Desidero solo fare un passo indietro, un semplice, piccolo, passo indietro, che mi riporti alla consueta, dolce e tranquilla della mia infanzia, quando le cose erano tranquille ed eravamo una famiglia normale.
Quando andavamo in vacanza insieme. Quando eravamo noi.
Non sono qui per annoiarvi su aneddoti già sentiti milioni di volte su pagine di libri famosi di cui magari non ricordate nemmeno il nome.
Voglio semplicemente raccontarvi un pezzetto della mia vita.
Perché proprio ora? Forse perché a distanza di 13 anni da quando erano iniziati i fatti ora mi sento pronta, mi sento un po' più grande e capace di gestire maggiormente le mie emozioni e sentimenti.
Fino ai 6 anni la mia infanzia era stata tranquilla come dovrebbe essere quella di una normale bambina di quell' età
Ero la più alta fra tutte, capelli scuri occhi azzurri mi piaceva stare con i miei coetanei.
All epoca prendevo ancora il cortisone per l'asma... eh già, ero allergica alla forfora del pelo del gatto.
Alla fine del 2001 i miei genitori avevano ancora la birreria in un piccolo paesino del mantovano chiamato goito. È proprio lì che voglio iniziare a raccontarvi di me.
I miei genitori avevano messo un annuncio in Internet che cercavano una cameriera, all annuncio aveva risposto una ragazza del nord-est Europa, veniva da un piccolo paesello della Bielorussia chiamato Hrodna ( traslitterato in Grodno)
Lei alta più o meno 1.60 bionda, occhi azzurri, accento del suo paese, fatta con lo stampino. Si chiama Natasha (natalia in italiano) .
Era rimasta con noi nel periodo estivo per lavorare dopo di che doveva tornare nel suo paese, ma lei non voleva, raccontava di una famiglia che non la voleva perché aveva lasciato sua figlia ai genitori per cercare fortuna in Italia, un matrimonio finito da poco che non le aveva lasciato dentro nulla di positivo, allora i miei decisero di assumerla come babysitter per me... nel frattempo mio papà le aveva fatto conoscere questo amico di cui lei si era innamorata.
