Tutti bagnati

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Questa è la storia di due giovani fanciulle: Charlotte e Claire.
Le due, che io conosco fin troppo bene, non erano certo dotate di un particolare charme anzi, godevano della stessa femminilità che avrebbe potuto avere un muratore abbronzato per metà e sudaticcio. Insomma, ricordavano quasi delle donne volgari e dozzinali ( vasciaiole, per intenderci).
Charlotte, la più grande delle due ( sebbene avesse soltanto 16 anni e qualcosa), era una proprio strana. Basti pensare che la sua capigliatura fosse morbida quanto una nutria il cui pelo era stato allungato ( in questo caso fino alle spalle) con delle setole di scopa sporca di schifo. Inoltre c'è da dire che anche il resto fosse abbastanza diabolico. Gli occhi, erano castani, ma lei li agghindava con strane polveri e liquidi, facendoli sembrare parte di un quadro di Klimt, Kandisky o beh,non saprei, forse facendoli sembrare soltanto vrenzoleschi.
Il naso poi aveva una gobbetta, probabilmente dovuta al peso degli occhiali ( che portava sempre, eccetto, ovviamente, quando si dedicava all'arte del posteggio).
La bocca non aveva niente di particolare, mentre il fisico, non era male. Ma questo era scontato, dato che dedicava la maggior parte del suo tempo a quello che definiva" FIIITNESS". No, non ho aggiunto le " I" perché mi rendono felice, neppure perché mi eccita sentire il nitrito dei cavalli, ma perché lei lo pronunciava, non si sa come o perché, in questo modo. Mah.

Tra l'altro quella lì non aveva neppure un carattere a vista d'occhio, per capire che si trattasse di una persona reale e non di un robot, di un sarchiapone, di uno schiaccianoci,di un vibratore,o di qualsiasi altro oggetto inanimato, ci voleva del tempo (oppure degli addominali tipo Mastro Lindo).
Claire invece aveva una bellezza sicuramente più capita di quella della precedente.
Era armoniosa, aveva il viso piccolo,gli occhi verdi, i capelli lunghi, castani e nutriti più di un bambino a Natale, con una frangetta che la rendeva simile ad una Bratz. Anche lei si agghindava gli occhi, ma in maniera molto meno appariscente e tamarra.

Una cosa strana della fanciulla era il suo modo di vestire, a tratti barbonesco, ed il suo accento, attualmente non riconosciuto.
Il suo carattere invece era tutto. Un giorno in un modo, un altro in un altro! Era abbastanza bipolare, sì, ma glielo perdoniamo, dato che era una bella guagliona e non dava troppo fastidio.
Entrambe poi avevano un portamento pessimo, camminavano come due piccoli gorilla anzi, come dei cantanti neomelodici!
Tornando alla storia beh, tutto è iniziato non troppo tempo fa.
Le ragazze infatti, durante una discussione con il loro migliore amico, Simone Cristicchi, approfittando dell'argomento "vacanze", si erano autoinvitate volgarmente nella sua dimora estiva, situata in una località marittima che, ahimè, non mi è concesso nominare e che quindi chiamerò per convenienza Praga all'Oceano.

Simone quindi, era stato letteralmente costretto ad ospitarle nella sua sontuosa reggia estiva, che ( LO POSSO GIURARE), era ( ed è) somigliante al Castello per eccellenza :La Sonrisa.

Le due arrivarono appena una settimana dopo essersi autoinvitate e, per ben 5 giorni, vissero semplicemente come delle fraccomode e disordinate casalinghe Napoletane pigre. Si svegliavano abbastanza tardi ( mai quanto la madre di Simone, Donatella Versace), facevano colazione non curandosi dell'orario, più consono ad un pranzo, si recavano in spiaggia, si mettevano in ammollo per molto tempo, proprio come si fa con lo Stocco in inverno, e poi, una volta risalite, mangiavano un panuozzo.
Di sera uscivano sempre e si ritiravano anche tardi. Le loro uscite consistevano prevalentemente in passeggiate per Praga All' Oceano, che si ripetevano anche 100 volte, dato che la città non era delle più grandi.
Come ho anticipato, questo accadde per i primi 5 giorni. Il sesto giorno ( e penultimo) però, ci fu un incontro esplosivo ( e gocciolante).
Bisogna però partire dal principio.
Quel giorno, infatti, a Praga All' Oceano si tenne un concerto rock tarocchissimo, organizzato tanto per acchiappare qualche spicciolo. Tutti i passanti, in maniera a mio parere più che intelligente, diffidavano dallo spendere del denaro per accedervi, ma le ragazzine no, dato che, a loro parere, ogni concerto era bello, quello di Tony Tammaro compreso.
Durante il concerto si sedettero ( probabilmente perché il loro inconscio vrenzolesco e finalizzato al posteggio glielo impose) accanto ad una mandria di ragazzi del posto.
Questi sembravano dei metallari cafoni, e alcuni di loro lo erano per davvero.
Gli altri però no.
Tra quelli che lo erano, spiccava Klaus, che portava una bandana simile a quel fruttivendolo della città in cui le ragazze vivevano, proprio come quella che l'uomo utilizzava per racchiudere il sudore.
Klaus aveva i capelli pregni di salsedine, tanto da farli sembrare composti da centinaia di capperi surgelati ( quelli tutti granulosi che trovate al supermercato).
Poi aveva un baffetto improponibile, probabilmente assemblato con colla per ciglia finte e tanti peli pubici.

