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Era una bella giornata a Liverpool, una bella mattina di fine marzo, in cui le giornate calde si alternavano alle ultime fredde.
Alla Quarry Bank School tutti gli allievi si erano radunati di fronte al cortile della scuola e mentre aspettavano che la campanella suonasse, si erano divisi in vari gruppetti per chiacchierare un po' fra di loro.
In particolare la nuova arrivata, Fede, se ne stava in disparte ad osservare i suoi nuovi compagni, stringendo i suoi amati libri sul petto.
Ad un certo punto sentì qualcosa sbatterle contro il gomito e buttarla con la faccia a terra.
Cercò di alzarsi sperando magari in un aiuto da parte di qualcuno, ma sentiva solo risate e sghignazzi.
Si voltò per vedere cosa l'aveva colpita: era un giovanotto sulla sua bicicletta, che doveva avere circa la sua età. I capelli erano pettinati come quelli di quel cantante americano, Elvis Presley, col ciuffo all'insù. Ma la cosa che colpì di più Fede furono quegli occhi penetranti che la fissavano, nascondevano un velo di rammarico per quel gesto, ma quella sensazione sparì subito poichè iniziò anche lui a ridere.
<Ma sei matto!!!> gli gridò Fede
<Potevi ammazzarmi!!>
<Scusa bambolina!!> rispose lui fingendosi mortificato
<Ti ho macchiato il vestitino!!>
Vicino a lui c'erano altri due ragazzi, anche loro divertiti per quella situazione
<Guardatela! Che ci fa una poppante nella nostra scuola?> esclamò sogghignando uno dei due.
Improvvisamente venne incontro a Fede un'altra ragazza e le si mise davanti proteggendola:
<Lasciala in pace Lennon!! Prenditela con chi è alla tua altezza!!> il ragazzo, invece di risponderle, rimase per qualche minuto a fissare la ragazzina che aveva quasi investito: il suo aspetto non sembrava quello di una diciassettenne, dimostrava molti anni in meno e, con quegli occhialoni si vedeva da lontano un miglio che era una secchiona, ma rimase subito intenerito dal fatto che, notando il suo guardare, si era messa dietro alla sua nuova protettrice.
<Allora non mi hai sentito!!> la voce di Mary lo fece tornare alla realtà
<Vattene!!!>
Il ragazzo sputò per terra in segno di disprezzo, montò sulla sua bicicletta e se ne andò seguito dai suoi amici.
<Lascialo perdere è un idiota!> commentò la ragazza.
Aveva i capelli castano scuro, lunghi fino alla nuca, gli occhi color verde scuro, molto belli, ed indossava un jeans nero aderente che mostrava le sue belle gambe ed una felpa, larga sulle spalle.
<Oh a proposito! Io sono Mary> disse la ragazza porgendole la mano sorridendo
amichevolmente
<Fede piacere!!>
<Fede eh! Non ti ho mai visto>
<Sono nuova infatti! Chi era quel ragazzo con la bici?>
Improvvisamente la faccia di Mary si riempì d'odio
<Quello è John Lennon! Sta in classe con me! È un vero stronzo! Stagli alla larga!>
"Non c'era neanche bisogno di dirlo" pensò Fede. Sentì il suono della campanella: era arrivato il momento di conoscere i suoi nuovi compagni; sperò che tra questi non ci fosse anche John Lennon.
Lei odiava i Teddy Boy come quello lì, che se ne andavano in giro a fare i fighetti con le chitarre e con le moto e che si divertivano con dieci ragazze al giorno. Eppure c'era un qualcosa in quel ragazzo che l'attirava; quegli occhi, non ne aveva mai visti di così belli. Ma cancellò subito quel pensiero ripugnante dalla mente.

Johnny B GoodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora