"Siete così ridicoli." fu Kian a svegliarci quella mattina. Ed io avrei seriamente voluto avere la forza di alzarmi e di andare a prenderlo a schiaffi.
"Cosa vuoi Kian?" chiese Sam che era steso accanto a me. Stringeva gli occhi ala luce del sole.
"Guardatevi, sembrate tutti felici e contenti... Siete ridicoli." rispose il ragazzo scuotendo la testa.
"Qui siamo tutti felici e contenti. Solo tu sei scontento figlio mio. Se la smettessi di fare il tiranno potremmo anche essere amici." disse Sara.
"Ma fammi il favore di stare zitta ragazzina." la zittì Kian.
Mar si alzò in piedi e con lei anche Flaviola e Cameron.
"Non ti permetto di parlare a mia sorella così Lawley. Passi che parli così con me ma con lei non devi proprio permetterti chiaro? Ti spacco quella faccia da culo che hai." disse Mar.
"Kian vattene, come al solito sai solo distruggere ciò che c'è di bello." disse Sam.
"Non fare l'artista dei miei stivali Sam. Tu e quell'altro mi avete deluso." rispose Kian riferendosi a Jc.
"Andiamo Kian, torniamo nella nostra stanza. Hai bisogno di una doccia, puzzi di fumo da far schifo." Jc prese il braccio di Kian per portarselo via.
"Io non vado da nessuno cazzo di parte fino a quando voi non ve ne andate."
"Ora hai seriamente rotto il cazzo Kian. Sono stata buona e tutto quel cazzo che vuoi ma devi seriamente finirla. Se vogliamo giocare a fare i bambini dell'asilo facciamolo, ora ci siamo noi al Jam e chi dopo arriva male alloggia quindi porta il tuo culo fuori di qui." si intromise Flaviola spingendolo su per le scale.
"Toglimi le tue cazzo di mani da dosso" disse Kian spingendo Flaviola.
"Non l'hai fatto davvero. Tu provaci di nuovo, tu solo provaci. T'ammazzo, io t'ammazzo." rispose la mia amica tirandogli uno schiaffo.
"Giù le mani Lawley. Se vuoi fare a botte, andiamo, facciamolo. Ma toccala di nuovo e ti spacco il culo." intervenne Cameron allontanando Flaviola da Kian.
"Fanculo, andiamo Kian. Andiamo a fare un giro." dissi io alzandomi e trascinandolo fuori dal Jam.
- -
"Perché sei così Kian?" chiesi dopo dieci minuti che camminavamo.
"Così come?" mi rispose mettendosi le mani in tasca.
"Così capriccioso. Vuoi questo posto e che tutti ti temano. Perché?"
"Perché è tutto ciò che mi è rimasto Jordan." mi disse lasciandomi senza parole.
"Non capisco, ti comporti da bambino stupido e capriccioso."
"Sono fatto così." disse allontanandosi.
"Si può sempre cambiare nella vita Kian. Sei meglio di così!" gli gridai.
E ne ero piuttosto sicura.
- -
"Penso che lui sia meglio di così." dissi a Sam. Mi era venuto a prendere dopo la lezione di filosofia e poi eravamo andati al parco, se così si può chiamare.
Ci sedemmo sull'erba e io gli spiegai cosa mi aveva detto Kian.
"A volte mi sembra di non conoscerlo." mi rispose.
"Mi farai mai vedere uno dei tuoi quadri?" chiesi.
"E tu mi farai mai leggere uno dei tuoi pensieri?" mi rispose con un'altra domanda.
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The Jam|| Sam Pottorff
FanfictionSempre divertente il giovedì eh? Siamo ritornati alle vecchie abitudini e non possiamo che esserne contenti. Il Jam ci ha ospitato per anni. Ed ha ospitato per anni anche lo Spillet. Ed anche questo anno è arrivato il momento di scegliere la fortuna...