Aveva un non so che di asiatico Klaus.
Tra i non metallari invece, c' era Marcus, che era lì solo per acchiappare ragazzette come quelle.
Marcus era più bono di Klaus, peccato si comportasse come Johnny Bravo.
Tuttavia aveva tutti i requisiti per comportarsi come lui, occhi grandi e profondi, capelli biondi come la neve pisciata dai San Bernardi, un fisico che sembrava quello di una bambola gonfiabile giapponese High Tech e, soprattutto un cervello tascabile, anzi, infilabile in un paio di boxer.

Ho menzionato questi ragazzi semplicemente perché loro si presentarono, una volta finito il concerto, a Claire e Charlotte.
" Hey Ragazze! Siete di qui?" Iniziò Klaus, proprio come farebbe qualsiasi maniaco per abbordare straniere all'aeroporto.
"No." Rispose Charlotte, più fredda di un Calippo.
"Se volete ci facciamo un giro e vi offriamo una birra..." Continuò Klaus.
A quel punto si aggiunse Marcus, che disse:" Onestissimo!" Non si sa ancora perché, sembrava proprio un extracomunitario ogni volta che apriva bocca.
In ogni caso, dopo aver ricevuto l'invito, le ragazze li squadrarono entrambi per bene.
Scelsero di non rifiutare, perché Marcus era talmente abbronzato da sembrare il miscuglio di Carlo Conti, Clemente Russo e la preside della loro scuola. Una botta d'eros, insomma.

I ragazzi quindi presero per mano le ragazze e le scortarono verso un Liberty mal ridotto.
" Io ho paura dei motorini!" Esclamò Charlotte, che da piccola era quasi stata investita da un centauro di nome Joe Bastianich.
"Anche a me mettono un po' d'anisa..." Affermò Claire, per evitare di far sembrare totalmente matta l'amica.
Klaus e Marcus quindi si lanciarono uno sguardo di disappunto.
Poi Klaus, il meno scemo dei due, disse:" Allora vi faremo assaggiare una birra ancora più artigianale..."
Marcus disse:" Per capirlo, VENITE al lido Stagno, lì c'é un bagnino proprio bono...SONO IO." Mannaggia gli idioti.
Charlotte e Chiara,nonostante i soggetti fossero palesemente poco raccomandabili e nonostante parlassero con più doppi sensi di Ridge Forrester, Bill Spencer ed Enzo Miccio messi insieme, li seguirono in quel lido.
Una volta arrivati, Klaus chiese:" Allora, voi bevete anche la schiuma?"
"Noi ingoiamo tutto." Dissero le ragazze, in coro.
Quindi i maschietti si sbottonarono i pantaloni.
"Aspetta...credo sia meglio bere con un soundtrack!" Esclamò Claire.
"I probs si risolvono!" Marcus credeva di apparire più risoluto parlando come Antonella The Best.
Dopo aver detto ciò, mise a tutto volume "La Campagnola" di Gigione e Claire si rassicurò in un batter d'occhio.
Successivamente i due abbassarono tutto ciò che c'era d'abbassare per mettere in bella mostra il collo delle loro " bottiglie".
Quindi Claire e Charlotte si inginocchiarono per bere quella birra artigianale direttamente dalla botte.
Crearono una sinfonia.
Più le ragazze succhiavano la schiuma, più i ragazzi cantavano, accompagnando le parti strumentali della canzone di Gigione con versi tipici dei contadini ( molto Country) come:" AHHH" e vari suoni.

Una volta finita la canzone,le ragazze, smisero di bere tutta quella birra e Charlotte disse:" Adesso ci volete mettere il tappo?"
Klaus sorrise maliziosamente, Marcus, dopo aver capito cosa intendesse la ragazza ( ci volle un po'), fece lo stesso.
Quindi quello col baffetto pubico si gettò su Claire ed iniziò a sigillarla per bene, dopo averla spogliata.
Johnny Bravo invece chiese a Charlotte di spogliarlo per contemplare al meglio i suoi addominali. Dopo essersi tolto la felpa,la ragazza, sbalordita quanto compiaciuta, esclamò :" FIIIITNESS" e, a quel punto, fu lei a farsi sigillare quasi ermeticamente.
" Stappami!", " Bevimi!", "Gustami!" Quando venivano sembravano esser usciti dallo spot del Crodino.
La notte fu lunga e dissetante. Una volta aver finito tutta la birra, tutti si addormentarono molto vicino all'acqua.
I primi a svegliarsi, la mattina dopo, furono i ragazzi, che contemplarono per un bel pò le ragazze, piene di schiuma di mare.

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