Capitolo 1

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Present day

                 

« Buongiorno Ronnie ». Salutai un attimo prima di precipitarmi nel mio ufficio. Lavoravo nello studio legale di mio padre da poche settimane e da quando ci avevo messo piede, non avevo mai visto la mia scrivania ordinata senza alcuna scartoffia. " Alle 9:00 in sala riunione ". Tra tutti i documenti il biglietto di mio padre aveva catturato immediatamente la mia attenzione. Poteva significare solo due cose: o aveva abbandonato la compagna numero otto o aveva deciso di compiere un passo in avanti.

« Deve essere una questione molto importante » biascicai sedendomi di fronte. Nonostante si trattasse della sua vita personale, non riusciva ad abbandonare la sua aurea impeccabile che utilizzava sempre nei processi. Allentò la cravatta prima di indirizzare il suo sguardo su di me. Si alzò in piedi, aggirando la scrivania per trovarsi a un palmo dal mio viso. Era nervoso, molto aggiungerei, ciò significava che la questione fosse molto più seria di quanto avessi immaginato.

« Prima di agire, ho bisogno di sapere cosa ne pensi ». Si passò una mano fra i capelli, spettinandoli. Gesto alquanto strano, che non si adattava completamente al suo solito atteggiamento. « Ti ricordi di Maggie? ».

Annuii senza pronunciare una sillaba.

« Voglio chiederle di sposarmi ».

Ero rimasta paralizzata, nonché non fossi contenta per lui, solo che non credevo che avrebbe scelto di sistemarsi con lei. Tra tutte le donne che aveva avuto, tralasciando mia madre, Maggie era la peggiore. Aveva venticinque anni meno di lui, potrebbe essere mia sorella non la mia 'mamma'.

« È incinta? ». Neanche mi resi conto di averlo detto, ma fu l'unica spiegazione logica che riuscii a darmi.

« Assolutamente no. Usiamo tutte le precauzioni possibili. Lei sta ancora studiando, e un bambino in questo momento sarebbe troppo precoce »

« Papà non voglio sapere la tua vita sessuale. Puoi fare quello che vuoi, non devi chiedermi il permesso ». Ero sincera. La vita era sua, per cui non aveva nulla da temere. Sicuramente non sarei stata io ad ostacolare i loro progetti. « Grazie al cielo. È stato meglio di quanto avessi immaginato. Credevo che non l'avresti presa bene ».

Sentendosi molto più tranquillo, andò nuovamente a sedersi dietro la sua scrivania. Riacquistando così il lato professionale che adottava con tutti i suoi dipendenti.

« Voglio solo che tu sia felice. Spero che Maggie sia quella giusta stavolta »

« Lo è, tesoro. Lo è ».

Dopo la stravagante notizia, trascorsi la mia giornata in tranquillità. Tornata a casa, mi accovacciai accanto alla finestra per osservare la pioggia che colpiva violentemente il vetro. Una cioccolata calda risultò proprio l'ideale. Le gocce scendevano una a una, lasciando una scia, dopodiché di loro non restava nessuna traccia. Quelle gocce d'acqua erano come il mio passato. Mi piombava addosso, così da riaprire le ferite che disperatamente cercavo di chiudere, per poi sparire improvvisamente. E mentre una tempesta colpì il cielo di Sidney, un'altra tormentava il mio cuore. L'unica cosa che mi teneva ancora aggrappata al passato era un piccolo quaderno, un diario, che avevo portato con me il giorno in cui decisi di abbandonare tutto per trasferirmi da mio padre. So per certo che la proprietaria non lo reclamerà, ha ottenuto tutto ciò che voleva, ha preso con la forza ciò che mi rendeva felice. Aveva vinto. Per conoscere a fondo una persona, bisogna innanzitutto conoscere il suo passato. È stato proprio lui a rendermi ciò che sono adesso. Doloroso o no, me lo tengo stretto. « Ti guarda incessantemente » sentenziò Ada, notando che Jim non smetteva di osservare ogni mio movimento. Verificai se fosse vero o meno, anche se la cosa non m'interessava minimamente. « Non comportarti come se non ti interessasse ».

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