She's a modern lover

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Il piccchiettare delle goccie di pioggia sul vetro della mia finestra mi costringono ad aprire gli occhi prima che la mia fastidiosa sveglia suoni.
L'inverno è alle porte e il freddo comincia a farsi sentire.
Mi rigiro nelle lenzuola ,cercando di prendere sonno,ma ormai è inutile.
Mi scopro dalla coperta e vado verso il bagno per una doccia.
Apro il getto e lascio che l'acqua mi scrosci sul corpo portando con se ogni traccia di stanchezza .
Una volta finito ,esco dalla cabina e affero un'asciugamano da legarmi in vita.  Il lungo ciuffo biondo mi gocciola sul viso. Esco dal bagno e mi preparo per uscire. Appena finisco di vestirmi mi dirigo al piano di sotto,dove i miei genitori mi staranno aspettando ,pronti a tartassarmi di domande.
Scendo gli ultimi scalini ed eccoli lì seduti al tavolo ,mia madre sorseggia il suo caffè mentre papà legge il giornale .
« Oh,buongiorno.» dice mio padre con tono pacato.
« Jace, caffè?» domanda mia madre .
« Si grazie,mamma.». Fin ora tutto bene.
« Allora Jace,hai avuto la visione di un buon voto stanotte?» ecco che mio padre parte all'attacco,ma non gli darò la soddisfazione che vuole.
« p.s» dico senza alzare lo sguardo dalla tazza di caffè fumante che mi ha versato mia madre poco fa.
Papà solleva lo sguardo dal giornale.
« e questo che vorrebbe dire ? »  sollevo l'angolo destro della bocca in un ghigno.
« Poco simpatico .» mi limito a dire,facendolo uscire fuori di se.
« Invece di concentrarti su queste sciocchezze perché non di applichi sui tuo voti pessimi? » Sbotta facendo sbattere il giornale sul tavolo,ma io continuo a rimanere calmo.
« Causa?» chiedo .
« La causa ? Tu mi chiedi perché dovresti cominciare a prendere seriamente qualcosa e distoglierti dal tuo mondo di fantasia?» Stringo con  la tazza con così tanta forza che le nocche diventano bianche, mentre cerco di rimanere calmo .
« Caro,non credi che sarebbe ora di smetterla? » interviene mia madre.
« Io vado .» dico alzandomi. Affero al volo telefono e cartella mentre mi dirigo verso la porta .

Sono seduto alla fermata dell'autobus,quando vedo arrivare davanti a me il grande veicolo giallo. Le porte si spalancano ed io salgo velocemente.
Mi siedo sul sediolino infondo. Infilo le cuffiette, e lascio che parta  "Arabella" degli Arctic Monkeys ,la canzone che in questi giorni mi ha invaso il cervello più delle mie visoni,la adoro.

Dopo dieci minuti il bus si ferma davanti il grande edificio chiamato scuola . Salgo velocemente i tre piani fino ad arrivare all'aula 312. Mi siedo infondo alla classe, e aspetto che la tortura cominci. La nuova professoressa di spagnolo entra in classe . Capelli neri carnagione bianca  cadaverica,comincio a chiedermi se respiri o se sia un vampiro.
Essendo nuova ,la mia classe ci comportiamo come vogliamo,non lasciandole la possibilità di spiegare,tra chi ascolta canzoni spagnole ballando, prendendola in giro e ,chi semplicemente chiacchiera,io sono qui ad osservare tutto ciò che ho intorno. La situazione di caos viene interrotta dalla campanella che segna la fine dell'ora.

L'intervallo comincia ed io vado al bar.
Vado verso un tavolino dove mi sta aspettando il mio migliore amico Evan GreenWood.
« Come va, Jace?»
« Bha,non lo so Ev. Ho una confusione ed un grosso mal di testa,sinceramente vorrei solo dormire .»
Mi da un pungnetto amichevole sulla spalla e poi sposta lo sguardo dietro di me.
« guarda chi sta venendo qui? » Fay Walker ,ha una cotta per me da sempre,ma il mio essere incasinato e potenzialmente un bastardo ,non mi hanno mai fatto avvicinare a lei .
Il fisico formoso si muove verso il tavolo di fianco al mio . I lunghi capelli neri le ricadono sulla schiena e,un sorriso luminoso completa perfettamente tutto il pacchetto .
Evan si alza e mi passa di fianco .
« bhe Jace,io vado. Ci si vede .»
Il mio migliore amico va via lasciandomi solo con l'unica persona con cui non vorrei conversare in questo momento . Mi manda occhiattine di tanto in tanto finchè non mi rivolge la parola.
« Come stai ? » chiede con voce piccola.
« ho avuto tempi migliori» dico senza neanche guardarla . Il silenzio cala tra noi e la situazione si è fatta alquanto imbarazzante.
Faccio per alzarmi ma la sua mani mi sfiora l'avmbraccio,facendomi voltare di colpo .
« Perché non resti? Insomma potremmo parlare. » dice. Ma il mio mal umore mi porta a risponderle nel modo peggiore.
« Senti Walker,non so più come dirti che devi lasciarmi in pace!» esclamo.
« Cerco solo di aiutarti! Perché continuo a perdere il mio tempo con te !» Mi volto dinuovo verso di lei .
«Non ti ho mai chiesto di farlo cazzo! Ho già abbastanza problemi !» Si alza di scatto facendo allontanare la sedia da tavolo .
« Accidenti a me e ai sentimenti che provo per te Jace Lowe! Vuoi capirlo che se non ti lasci aiutare da me,le cose non si sistemeranno ?» Il suo far da so tutto io mi irrita ancor di più facendomi arrivare al limite della pazienza .
« Non so cosa farmene dei tuoi sentimenti , e non parlare come se sapessi cosa sto passando,perché ne tu se nessun'altro lo sa !»
Dopo averle urlato tutto contro esco dalla stanza e ritorno in classe.

Sono le due e mezza quando arrivo a casa. Mio padre guarda la TV e mia madre legge un libro ,entrambi sono comodamente seduti sul divano.
« Vado di sopra.» Dico andando diretto verso la mia camera. Passo per il corridoio e le porte delle stanze dei miei fratelli sono entrambe chiuse,probabilmente non saranno ancora tornati da scuola.

Entrò in camera e mi richiudo la porta alle spalle.
Mentre sono steso sul letto a strimpellare qualcosa alla chitarra i miei occhi si chiudono e ,vengo avvolto dinuovo dal gelo .

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19, 2016 ⏰

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