Un amore come gli altri?

3

Sentii di nuovo il suo inebriante profumo, mi crogiolai nel calore dolce di quelle braccia, ma dopo pochi secondi mi staccai, mi girai, lo guardai nel profondo di quegli occhi da cucciolo che non capiva perché l'avessero abbandonato...... e lui con un sorriso sulle labbra mi sì avvicinò, appoggiò il suo naso al mio....
-No!- urlai,tirandogli uno spintone, -Ma che cazzo fai? Non ci conosciamo nemmeno!-
Fece silenzio, poi mi si avvicinò lentamente e mi prese il viso con una mano...- Ti faccio così paura?- Quegli occhi verdi mi stanno scavando dentro, i nostri respiri si mischiano e formano una nebbiolina calda per il freddo, vorrei baciarlo, anche se non lo conosco.
Mi si avvicinò ancora di più, mi sfiorò le labbra, così gli risposi cercando le sue avidamente; desideravo, bramavo, in maniera smaniosa, egoista, ma cosa volevo? Le sue labbra e il bacio o lui? Non so se mi sarebbe bastato il semplice contatto delle nostre bocche.
Iniziò a baciarmi, mi strinse a lui prendendomi dai fianchi; poi le nostre lingue cominciarono a toccarsi, prima timidamente, poi confluirono in una danza.
Le sue mani mi toccavano la schiena, creando una sinfonia di carezze dolci ed eccitanti allo stesso tempo. Menomale che in quella spiaggia non c'era nessuno, altrimenti mi avrebbero classificato a vita come una troietta ancora vergine a 17 anni.
Scostò le sue avide labbra dalle mie e le poggiò sul mio collo, scatenandomi un brivido lungo la colonna vertebrale e le braccia, che mi fece tirare indietro la testa. Sembrava aver notato la mia pelle d'oca e continuando a baciarmi il collo, affamato, con una voce roca ed un po' soffocata, mi disse:- Stavo tornando alla mia macchina, poi ti ho incontrata... mi avevi colpito da quando ti avevo vista tutta sola in fondo alla spiaggia, avevo lasciato apposta il foglio.- Mi guardò di nuovo velocemente negli occhi per poi ribaciarmi ed affannosamente sussurrarmi:- Conosco un posto, vieni con me...-