-Qui è dove vi allenerete per le prossime settimane.
Lo guardiamo tutti insonnoliti; sono solo le otto di mattina.
-Per adesso cominceremo con le pistole.
Sorrido, ho sempre voluto sparare.
Prendiamo ognuno una pistola e ci posizioniamo di fronte ad un bersaglio ciascuno, prima Elliot ci fà vedere come fare e spara sulla fronte del bersaglio, poi al cuore e poi... All'inguine.
-Ora provateci voi; attenzione al rinculo.- qualcuno ride sotto voce.
Tutti gli altri ci provano subito io aspetto, osservandoli e analizzando i loro errori. Quando mi sento pronta prendo una pistola. La sento fredda e leggermente pesante, e non mi dispiace. Mi posiziono come Elliot e sparo.
Il rinculo non mi dà nessun problema, ho le braccia forti e ben tese. Il proiettile arriva dritto al centro e sorrido orgogliosa di me, mi giro verso Elliot e, quando i nostri sguardi si incrociano lui distoglie il suo in cagnesco.
Continuo a sparare finchè non scarico il caricatore, tutti i colpi vanno a segno ma non al centro: sulla punta delle dita, al posto degli occhi, cose così.
Si gira a guardarmi la ragazza accanto a me e mi sorride:- Wow! Sei davvero brava con quest'arne...- le parte un colpo per sbaglio e sbianca in viso. -Sono proprio maldestra...
Rido sotto i baffi e ride anche lei, mi allunga la mano:-Io sono Mal.
Ricambio la stretta:-Io... Jen.- ancora non sono abituata al mio nuovo nome.
-Tu sei stata la prima a saltare giusto?
Annuisco mentre prendo un altro caricatore.
-Io sono quasi morta d'infarto!- ride.
Si avvicina Elliot con un aria alquanto alterata:-Mi dispiace interrompervi, ma siamo qui per sparare non per chiaccherare, signorine.-tutta la stanza ammutolisce.
Lo guardo indisponente con un sopracciglio alzato:- Mi dispiace contraddirti ma questo,-gli faccio vedere il caricatore che ho preso.- è il mio secondo caricatore.
-E allora visto che sei cosi brava dimostra a tutti come si spara, forza.
Arrabbiata mi posiziono e sparo. Tutti i colpi vanno al centro, tranne uno che colpisce il cerchio più interno.
Mi giro a guardarlo:-Così va bene?
Si avvicina a me:-Vedi di fare meno la strafottente, ragazzina.
-Non sono una ragazzina.-lo guardo corrucciata sembrandogli effettivamente una ragazzina.
-Vedremo sul ring.
Devo sembrargli confusa perchè lui accenna un sorriso cattivo:- La prossima parte d'addestramento prevede la lotta corpo a corpo, lì potrai dimostrarmi che non sei la stupida ragazzina che sembri.
Lo guardo truce:-Non vedo l'ora.
***
All'ora di pranzo mi incammino verso la mensa con tutti gli altri transfazione e qualche intrepido che si unisce alla coda disordinata e caotica.
-Ehi, Jen. -Mi raggiunge Mal, ha il fiatone. Mal è poco più alta di me, è più robusta ma si stanca più facilmente. Ha i capelli color cioccolato, tutti abboccolati e gli occhi sono di un verde oliva appena accennato, sicuramente più marcato alla luce del sole.
-Ciao Mal.- le sorrido e rallento il passo.
Lei scrolla le braccia per lo sforzo di tenere la pistola ed io rido.
-ti fanno male?
-un po.- ammette sorridendo.
Ci sediamo ad un tavolo vuoto, ma ben presto si riempie.
-Malika?!
Un interno, ispanico, appena vede Mal corre ad abbracciarla, lei ricambia la stretta sorridendo con sorpresa ed affetto.
-Leo! Come stai?
-non ci vediamo solo da qualche giorno e già mi chiedi se sto bene?-ride e le dà una pacca sulla schiena.
Ride:-Lo sai, sono apprensiva.-si gira a guardarmi-Hey Jen, ti presento il mio migliore amico Leo.
-Piacere.-allungo la mano per stringere la sua tesa.
-Il piacere è tutto mio, Jenny.
Ha cambiato il mio nome, forse rendendolo per la prima volta veramente mio.
Devo aver fatto una faccia strana perchè lui sorride e mi dice:-Posso chiamarti Jenny, vero?
-Oh si, nessun problema.- accenno un sorriso per non metterlo troppo in imbarazzo, anche se quel ragazzo mi sembra poco imbarazzabile.
-Io e te diventeremo grandi amici.
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My Divergent
FanfictionTutto ciò che sarebbe successo se fossi stata io a fare la scelta, io a dover abbandonare la mia famiglia, io a dover entrare nella fazione degli intrepidi nella città di Chicago, in quel futuro distopico nato dalla fantasia di Veronica Roth.