Sophie's pov
Ormai il mio stomaco non faceva altro che brontolare, richiedeva cibo. Erano ormai 16 ore che non mangiavo, contando che colazione non l'avevo fatta, e che non ingerivo qualcosa dal giorno precedente. Era sera, e la lieve luce velata della luna illuminava solo una piccola parte della mia stanza, rendendola molto inquietante. Io d'altronde me ne stavo sul morbido e profumato letto a leggere un buon libro di John Green, il mio autore preferito. Amavo quello scrittore, perchè scriveva esattamente cioè che pensavo. Verso le 6:30 di sera Miss. Clara venne a chiamarmi per la cena. Dice che devo mangiare prima per mantenermi più informa a lungo, una teoria tutta sua.
«Allora bambina mia, come ti sembra la nuova scuola? Hai adocchiato qualche bel ragazzo giovane da farmi conoscere?» parlò alzando un po' gli occhi, guardandomi con aria sufficiente.
«in realtà no, ero troppo impegnata con le lezioni miss» risposi io impaurita per una sua possibile scenata. « Quante volte ti ho detto che devi pensare prima a me, e poi alle lezione? E su ora mangia e sbrigati, che devi andare a procurarmi dei soldi» ingoiai l'ultimo pezzo di carne rinsecchita, e prendendo la borsa con dentro quello che mi serviva, scesi in strada, ovviamente dopo aver salutato cortesemente Miss Clara.
Quella sera, era una di quelle sere vuote, mi trovavo sul ciglio sudicio della strada, coperta da tutti, con un cappuccio pesante che nascondeva perfettamente i miei capelli castani scuro, e con un paio di spessi occhiali che mi avrebbero "camuffato" tra il buio. Purtroppo mi ritrovavo a fare il lavoro più sporco di tutti, senza il mio consenso ovviamente. In parole povere vendevo roba buona ai passanti, ma era solo per guadagnare dei soldi facili. Naturalmente tutto questo non mi rendeva orgogliosa, ma per un ricatto della Miss, dove mi prometteva un pezzo di pane sotto i denti se avessi venduto droga ai suoi vecchi clienti, e sopratutto se avessi portato tanti soldi facili a casa, dovevo accettare senza dire qualcosa in contrario. Osservavo la strada buia, silenziosa, con il vento che rimbombava nei punti cavi e vuoti, e con i lampioni che illuminavano in modo soffuso la strada deserta davanti a me. Tutto questo, anche se in modo tenebroso e strano, mi trasmetteva calma e pace. Quella sera nessuno passava di lì, e le poche gocce di pioggia malinconica che cadevano dalle nuvole grigie, completava il tutto, quindi mi abbandonai seduta sul marciapiede a contemplare le punte nere e lucide delle mie convers, aspettando l'arrivo di qualche vecchio e nuovo cliente. Poi però un rumore di passi continui mi fece alzare. Mi guardai intorno, e scorsi un giovane ragazzo che camminava in modo frettoloso, e che ogni tanto si girava in modo repentino per controllare se ci fosse qualcuno dietro di se. Pian piano si avvicinò, e non parve accorgersi di me, tossii, giusto per vedere una sua possibile reazione, come previsto infatti, si girò di scatto, sbiancando alla mia vista, probabilmente capì cosa ci facessi lì di notte. Lo esaminai attentamente, e con quella poca luce vidi solamente i suoi occhi verdi ipnotici, un piercing al sopracciglio che scintillava alla luce e i capelli biondi cenere che erano messi in quello che sembrava un ciuffo lavorato male. Più di questo non riuscii a capire, anche perchè poco tempo dopo iniziò a correre, forse spaventato, scomparendo subito tra il buio di quella strana sera invernale. Probabilmente era semplicemente un ragazzo che si era trovato nel luogo sbagliato, al momento sbagliato. La sera passava, i tipi loschi si avvicinavano a me, ispezionavano l'aria circostante con una rapida occhiata, e mi sborsavano i soldi che servivano per comprare la loro eroina, poi se ne andavano come erano venuti. Tutto questo per estenuanti e lunghissime ore.
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lostinlukeland HAI VISTO CHE NON FA LA PROSTITUTA PFFFFF
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Behind the mask
FanfictionNon saprei dire l'ora, il luogo, lo sguardo o le parole che segnarono l'inizio. Accadde tutto troppo tempo fa. Mi ci trovai nel mezzo prima di sapere come fosse iniziato, fu fondamentale, e l'amai più della mia stessa vita.