Prologue

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Sono circondato da fredda neve bianca,non riesco a sentire alcun rumore. Finchè un suono acuto non frantuma in mille pezzi il silenzio. Una voce,la voce di una bambina che implora aiuto.
Mi guardo intorno,ma non riesco a capire da dove provenga.
Mi volto in tutte le direzioni e,finalmente la vedo,ha il vestito incastrato in un vecchio tronco di legno che fuoriesce dal manto bianco che ricopre il suolo. Per un attimo chiudo gli occhi e ,quando li riapro sono davanti a lei.
«Jace devi aiutarmi.» dice con la sua vocina stridula.
«Come fai a sapere il mio nome? E cos è questo posto?» Si guarda attorno e poi si sofferma dinuovo su di me.
«Siamo nel passato Jace,ma dobbiamo far presto,sta arrivando per me,lo sento.» A queste sue parole inizio a preoccuparmi.
Come posso essere nel passato? Riporto il mio sguardo su di lei,riesco a distinguare un nome sulla piccola etichetta "Lindsay".
All'improvviso un auto sbuca dalla foresta,corre veloce verso di noi. Chiudo gli occhi e quando li spalanco dinuovo,un uomo vestito completamente di nero e il volto coperto, tiene Lindsay per il braccio,nell altra mano impugna un coltello. Il panico mi sovrasta.
«Torna al presente Jace,presto!» l'uomo accoltella Lindsay e io mi dissolvo nell'aria.
Apro gli occhi e sono ancora qui,nello studio del Dr.Howard,con lo sguardo verso la città che si intravede dalla finestra,Black Wall è il quartiere più desolato che possa esserci in Inghilterra.
« Jace,Jace! Hai intenzione di rispondermi?» Ebbene si,miei genitori hanno deciso di farmi fare terapia con uno psicologo per colpa delle mie "visioni",forse pensano che sia pazzo,forse lo sono,non saprei. Ma so che quello che vedo è vero.
«Dr.Howard le sto dicendo che ho visto una bambina venire accoltellata davanti ai miei occhi!Subito dopo io sono sparito.» il dottore prende appunti su un taccuino e torna a guardarmi.
«Conosci il nome della bambina?» Annuisco «Si chiamava Lindsay.» Howard sbarra gli occhi. « Stai parlando dell'omicidio di Lindsay Stweart ,bambina di sei anni,accoltellata da un uomo di cui ancora non si sa nulla?» Come fa a saperlo? Sono seduto sulla sedia difronte la sua,la scrivania ci separa,ma le mie gambe lunghe e magre riescono comunque a raggiungere i piedi della sua poltrona.
« Quindi lei lo sa?» Domando
«Jace,tutta Black Wall lo sa,è morta pochi mesi fa,la notizia è arrivata ovunque,a questo punto devo farti questa domanda.» si toglie gli occhiali e porta il suo sguardo nei miei occhi verdi.
« Tu,Jace Lowe, sicuro di non essere coinvolto in qualche modo con l'omicidio di Lindsay Stweart?» Mi sento avvilire,passo una mano nel mio ciuffo biondo,ma subito dopo capelli mi ricadono sul viso.Sono confuso e,per di più qui si sta sfiorando il ridicolo.
«Crede davvero che io sia un assassino?» scuote il capo.
«No Jace,credo solo che tu abbia bisogno di aiuto per capire nella tua testa cosa succede.» Sbatto il pugno sulla scrivania in legno e,scatto all'impiedi.
«Io ho solo bisogno che qualcuno mi creda cazzo!» Mi alzo dalla sedia ed esco dalla stanza,sbattendo la porta alle mie spalle.

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