Cap.5

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"Dai non è così male" pensò Andreas  alla vista del nuovo appartamento in cui aveva deciso di trasferirsi.

Nell'aria non si respirava alcun profumo,solo odore di chiuso.

Andy chinò la testa verso la piccola Melachi,che si era seduta accanto a lui,e la invitò a salire in braccio.

Chissà per quale motivo Mika gliel'aveva lasciata e non l'aveva portata con sè.

Forse non aveva voluto lasciarlo solo.

Melachi incominciò a leccare dolcemente la guancia del greco,che presentava una leggera barba di pochi giorni.

Possibile che Michael avesse capito ancor prima di partire quanto l'avrebbe fatto soffrire?

Non riusciva a crederci, anche se nonostante tutto amava ancora alla follia Mika, questo non gliel'avrebbe mai perdonato.

Il cantante voleva farlo soffrire?

No,non poteva essere.

Andy cercò di distrarsi e,dopo aver dato una dose generosa di coccole a Melachi,si mise a svuotare gli scatoloni che aveva scaricato nell'ingresso.

I mobili erano già stati disposti in precedenza e mancavano solo i vari oggetti personali di Andreas.

Le altre cianfrusaglie che si trovavano nel vecchio appartamento le aveva lasciate in custodia a Joanie.

Nonostante le liti,Andreas e la signora Penniman andavano d'accordo.

Spesso si ritrovavano a cucinare pranzi e cene multiculturali per la famiglia.

E quando Andreas le aveva consegnato gli oggetti di suo figlio la donna era riuscita a percepire la distruzione e il dolore nei suoi occhi.

Andy aveva tenuto solo un oggetto che apparteneva a Mika:l'anello blu che tempo prima gli aveva regalato,con sopra un ancora simile a quella che aveva tatuata sul braccio.

Se l'avesse mai rincontrato gliel'avrebbe dato...

Andy corrucciò la fronte:no,non era un ragionamento maturo.

Doveva toglierselo dalla testa.

Il greco strappò lo scotch da uno scatolone e con molta cura prese la videocamera a cui tanto teneva.

La posò delicatamente sul pavimento e aprì lo sportellino della memory card, nella quale si trovavano svariati video di concerti e momenti passati insieme a Mika.

Prese la schedina,la strinse nel palmo della mano e la infilò dentro alla tasca dei suoi jeans.

Riprese lo scatolone che aveva aperto e dal fondo afferrò una nuova memoria.

Andy sapeva che doveva fare la stessa cosa con la sua vita.

Iniziare da zero,con una nuova vita,archiviare Michael.

Melachi si avvicinò curiosa, mettendosi ad annusare l'oggetto tanto amato dal padroncino.

Andy le accarezzò il musetto, ripose la telecamera su una mensola e incominciò a posizionare i vari soprammobili a suo gusto nell'appartamento.

Era strano per lui sentirsi così libero.

Finito il soggiorno,il bagno e la cucina il greco si diresse nella camera da letto.

Posò la sveglia sul nuovo comodino e si mise ad osservare la stanza,seduto sul letto.

Era vuota,vuota come quello che sentiva dentro Andy.

Vuota,perché non c'era il ricordo di nessuna notte infuocata,di nessuna chiacchierata sotto le coperte,di nessun bacio al risveglio.

E quel letto,troppo grande per contenere solo una persona.

Andy si sentí di nuovo sprofondare nella solitudine e,per niente assonnato,si sdraiò sul suo giaciglio,  fissando il soffitto bianco che assomigliava tremendamente alla sua prospettiva per il futuro.

Persi l'Amore e lo ritrovai 》MIKANDYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora