La mattina seguente mi svegliai prima di Ivan, il che era strano.
Era domenica quindi potevo starmene tranquillamente a casa a far nulla, ed era ciò che avevo intenzione di fare.
Dopo aver preparato il caffè mi distesi comodamente sul divano in pelle nera e nell'attesa, come da copione, decisi di controllare il cellulare: avevo due chiamate perse da Carolyn, una domanda di Ask e venti notifiche su'facebook.
Curioso aprii la seconda applicazione e lessi la domanda:
"Ma quanto sei stronzo?!"
Era da un bel po'che nessuno mi scriveva da li'.
"Direi.. meno di quanto dovrei esserlo. Invece tu, per scrivermi con l'anonimato, quante poche palle hai?"Scossi la testa e sbuffando mi alzai lasciando cadere il cellulare con noncuranza sul tavolino basso di vetro situato davanti a me.
Presi dallo scaffale alla mia destra una tazza e ci versai dentro il caffè che avevo zuccherato poco prima, a quel punto mi diressi in camera di Ivan ma la porta era chiusa a chiave. Bussai più volte ma niente, nessuna risposta.
"Coglione, aprimi! Ho preparato il caffè.. sai anche tu che si tratta di una cosa più unica che rara, approfittane"
La porta si aprì ma con mia sorpresa mi ritrovai davanti Michael con un sorriso ampio dipinto in volto,
Indossava solo un misero boxer blù proprio come me.
A quel punto inarcai un sopracciglio e iniziai a torturarmi d'istinto il labbro inferiore a causa del nervoso.
"Grazie mille"
Prese dalla mia mano la tazza e si portò il caffè tra le labbra, io intanto lo fissavo insicuro. Perchè era lì?
"Era per Ivan in realtà, m-ma lasciamo perdere.. lui dorme?""Mich.. chi è?"
Mormorò con voce sottile qualcuno dietro di lui; un ragazzo.
Non capivo il perchè ma improvvisamente il sangue nelle vene prese a ribollermi violentemente. Spalancai la porta e puntai il mio sguardo sul letto, quel moro era completamente nudo.
Avevano scopato? Ma che domanda.. ovvio che si.
"Alza quel culo moscio e sparisci, ora."
Urlai con tono duro contro lo sconosciuto, nell'osservare il suo viso dedussi che aveva meno di diciotto anni.
"E in quanto a te, testa di cazzo, in casa mia non deve metterci piede nessuno che io o Ivan non conosciamo. Ti è chiaro o vuoi che ti faccio un disegnino, mh?"
Michael sembrava divertito, quello stronzo sorrideva in modo sfacciato.
Senza protestare il più piccolo tra i tre si alzò dal letto e dopo essersi rivestito con una velocità da far invidia a Flash, baciò Mich sulle labbra e corse letteralmente di fuori, con la coda fra le gambe come un cane bastonato.
"Devo ringraziarti di nuovo Biersack, non sapevo come mandarlo via. Mi si era appiccicato addosso come una fottuta cozza, disgustoso."
Sbadigliò mentre con la mano libera si massaggiava il ventre scoperto, io per qualche attimo ne restai incantato.
"Ma per favore... questa potevi risparmiarla, 'Mich'. Ci hai scopato, evidentemente la sua vicinanza non ti dispiaceva come dici."
Borbottai prima di voltarmi, volevo ritornare in camera mia ma lui mi afferrò per il polso e mi costrinse a girarmi nuovamente verso di lui. Fissai lo sguardo nel suo e osservai estasiato i suoi occhi; erano lo specchio del mondo, sentivo che erano la via di fuga a tutto.
Assurdo, vero?
"Cos'è.. sei geloso?"
Sussurrò quelle parole contro il mio viso prima di disegnare il perimetro della sua bocca con la lingua.
Che cazzo, si. Era una stronzata, non aveva senso, ma ero maledettamente geloso.
Però non potevo ammetterlo allora adattai la regola del 'negare, negare sempre'.
Avvicinai le mie labbra alle sue, quasi si sfioravano e lasciai cadere una mano sul suo petto che presi ad accarezzare con la punta delle mie dita sottili.
"L'unica cosa di cui sono geloso è la mia collezione di batman, i CD dei Twenty-one pilots e i DVD delle mie serie tv preferite. Vedi? Tu non sei nella lista. Ora se non ti spiace ritorno in camera a dormire, parlare con te mi ha annoiato."
Mi allontanai piantandolo proprio lì, nero dalla rabbia.
Sapevo essere un bravo attore quando volevo.- SPAZIO AUTORE -
I'm back!
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✝ LOST IN ALL ✝
Fiksi PenggemarQuesta storia racconta di un ventenne, Andy che a soli sedici anni ha perso i genitori a causa di un'incidente stradale. Da quel momento in poi non fu'più lo stesso, il dolore lo aveva trasformato in uno stronzo senza cuore, uno di quelli che non fa...