo..non sarei mai riuscito a raggiungere il gruppo per le undici allora avvisai con un breve messaggio i ragazzi dicendo loro che ci saremmo visti nel pomeriggio, solito posto, solita ora. Lasciai cadere con noncuranza il cellulare sul letto e raggiunsi nuovamente la cucina ma Michael sembrava sparito, dov'era finito?!
- SPAZIO AUTORE -
Personalmente non trovo la mia storia migliore delle altre e beh.. nemmeno bella ma dettagli.
Racconta di me ||FAKE|| e di una persona che mi ha salvato letteralmente la vita quindi l'ho pubblicata con la speranza che la leggerà e niente.. il secondo capitolo arriverà probabilmente la settimana prossima.-Andy B.

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✝ LOST IN ALL ✝
FanficQuesta storia racconta di un ventenne, Andy che a soli sedici anni ha perso i genitori a causa di un'incidente stradale. Da quel momento in poi non fu'più lo stesso, il dolore lo aveva trasformato in uno stronzo senza cuore, uno di quelli che non fa...