Capitolo 16

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Sto andando da mia madre e sinceramente mi ha un po' preoccupato con quella telefonata.

Hav ed El sono rimaste a casa con Vic.

Arrivo davanti alla porta di casa e suono.

Mi apre mia madre tutta sorridente.

"Sam vai in cucina, io e tuo padre ti dobbiamo parlare di una cosa"

"Okay mamma ma è una cosa brutta?"

"No amore ma vai in cucina"

Annuisco e vado in cucina.

Mi siedo e non mi rendo nemmeno conto che siamo in 4 e non in 3 come mi immaginavo.

"Prima che tu domandi, lei è ciò di cui ti dabbiamo parlare" dice mio padre indicando una ragazza poco più grande di me.

Mia madre prende fiato.

"Allora, devi sapere che prima di rimanere incinta di te io ho avuto un'altra gravidanza e ti avevo detto che avevo perso i due gemelli che aspettavo, giusto?" Io annuisco " ebbene, lei è una gemella, sì, ho perso suo fratello all'inizio del 4° mese ma lei è rimasta lì. Io la volevo tenere ma i miei no perché dicevano che ero troppo giovane, dati i miei 18 anni, allora per non uccidere una creatura innocente abbiamo deciso di farla nascere e di darla a degli assistenti sociali che si sono presi cura di lei. Hanno provato a farla adottare e alla fine è riuscita a prenderla una madre single fino a quando 5 mesi fa non è morta in un incidente stradale. Elisa ha fatto delle ricerche su di noi e alla fine ci ha trovato, ti presento tua sorella Elisa." Dice mia mamma con le lacrime agli occhi.

"Tuo fratello non l'ha accettato e appena glielo abbiamo detto ci ha mandato a fanculo ed è andato in camera sua." Continua mio padre "ti prego almeno tu puoi accettare questa sorella?"

Non dico niente e corro ad abbracciare mia sorella.

Lei si alza in piedi e ricambia l'abbraccio.

"Io lo sapevo, lo sapevo" ripeto al suo orecchio.

Appena ci stacchiamo comincio a spiegare.

"Allora circa 4 mesi fa mi chiese l'amicizia su facebook una certa Elisa con due cognomi di cui uno uguale al mio. Io pensai che fosse una lontana parente magari una bis-cugina o roba del genere e quindi gliela diedi. (L'amicizia prima che qualcuno faccia doppi sensi😂😂) Cominciai a sospettare qualcosa ma non dissi niente a nessuno. Oggi i miei dubbi sono stati risolti." Finisco il mio 'discorso'.

Elisa sorride.

"Sappi che ti darò presto un sopra..." provo a dire finché non sento qualcosa scendere dal mio basso ventre.

"Merda, mamma mi si sono rotte le acque" dico prima di alzarmi in piedi.

"Oddio, andiamo in ospedale." Dice mia mamma.

No guarda quasi quasi vado a correre... ma dove vuoi andare se non in ospedale!

Mi caricano in macchina.

Nel frattempo chiamo Vic.

"Pronto Sam"

"Vic mi si sono rotte le acque e stiamo andando con i miei e mia sorella all'ospedale, raggiungici con le bambine"

"Sam ma che cazzo dici, tu non hai una sorella"

"Vic storia lunga che ti verrà raccontata poi, sì ho una sorella. Ciao dico e riattacco.

Mando un messaggio a Gemma.

S: Gemma mi si sono rotte le acque, raggiungici in ospedale.

Scrivo e lo invio.

Il tragitto dura 15 minuti e nel frattempo Elisa mi fa un po' di domande per sdrammatizzare.

"Ma è il mio primo nipotino o ne ho altri? Sempre che sia un maschio"

"Sì Elisa, è una maschio che chiamerò Alexander e comunque no, io ho altre due figlie gemelle: Havery ed Eleonor." Rispondo.

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Dopo 12 ore di travaglio e di dolori sono sempre qui, Alex non esce.

Non ne posso più.

Dicono che se entro qualche ora non esce mi devono fare il cesareo.

Non sono stata fortunata come con le gemelle che dopo appena 2 ore sono uscite.

Le vedo entrare.

"Mama!"

Io sorrido perché è il massimo che posso fare.

"Ma è bero che anche quaddo nacce Ales te ci buoi sempe bene?" Chiede El.

"Certo amore" rispondo "perché chi ti ha detto che non vi voglio più bene?"

"Hab dice cossi" risponde.

"No amori miei io vi vorrò bene per sempre" rispondo. "Adesso andate dalla zia Vic."

Loro annuiscono ed escono dalla stanza.

Mi sento qualcosa in mezzo alle gambe.

"Dottore!" Urlo. "Sta uscendo"

Lui arriva.

"Sì,c'è la testa, spinga" dice.

Io spingo, poi spingo e ancora spingo.

Ancora un'altra volta e finalmente esce piangendo.

Lo portano in un'altra stanza.

Dopo poco ritorna un'ostetrica con il mio piccolo Alex.

Lo guardo mentre dorme nella piccola cullina di plastica.

È così tenero.

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