Prologo.

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Corro da circa mezz'ora, senza mai fermarmi. Ho male ai piedi, mi manca il fiato. Ma continuo a correre. E' buio e fa freddo. Mi fermo quando sbatto contro qualcosa di solido e freddo. Allungo le mani fino a toccarlo e capisco subito che è un cancello.

Frugo nel mio zaino e trovo la torcia. La accendo e guardo lo spazio che mi circonda. Intorno a me ci sono solo campi e questo cancello solitario, che potrei benissimo aggirare, se non fosse per il fiumiciattolo che ci scorre intorno, dividendo in due il campo.

Guardo ai miei piedi e mi accorgo che sto sopra ad un pezzo di terra che sembra diviso dal resto del terreno.

Osservo meglio il cancello e noto una piccola buca, per terra, davanti ad esso. Mi avvicino e scopro che racchiude una meravigliosa rosa nera. La sfioro con un dito e improvvisamente il terreno sotto di me comincia a tremare. Poi comincio a sprofondare lentamente, mentre la piccola porzione di terreno su cui poggio i piedi si abbassa con me. Provo a saltare ma i miei piedi sono intrappolati dalle radici della rosa.

All'improvviso il terreno si ferma. Alzo lo sguardo e vedo il cielo stellato, molto più in alto di me.

Poi sento un cigolio e noto di fronte a me una porta socchiusa. La spingo ed entro.

Subito mi investe un'ondata di aria calda e un forte odore di bruciato.

Poi sento un leggero rumore di passi. Mi giro per tornare indietro, ma mi trovo di fronte una parete. La porta è scomparsa. Mi guardo intorno, in cerca di un posto dove nascondermi, ma c'è pochissima luce e non vedo nulla. Sento una mano che mi stringe il polso, urlo e subito lui mi zittisce.

<< Zitta o ci scoprirà subito! >> sussurra appena.

<< Chi sei tu? >> 

<< Sono K... >> ma non capisco il resto del suo nome, a causa di un boato che esplode all'improvviso.

Continua a stringermi il polso. Io agito il braccio ma lui continua a stringermi.

Mi rassegno e lo seguo senza aprire bocca.

Il calore diventa sempre più forte e la puzza è soffocante.

Ad un tratto si blocca e mi dice << Fà tutto ciò che ti dico. >>

<< Perché dovrei? Non ti conosco. >>

<< Perché non hai altra scelta. >>

Poi si sente un altro boato e in lontananza compare la sagoma di un uomo enorme in fiamme.

Lui mi strattona e poi comincia a camminare lentamente lungo la parete.

Una voce profonda, che sembra provenire da tutte le direzioni, comincia a parlare.

Ma so che è l'uomo a parlare.

<< Vieni Crystal. >>

Mi blocco immediatamente. Ha detto il mio nome.

Il ragazzo mi si avvicina e mi dice << Non ascoltarlo e continua a camminare. >>

La voce continua a chiamarmi.

Intanto l'altro continua a stringermi il polso, ed io mi lascio trascinare. Sono ipnotizzata da quel suono.

Poi il ragazzo si blocca ed io vado a sbatterci contro.

La sua presa sul mio polso si stringe, fino a farmi male.

<< Lasciami! >>

Lentamente comincia a voltarsi verso di me e non appena si gira completamente mi guarda negli occhi. Sono di un rosso accesso. Brillano nel buio.

Poi all'improvviso prende fuoco.

Comincio ad agitare il braccio per liberarmi dalla sua presa ma continua a stringermi.

La voce dice << Guardalo negli occhi. >>

Alzo lo sguardo e vedo che apre lentamente le labbra. Dalla sua bocca esce una nube di fumo denso e nero che mi circonda.

Perdo i sensi.

Mi risveglio di fronte al cancello di casa mia. Mi tocco la testa dolorante.

Quell'incubo mi avrebbe perseguitato per sempre.


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Heyy

Ciao a tutti, questo è il prologo, spero vi sia piaciuto.
Non si capisce molto di che cosa parlerà la storia, ma non sarà tutta così. In realtà non c'è niente di soprannaturale in questo racconto.

Volevo solo dire che, sia il titolo, sia la copertina, sono provvisori.

E basta. Spero vi piaccia la mia storia, a breve pubblicherò il primo capitolo.

Ciauuz

Brividi di fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora