Capitolo n 1

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Otto di mattina, dormo tranquillo completamente coperto dal piumone nonostante i 40 gradi fuori, ora sicuramente direte 'oddio ma questo sta fumato?!?!' Io ho la fottuta fortuna di avere il condizionatore in camera perciò..........
Ero nel bel mezzo di un sogno bellissimo, quando improvvisamente squilla il telefono insieme ad una delle mie canzoni preferite di Gem a tutto volume, se mi devo svegliare così presto la domenica mattina almeno al risveglio sento una delle poesie che più adoro no?
Mugugno un lamento e prendo il cellulare, era Peter
<Che cazzo vuoi coglione? Non vedi che ore sono?!?!>
<Buongiorno Marco, si anch'io ti voglio bene> protesto', il solito
<Sai che non devi svegliarmi per nessun motivo al mondo la domenica mattina anche se scoppiasse la terza guerra mondiale no?> aggiunsi
<Frà non ti sarai mica scordato di oggi?>
<Mm oggi? Che c'è oggi?>
<Coglione oggi andiamo in quel centro commerciale ormai fuori uso, ricordi?> 'cazzo' sussurro, me ne ero completamente dimenticato
<Em s-si certo, ora ricordo>mentii
<Certo come no, smuoviti il culo, sono da te fra mezz'ora> disse con voce seccata e riattacco'
Avendo solo mezz'ora, cercai di prepararmi alla meglio in pochissimo tempo.Con gli occhi ancora chiusi dal sonno cercai di alzarmi dal letto e dirigermi verso il bagno. Ci riuscii, ma ne uscii con un cazzo di dolore al mignolo
<Merda!> esclamai in preda al dolore, è incredibile quanto possa far male un mignolo se sbattuto contro uno stipite. Cercai di ristabilire il silenzio, ricordandomi che di sotto i miei e mia sorella dormivano ancora. Feci una doccia fredda in due minuti e cercai in fretta dei vestiti da mettere, risultato? Armadio e letto pieni di vestiti messi a come capita, sì sono strano.Indossai una maglietta nera semplice con un paio di jeans e le mie adorate Converse. Non mi reputo un ragazzo alla moda, ma credo di avere un po' di stile nel scegliere cosa mettermi. Pettinai leggermente i capelli sistemando un po' il ciuffo castano che mi ritrovo sulla testa.Prima di uscire mi misi a scrivere un biglietto ai miei e lo attaccai al frigo, sempre meglio di niente, almeno posso evitare una possibile crisi isterica a mia madre mentre sono via. Apro la porta e trovo Peter a braccia conserte ad aspettarmi, ci ho messo mezz'ora non sono poi così in ritardo!
<Finalmente! Sono ore che ti aspetto qui come un deficiente> protesto'
<Ma se ci ho messo solo mezz'ora! Erano questi gli accordi> sospirai, con l'aria di chi sa di aver già vinto
<Coglione ma se è passata quasi un'ora da quando ti ho chiamato!> Aggiunse, quasi seccato
Controllo bene l'orologio, sì aveva ragione, ero in ritardo in effetti
<Mm okay okay questa te la do vinta, ma solo per questa volta!> dissi ridendo leggermente, infondo se pur stronzo era il mio migliore amico
<Dovremmo andare, o perderemo la metro>
Sospirai, dovevamo andare veloci, altra stanchezza e altri movimenti per le mie povere gambe, sono uno pigro okay?
Per tutto il tragitto decisi di ascoltare un po' di musica, quella è l'unica cosa che serve in sta vita de merda
Arrivati alla stazione, prima di entrare nella metro mi vibro' il cellulare, così lo presi, come al solito digitai in fretta la password, ansioso di vedere chi fosse, anche se lo sapevo già. Era Giulia, 'Buongiorno dormiglione♡'

Spazio autrice:
Giorno a tutti, anzi notte visto che sono le undici e mezza ahaha.
Questa è la mia prima storia, perdonatemi e fatemi notare gentilmente eventuali errori.
Un bacio♥

105' ROADDove le storie prendono vita. Scoprilo ora