La sveglia rimbomba nella stanza. Come tutte le mattine devo trascinarmi giù dal letto e prepararmi per la scuola. Ieri sera sono stata sveglia fino tardi per studiare per la verifica di matematica. Devo recuperare assolutamente.
Dopo essermi stiracchiata per dieci minuti, mi alzo dal letto e lo sistemo. Non esco di casa senza fare prima il letto, è una cosa che mi aveva insegnato mia madre fin da quando ero piccola. Non ci credo, sono quasi passati due anni dalla morte di mia madre. Senza essermene accorta una lacrima mi scese dal viso.
Scendo le scale per andare in cucina e fare la colazione. Una bella tazza di latte freddo e biscotti. Intanto preparo anche una tazza di tè per papà. Salendo le scale faccio attenzione alla tazza calda. Attraverso tutto il corridoio, svolto a sinistra e busso all'ultima porta del corridoio. Aspetto una risposta dall'interno.
"Avanti." -risponde mio padre. Entro e dico "Ti ho portato una tazza di tè." Non risponde, decido di lasciarlo sulla scrivania. Esco dalla stanza e vado in bagno a lavarmi la faccia e I denti. Vado in camera e apro l'armadio. Ho così tanti vestiti che non so cosa mettermi. Se solo la nostra scuola avesse le uniformi, sarebbe tutto più semplice. Almeno non sprecherei mezz'ora nel scegliere I vestiti di prima mattina.Alla fine ho optato, siccome fa freddo, un paio di jeans stappati qua e là, una maglia maniche corte con sopra un maglione a zip nero brillantinato. Dopo aver sistemato I vestiti guardandomi allo specchio che ho attaccato sull'anta sinistra, mi vado a truccare un pochino. Mi avvicino alla scrivania, posta alla sinistra della finestra. La scrivania ha due cassetti scorrevoli per parte, sempre per parte, un cassetto con la porta che si apre da sinistra verso destra e un lungo scaffale che collega le due parti della scrivania. Apro il primo cassetto scorrevole a sinistra e prendo il contenitore dei trucchi. Mentre cerco il mascara apro la piccola porta del cassetto e prendo lo specchio che ha una cosa speciale per attaccarlo dove si vuole. Mi metto un filo di mascara, giusto abbastanza per sembrare sveglia, un paio di orecchini a diamante e l'orologio. Infine mi lego i lunghi capelli castani in una coda spostando tutti i capelli dietro.
Prendo lo zaino vuoto sotto la scrivania e ci metto I libri per oggi. I due libri di biologia, il libro e il quaderno di matematica, la sacca di ginnastica, l'astuccio e il diario. Sono pronta per un'altra settimana di scuola. Prendo il cellulare che ho lasciato in carica e le chiavi sul comodino. Scendo le scale e mi metto le scarpe 'Australian' che ho sullo scaffale vicino alla porta. "Papà, io vado!" -urlo per farmi sentire dal piano di sopra. Esco e chiudo la porta. Prendo il telefono e gli auricolari e ascolto la musica andando a scuola.
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Jenny - eccomi di nuovo!! Fatto un po di correzzione e riproviamo a coninuare questa storia. Vi piace? Mettete un like e un piccolo commento! xx
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Sono un disastro (editing)
Teen FictionAmber è una ragazza di 17 anni. Da quando si è trasferita a Manchester per il liceo, la sua vita le fa schifo. Tutti I ragazzi le vanno dietro, non riesce a capire perché ragazzi come loro dovrebbero andare dietro ad una ragazza semplice come lei. U...