Mi stava rincorrendo, non so perfettamente cosa fosse. Una figura nera si avvicinava sempre di più a me. Urlai, urlai forte fino a quando non mi svegliai....
Aprii di colpo gli occhi e qualche gocciolina di sudore mi attraversò il viso. <<Tutto okay?>> Disse mio padre facendo irruzione nella mia stanza. <<Tutto okay, solo un brutto sogno>> Dissi per rassicurarlo. Cercai di calmarmi e di riprendere a respirare normalmente. Ennesimo incubo, ennesima notte che passerò in bianco. Delle lacrime mi rigarono il viso. Ogni sera mi ritrovo in questa situazione poi da quando io e LEI ci siamo distaccate gli incubi sono aumentati. Verso le cinque mi addormentai. Il giorno dopo mi sveglia verso le 14, mi stiracchiai e andai in cucina a prepararmi da mangiare. I miei genitori sarebbero stati tutto il giorno fuori, mia sorella piccola stava a casa di una sua amica e mio fratello e mia sorella più grandi, non ne ho idea.Passai mezzo pomeriggio ascoltando musica e preparandomi per la festa di fine anno organizzata da Giulia, una mia compagna di classe. Dopo essermi fatta una bella doccia, finii di prepararmi. Mi misi una mini gonna nera, camicia senza maniche bianca, un papillion e tacchi, mi feci una coda alta e mi spruzzai un po' di lacca per tenerli belli fermi. Come sempre, mi truccai poco e verso le sette, Federica e sua madre mi vennero a prendere. Per tutto il viaggio torturai il mio bracciale per l'ansia. Non mi piacciono le feste con tante persone, oltretutto la metà della gente è da me sconosciuta.
Federica poggiò la sua mano sulla mia coscia e mi sorrise rassicurandomi. Lei è una delle persone più importanti, c'è sempre anche quando non voglio nessuno accanto a me. Ci conosciamo da quattro anni e abbiamo condiviso tante situazioni belle e brutte che siano, intanto nella radio passò una delle mie canzoni preferite. E' inglese, non so le parole, ma per un momento riesce ad opprimere i miei pensieri, tutto è possibile quando l'ascolto anche una vita senza incubi sembra possibile. Presa dai miei pensieri non mi accorsi che eravamo già arrivate, dopo aver salutato la mamma di Fede, entrammo dentro il gran giardino e rimasi incantata dalla sua bellezza. Ci raggiunse Giulia <<Ragazze! Sono contenta che siete venute. Seguitemi che passeremo la serata dove c'è la piscina>> Wow. Anche una piscina ha! Praticamente la mia casa è più piccola del suo giardino. Arrivammo dove c'era la piscina e rimasi sorpresa dalla miriade di persone presenti. Professori, alunni, figli dei professori..Lei.
<<Okay. Me ne vado>>
<<Tu resti>> Mi bloccò Clara stringendomi con la mano il polso.
<<Mi tocca vederla già tutti i giorni>> Mi lamentai.
<<Okay. Ma non puoi evitarla per sempre>> Feci un lungo respiro e i miei occhi si inumidirono, cercai di trattenere le lacrime. Non volevo vederla perché sentirci cosi distanti mi distruggeva. Ad un certo punto vidi da lontano una ragazza che conoscevo bene, molto bene.
<<Clara guarda>> Si girò e quasi cascò. C'era Sara e la prof vicino al tavolo del buffet. Mi girai e vidi Clara a bocca aperta e rimase senza parole.
<<Oddio. Sto bene?>> Si sistemò i capelli e scoppiai a ridere. Era cosi buffa e il suo modo di comportarsi con la sua grande cotta mi faceva sorridere. Osservai Sara e dovetti ammettere che era veramente vestita bene. Un tubino nero che le risaltava le curve, i suoi capelli lunghi e i suoi occhi verdi.
<<Vai da loro>>Dissi sorridendogli.
<<Non puoi restare tutta la serata sola>>
<<Ma se ci sta mezza classe e Federica che ho perso di vista, ma tranquilla vai da loro>>
<<Sicura?>>
<<VAI>> Scoppiò a ridere e andò da loro, intanto andai a prendermi un drink e mi sedetti su un divanetto e cercai con lo sguardo LEI, stava dall'altra parte della piscina scherzando e ridendo con le sue amiche neanche degnandomi di uno sguardo.
<<dio, vi state mangiando con gli occhi>> Mi girai non riconoscendo il suono di quella voce e infatti a parlare fu una ragazza mai vista. Capelli lunghi biondi e due occhi stramaledetti belli verdi ma la cosa buffa fu che indossava una tuta e mi fece sorridere.
<<Stai sorridendo. Forse ho una possibilità>> Mi fece l'occhiolino e se andò. Mi morsi il labbro e osservai divertita quella buffa ragazza mentre si dimenava a ritmo di una canzone rock. Forse questa non sarà una serata di merda.
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She.
RomanceAcqua e fuoco, grigio e nero, rosso e blu. Due persone così diverse. Litigavano, a volte una ignorava l'altra, parole taglienti, parole dolci. Erano così incasinate. Ma Mars non poteva stare senza la roscia e la roscia non poteva stare senza Mars. V...