1

192 13 0
                                    

Guardo le cinque coppe davanti a me, mi faccio un taglietto a fatica; non sono una masochista e non sono mai riuscita a farmi del male di proposito.

Guardo quelle maledette coppe: che razza di scelta potrei mai fare io, che non sò neanche scegliere come vestirmi!
Ma devo farlo.
Vorrei che mia madre fosse morta tempo fà... Così da non poterla abbandonare, e da non spezzarle il cuore.

Potrei vivere nella fazione dove sono nata, sorridere, raccogliere le mele arrampicata su un albero, cantare, seminare le fragole e... Giocare con mio fratello e mia sorella.

Dio! Mi sento dilaniata da questa scelta; abbandonare tutti, andare verso l'ignoto, perdere le poche certezze che ho nella vita e non veder crescere i miei fratelli.

Vorrei un mondo diverso dove non si dovrebbe essere costretti a scegliere, dove puoi vivere la tua vita tranquillamente o dove, magari, puoi scegliere la tua fazione, ci lavori, ci studi e poi torni a casa dalla tua famiglia, chi blu, chi bianco e nero, chi grigio, chi di tanti colori e chi di uno solo: il nero.

Ma per adesso mi tocca fare la mia scelta.
Sento l'orologgio ticchettarmi sul polso e sul cuore che, ad ogni secondo si stringe.

Sono più che consapevole che il sangue sta colando a terra quindi parto per esclusione:

Candidi? Nah, non saprei vivere nella sincerità continua.

Abneganti? No. Non sono per niente buona per la loro fazione, la mia anima non è pura come le loro.

Adesso mancano le tre vie rimaste, quelle che mi rappresentano di più: i Pacifici, gli Intrepidi e gli Eruditi.

Tra gli Intrepidi potrei finalmente essere libera, dar sfogo all'adrenalina, non dover essere sempre gentile e felice con tutti.

Tra gli Eruditi potrei sentirmi finalmente intelligente, nessuno potrà più nascondermi nulla, non dovrò più sentirmi stupida perchè sono troppo giovane per capire, però ho paura di non essere abbastanza intelligente; la forza può crescere, ma l'intelletto non....

Qualcuno si schiarisce la voce e capisco che non ho più tempo. Alzo lo sguardo e tutti mi stanno guardando, anche il rappresentante della fazione dei Candidi, che quest'anno presenzia la cerimonia della scelta.
Fisso la coppa che diventerà quella della mia casa. Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo che si trasforma in un singhiozzo silenzioso, metto una mano sulla coppa...

E i carboni ardenti sigillano il mio tradimento contro il mio sangue con una lacrima, e una goccia rossa, mentre la mia nuova casa urla e acclama me.

Sono una transfazione.

Sono una traditrice.

Nda: ciao a tutti, a 10 visualizzazioni e 5 stelline (voglio essere ambiziosa ;P) per questo capitolo, pubblicherò il prossimo.

Un bacio, abitanti di Chicago.

My Divergent Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora