Sorprese

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Ancor prima che la sveglia suoni mi sveglio e rimango ad osservare il soffitto mentre penso che oggi ho deciso di parlare con Amelia una volta per tutte. Dopo tutto questo tempo non ne posso più di fare congetture. Oggi cercherò di avvicinarla e di parlarle. Sono tutta dolorante per il combattimento di ieri sera e nonostante la ferita sia scomparsa lasciandomi solo una lieve cicatrice, mi dà ancora fastidio muovere il braccio. Mi dirigo lentamente in bagno per fare una doccia per rilassarmi, sembra quasi funzionare ma quando mi asciugo i miei nervi sono ancora più tesi di prima. Scendo per fare colazione ma non ho fame quindi chiamo Ellie e insieme ci avviamo verso la scuola.

Ma quando ci arrivo mi attende una sorpresa, Amelia è lì circondata da quel suo gruppetto di ragazze dall'aura rosa confetto, solo che non sta parlando con le sue amichette, sta parlando con Matthew.

Appena li vedo mi blocco e non so che fare ma poi mi riscuoto e velocemente decido di parlarle dopo, magari a ricreazione o a biologia, la lezione che abbiamo insieme. Gli passiamo accanto e io mi sforzo per non guardarli; mentre ci allontaniamo da loro Amelia mi rivolge la parola per la prima volta da quando l'ho vista: <Com'è andata la passeggiata ieri sera?>.

Per la seconda volta mi blocco e la guardo sconcertata, lei inizia a ridere e le ragazze intorno a lei iniziano a fare altrettanto. Come sa cos'è successo ieri sera? Mi assale il panico, se non sapeva chi eravamo prima, adesso, dopo quello che è successo sicuramente lo saprà. Mi chiedo cosa voglia fare ora. Mentre io riflettevo su queste cose Ellie non si è fatta prendere dal panico e le urla in risposta: <Benissimo, grazie mille dell'interessamento> e poi mi bisbiglia che devo muovermi e seguirla. Mi trascina per i corridoi fino a portarmi in bagno e poi da voce ai miei pensieri.

<E lei come faceva a saperlo?> io scuoto la testa e lei dice: <Allora ragioniamo, può essere che quel demone era con lei oppure l'aspettava?>

<Si ma in tal caso perché non aiutarlo?> le faccio notare.

<Hai ragione, non ha senso. Hai ancora intenzione di parlarle?>

<Beh, a questo punto non lo so più >. Ma non ce n'era più bisogno perché in quel momento entrò solo lei, con un'aria orgogliosa e un sorriso fiero, come se stesse per farci non so che rivelazione. Si ferma a un metro da noi e ci fissa a braccia conserte, a mia volta la fisso, non ho intenzione di fare di nuovo la stupida davanti a lei. Sembra che nessuno voglia spezzare il silenzio, in un continuo gioco di occhiate. A iniziare il discorso è, dopo alcuni minuti, proprio Amelia.

<Contenta di vere che state bene> dice sorridente.

Sono decisa a non farmi sorprendere di nuovo e allora rispondo: <Lo siamo anche noi, non è facile fare dei giri per la città da come ne parli >.

Lei sorride di nuovo ma vedo una luce strana nei suoi occhi, come se non se l'aspettasse che non accennassi al demone di ieri sera. <Ero uscita con Matthew sapete, e vi ho visto vicino ad un mio amico >, questa affermazione devo dire che mi colpisce, perché Matthew è uscito con lei?

A rispondere ora è Ellie, anche lei sorridente, <Beh, è stata una chiacchierata di pochissimi secondi>

Amelia a quel punto smette di sorridere e dice: <State attente, la prossima volta non sarete così fortunate, magari vi farà piacere conoscere qualche altro mio amico > ed esce dalla porta.

A quel punto suona la campanella e io tiro un sospiro e mi rilasso, non mi ero accorta di essermi irrigidita completamente. Ellie mi guarda: <Da oggi in poi più attenzione okay?> io annuisco e ci dirigiamo in classe.

Le ore scorrono velocemente e in un batter di ciglia arriva la ricreazione, come un'automa mi incammino verso quello che è diventato il nostro tavolo e mi siedo. Dopo alcuni minuti arriva Matthew e mi chiede se si può sedere con noi, d'impulso sbotto: <Perché il posto con la tua amichetta è occupato? >. Capisco che non se lo aspettava ma senza dire una parola si volta, raggiunge Amelia e si siede accanto a lei. Sento qualcosa ma non so bene cosa, forse fastidio perché davvero si è seduto lì, ma non mi importa, non ho detto niente di male. Mentre mangio incrocio gli occhi di Amelia e noto che mi stanno fissando, mi sorride.

Dopo le lezioni torno a casa infuriata, a che gioco sta giocando Amelia non lo capisco proprio. Per tutto questo tempo non ci ha attaccato, non ci ha degnato di un'attenzione e adesso ci vuole persino mandare dei demoni alle calcagna. Non ho idea di cosa possa aver scatenato una reazione di questo tipo. Forse ci ha mandato quel demone ieri sera per essere sicura che noi fossimo degli angeli e una volta avuta la conferma vuole iniziare questa battaglia.

Non faccio altro che pensare a chi possa essere, è molto potente come demone e questo può rispondere al fatto che ha dei demoni comuni al suo comando; almeno da come ho capito.

Il giorno dopo ho intenzione di far finta di niente, lei lo ha fatto per tutto questo tempo e ora tocca a me. Nel corridoio mi si avvicina un ragazzo ed Ellie mi sussurra: <Fai attenzione mi raccomando> <Certo> le rispondo giusto in tempo perché il ragazzo è arrivato. Lo guardo: capelli neri, occhi verdi taglienti e un sorriso fiero.
<Ciao, io sono Chris Johnson, ho bisogno di aiuto con l'inglese e ho saputo che avrei potuto rivolgermi a te. Che ne dici?>. Per essere sicura che non porti sorprese esamino la sua aura: argentata, non mi procurerà problemi quindi accetto.

<Certo, fammi sapere quando puoi> gli dico ma non sembra ascoltarmi davvero, ha l'aria annoiata.

<Si.. okay> e se ne va.

Mi giro verso Ellie che guarda ancora il ragazzo allontanarsi e poi mi guarda perplessa, io alzo le spalle e mi avvio seguita da lei verso la prima lezione. Amelia non si fa vedere per tutta la mattinata e in mensa non dà segno di notarci. Per me va bene così, almeno non devo preoccuparmi che mi possa prendere alla sprovvista come ieri. Matthew entra in mensa, guarda il nostro tavolo ma poi gira la testa e si va a sedere accanto Amelia, questa cosa mi infastidisce e non so nemmeno perché, ma non posso e non devo farlo vedere.
Il pomeriggio andiamo a teatro, vogliamo mettere in scena uno spettacolo per natale. Ci sono le audizioni per i ruoli di Romeo e Giulietta. Non volevo farle per i ruoli principali, uno qualsiasi mi andava bene e non sarei stata nemmeno in primo piano, poi però Emily ( lei dirige lo spettacolo) mi ha mandato messaggi per tutta la settimana e non ha smesso per un secondo di cercare di convincermi elencando tutti i vantaggi che lo spettacolo avrebbe avuto ed alla fine ho accettato e ora mi trovo a fare l'audizione per Giulietta. Ellie invece non partecipa, ha deciso di stare solo con le cheerleader, che io ho lasciato. Comunque viene sempre con me per tenermi compagnia.
Attraverso la porta e....no!

 The Dark DawnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora