Corsi come una posseduta giù dalle scale, rischiando quasi di rompermi una gamba dalla velocità con cui sorvolai il pavimento.
Strisciai verso il frigorifero e quando lo aprii, trovai poco o niente. Sbuffai.
«Hunter!» Urlai il nome di mio fratello, prima che corse giù dalle scale nella stessa velocità che usai io poco prima.Mi guardò storto e poi parlò. «Perché cazzo hai urlato in quel modo? Pensavo ti stessero stuprando.» Disse con nonchalance. Che idiota, secondo te se mi stuprerebbero non saprei difendermi dopo 7 anni di Karate?
«Non c'è cibo.» Dissi io, mentre un cipiglio prendeva forma sul mio viso. Sbuffò a sua volta, «La zia ci ha detto che se abbiamo bisogno di soldi li troviamo in quel vaso là.» Disse, indicandomi il vaso.
Io e Hunter eravamo figli di due padri diversi, io facevo Sivan di cognome e lui Rowland.
Nostra madre è morta, e i nostri padri sono entrambi in un ospedale psichiatrico. Dopo la morte misteriosa di nostra madre si dice che siano diventati pazzi.Nessuno ha mai scoperto il vero motivo per cui nostra madre sia morta.
Non hanno mai ritrovato il corpo, e ormai le indagini vanno avanti da anni. Prima che lei morisse era incinta di un'altro figlio, ma io e Hunter non abbiamo idea di dove sia e non sappiamo nemmeno se sia nato.Io e Hunter abbiamo un legame speciale, diverso dagli altri. Non i soliti fratelli che si vogliono bene, no, noi due sappiamo che senza l'un l'altro non riusciremmo ad andare avanti.
Ovvio, ci insultiamo a vicenda ma è normale.
È successo che ci avevano allontanati per un mese, giusto per decidere cosa fare con noi die, se affidarci alla zia o metterci un collegio, e non voglio nemmeno ricordare il dolore psicologico che avevo provato.Ovvio, se si tratta di uno, due o tre giorni non succede nulla. Ma un mese lontani, ci distrugge interiormente.
Comunque sia, afferrai distrattamente i soldi da quel male detto vaso e mi girai molto lentamente verso Hunter.Intanto si stava grattando la pancia tipo scimmia, io però mi accozzai a lui lo stesso.
«Mi accompagni al centro commerciale vero?» Chiesi facendo gli occhioni. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato e scoppiò in una risata finta. «Ma sto cazzo. E poi cosa vai a fare al centro?» Chiese con stupidità.«Vado a comprare il cibo, no?!» Dissi io ovvia. «Ma sempre a mangiare stai?» Chiese con quella cazzutissima faccia di cazzo. Eppure ero magra, anzi, avevo un fisichino perfetto.
Gli mostrai la linguaccia e lui sbuffò. «Va bene, ti accompagno, poi però non rompermi i coglioni che devo uscire con la mia tipa.» Disse stile divo.
Abbassa la cresta fratello, che solo perché sei fidanzato e io no non vuol dire che sei più fortunato di me. No ok sei più fortunato ma dettagli.Uscimmo di casa correndo come delle gazzelle e per poco non facevo volare il cellulare dall'altra parte della strada.
Arrivammo quasi subito al centro e andammo verso il reparto del cibo.Mio fratello andò verso quelle merde di caramelle, io invece, andai verso il reparto di verdura. Avevo una voglia matta di carote. (S/A: Louis Tomlinson, sei tu?)
Afferrai le carote e continuai con la mia spesa. Quando ebbi finito, andai a cercare mio fratello che sembrava sparito. Quando mi girai, invece, lo trovai a ridere e scherzare con.. Jacob? Wtf?
Mi voltai di scatto cercando un possibile nascondiglio, ma l'unica opzione era nascondersi dietro al bancone dei dolci.
Così, lentamente, provai a fare la vaga facendo solo un passo dietro al bancone ma quel deficiente di mio fratello mi richiamò, «Maddie! Dove vai?» Urlò, facendo voltare praticamente tutti verso di noi.Mi stampai in faccia un sorriso tirato e mi riavvicinai a loro da quel poco che mi ero allontanata. Non sapevo nemmeno io il motivo per cui non volevo farmi notare da Jacob, forse mi sentivo a disagio, tutto qui.
Incontrai lo sguardo di Jacob che mi osservava compiaciuto. Era passato un mese, o forse di più dall'ultima volta che ci avevano investiti di fango e avrei preferito non vederlo per un po' più di tempo.
«Maddie.» Pronunciò il mio nome, sempre con quella voce da stupro. Cazzarola, il mio nome pronunciato da lui era veramente stupendo.
Ecco stupido subconscio, e poi ti chiedi perché è meglio non vederlo?«Jacob.» Pronunciai a mia volta il suo nome, con quel tono di voce da stupida bambina innamorata. Ma porco schifo Maddie, non fargli capire che ti senti a disagio.
Mio fratello intanto ci osservava confuso, sicuramente si stava chiedendo come facevamo a conoscerci. Hunter era il solito popolare che conosceva tutti e io la povera sorella del popolare che a sua volta accumulava popolarità grazie al fratello.
Potevo essere popolare quanto volevo, però di veri amici ne avevo pochi. Certo, praticamente tutti mi lecchinavano il culo per arrivare a mio fratello, ma sto cazzo, io non davo corda a nessuno.
Jacob non stava più ascoltando Hunter e sembrava perso nei suoi pensieri, osservando le sue scarpe. Fino a che Hunter scattò facendo un salto in aria. «Cavolo, Lexie mi ucciderà se non arrivo entro cinque minuti.» Disse guardando basito l'ora sul suo cellulare.
Merda, ora sarei dovuta andare a casa da sola con tutte quelle borse. «Mad io vado. Tornerò prima della mezzanotte, vai dove ti pare ma ricordati di mettere a registrare Scream Queens!» Mi urlò, ormai dall'altra parte del centro.
Perché doveva sempre urlare e farmi fare figure di merda..?
Sbuffai sonoramente e raccattai tutta la roba andando verso la cassa, con dietro Jacob.
«Ti porto a casa io.» Sentii dire dietro di me, sempre da Jacob. Mi girai e lo fissai per circa dieci secondi, senza dire nulla, e annuire ormai girata. Pagai il tutto e non ebbi nemmeno il tempo di afferrare le borse della spesa che le prese Jacob al posto mio.Meglio così.
Ci avviamo verso la sua auto e salimmo immediatamente. Gli diedi le indicazioni per andare a casa mia e quando arrivammo scese pure lui dall'auto. «Ma che fai?» Chiesi confusa. «Ti porto dentro le buste della spesa.» Disse ovvio. Quel tono non lo usi con me, ciccio.
Entrammo in casa e rimasi sorpresa, o meglio, sconvolta, da quello che stava succedendo in casa mia.
Vedo che la storia ha poche visualizzazioni e pochi voti. Comincerò ad impegnarmi di più su questa storia quando vedrò che vi piacerà sul serio.
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Bitch I'm Jacob. J.S.
Fiksi Penggemar«Ho voglia di baciarti.» Disse, così dal nulla. «Come scusa?» «Mi piacciono le tue labbra.» «Uhm, forte. Anche le tue sono abbastanza.. carine.» «Mi baci anche tu?» «Sei pazzo, davanti a tutti?» «Beh, prima abbiamo fatto di peggio.» «E cioè?» Si fe...