3.L'ora di Scourge

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Stavo percorrendo la strada di ritorno per casa, per poi fermarmi in un bar e comprare una bottiglietta d'acqua prima di entrare nella metrò che mi avrebbe portato a destinazione.

Dopo essere uscito dal bar, iniziai a bere estremamente assetato, ma non mi ero reso conto che poco lontano da me vi erano alcuni miei ex compagni di classe.

Mephiles e Ray.

Il primo, un riccio identico a Shadow se non per le striature verdi al posto di quelle rosse, con gli occhi anch'essi verdi.

Il secondo, uno scoiattolo color ocra ed occhi nocciola.

Mephiles:-Ma guarda un po' chi si vede in giro... Uno della sezione "the End"-

Le ultime parole erano state scandite, con fare velenoso con una base di superiorità, mescolata con la cattiveria.

Ray:-Allora Miles, come ci si sente tra i perdenti?-

Chiese strappandomi dalla mano la mia bottiglia, mentre io lo guardai con paura.

Mephiles:-Ah! E secondo te ci risponderà mai? È solo una femminuccia.-

Continuò lui iniziandomi a spingere con le sue braccia.

Ray:-Preferirei morire che entrare in quella classe di perdenti.-

Continuò lui iniziando a ridere con Mephiles, ma poi, vicino alle loro teste passò una bottiglia di vetro che andò a frantumarsi quando incontrò il muro che vi era dietro ai due.

Mi voltai terrorizzato e vidi Scourge con un sorriso beffardo in volto.

Scourge:-Se preferite morire che stare con noi... Vi acconto subito.-

Affermò lui mostrando la bottiglia oramai rotta.

I due lo fulminarono con uno sguardo pieno d'odio, per poi andarsene via, borbottando qualcosa tra loro.

Scourge:-Queste merdine non hanno nemmeno idea di cosa sia capace... Ad ogni modo...-

Si voltò verso di me sorridendo in quello strano modo che solo lui sapeva fare.

Scourge:-Ti cercavo Tails... Ho saputo che hai un quaderno con tutti i punti deboli del polpo...-

Affermò mentre si dirigeva verso la metrò; lo seguii raggiungendolo a passo veloce.

Scourge:-Senti Tails... Il nostro caro professore, si offende se gli date del polpo?-

Mi chiese lui facendo scivolare il pass sullo scanner che aprì le porte per accedere alla metropolitana.

Tails:-Beh... No... Insomma, lui stesso si identifica come un polpo; quando facciamo bene i compiti, lui di solito ci mette un piccolo polipo sorridente disegnato da lui che dice "ottimo lavoro" o "continua così"-

Ammisi io ridacchiando e mostrando gli ultimi compiti corretti da Korosensei che avevano raffigurati questi teneri polpi sopra.

Scourge:-Uhm...-
Prese il foglio per poi abbozzare un sorriso a trentadue denti: di sicuro aveva un piano.

La mattina seguente, aspettammo tutti in silenzio Korosensei che non tardò ad arrivare assieme ai suoi rumori viscidi.

Appena aprí la porta, ci salutò come al solito, ma noi non parlammo.

Lui per un momento ci guardò, per poi guardare la cattedra e vedere un polpo rosso sopra essa, con un coltello che gli oltrepassava la fronte.

Sonic The Hedegehog "Assasination classroom"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora