4. Company

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«Hunter Bryce Rowland!» Urlai con tutta la voce che avevo in gola. Jacob scoppiò a ridere nel modo più ambiguo e Hunter imprecò sottovoce, ma non abbastanza da non farsi sentire.

Mi voltai immediatamente, trovandomi faccia a faccia con il mento di Jacob, forse ero un po' troppo nana. «Che schifo! Levati e lavati!» Urlai ancora a Hunter, mentre riuscivo a sentire sia lui che la sua ragazza, ovvero Lexie, rimettersi i vestiti. Mi buttai una mano sugli occhi e cercai di rimuovere dalla mente quell'immagine.

Jacob con fare scherzoso avvolse le mie spalle con un braccio, facendo nascondere la mia testa nel suo petto, mentre aspettavo che quei due si levassero dalle palle.

«Ti avevo detto di chiudere a chiave..» Disse Lexie, con tono rimproverante. Hunter sbuffò, «Mi sono scordato.. Ora è meglio se andiamo a casa tua vah!» Disse passandomi affianco, lanciandomi occhiate di fuoco.

Ma coglione, pensa se era la zia!
No vabbè, sarebbe stato impossibile perché lei era a Manhattan con lo zio Greg, però sarebbe potuto succedere un'altro giorno.

Ero ancora con la testa nascosta nel petto di Jacob, fino a che fu lui a staccarmi lentamente.
Mi guardò negli occhi cercando di non scoppiare a ridere, «Così traumatizzata?» Chiese con una mano tra i miei capelli. Io feci una faccia disgustata, «Ma non per quello. Mi fa schifo aver l'immagine di mio fratello con il suo barracuda nella gina di Lexie.» Dissi inscenando io che vomito.

Jacob scoppiò a ridere, tenendosi la pancia dalle troppe risate. «Barracuda? Gina? Ma da dove ti vengono in mente?» Chiese tra le risate, cercando di accumulare fiato.

Feci spallucce, sinceramente io parlavo senza pensare, perciò mi venivano così dal nulla.
«Boh.» Dissi io, passandomi una mano sulla pancia.

Mi voltai ignorando la presenza di Jacob e cominciai a riporre nel frigo tutto il cibo che avevamo comprato. Ovviamente tutto questo dopo aver accesso lo stereo e aver messo Pumped up kicks di Jaden Smith.

Amavo quel ragazzo con il 99% di me stessa, ovvio, il restante 1% era dedicato alla pizza.
«Everybody wanna kicks like me!» Cominciai ad ondeggiare i fianchi e le braccia, mentre le note di quella canzone risuonavano in tutta la casa.

Mi ero quasi scordata della presenza di Jacob, finché non afferrò il mio polso, facendomi voltare con una forza disumana e facendomi volteggiare su me stessa.
Stava sorridendo, stava di nuovo sorridendo.

Purtroppo, non potei fare a meno di sorridere anche io, alla vista di Jacob che ballava insieme a me. Era veramente grandioso a ballare hip hop, poi c'ero io che ovviamente, cantavo solamente a squarciagola come un ossessa.

Andai immediatamente ad abbassare il volume, mantenendolo comunque ad un volume abbastanza alto da poterlo sentire.
«Cavolaccio, tu si che sei bravo a ballare! E poi, i tuoi muscoli che si contraggono.. Woah, veramente eccitante!» Dissi, non accorgendomi di aver pronunciato l'ultima frase ad alta voce.

Arrossì immediatamente, «N-no, io intendevo che.. Cioè non vol-» Provai a rimediare al mio errore, ma si liberò in una risata leggera, interrompendomi. Cristo, sentivo emanare calore dalle mie guance, sicuramente un termosifone mi invidiava.

«Grazie, so di essere eccitante..» Disse, facendomi l'occhiolino, risposi con un sorriso soffocato.

Fino ad adesso non mi era sembrato il ragazzo così cattivo e puttaniere di cui tutti parlavano.
Anzi, sembrava quasi un bravo ragazzo.

Saremmo potuti anche diventare amici, magari col tempo buono amici.
Ma mi pentii immediatamente delle mie parole non appena mi accorsi che era al telefono con una ragazza, sussurrandogli che sarebbe arrivato a casa sua entro dieci minuti.

Mi ero pentita perché sapevo già cosa sarebbe andato a fare a casa sua. Non c'ero assolutamente rimasta male, infondo non lo conoscevo neanche bene, mica avrei dovuto fare una scenata.

Rimasi indifferente e andai ad alzare nuovamente il volume, questa volta però con sottofondo la voce melodiosa di Justin Bieber.

Riuscii a sentire i suoi passi dietro di me, e la sua mano picchiettare sulla mia spalla.
Mi voltai tranquillamente verso di lui, e ricevetti un sorrisino imbarazzato. «Ora dovrei proprio andare. Ci si becca in giro dolcezza.»

Sorrisi falsamente a mia volta, «A mai più, coso.» Mi lasciai scivolare queste parole dalla bocca. C'ero rimasta così di merda?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2016 ⏰

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Bitch I'm Jacob.       J.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora