Un piccolo filtro di luce entrava nella mia stanza. Aprii gli occhi e mi guardai intorno e mi accorsi che quella dove mi trovavo, non era la mia stanza. Scesi dal letto molto lentamente, trascinandomi dove sentivo l'odore del caffè.
<<Buongiorno>> Disse la bionda dolcemente. Nel mentre canticchiava una canzone spagnola che ormai si sente sempre in radio, era concencentrata a preparare la colazione formata da latte, caffè e pancake.
<<Spero che ti piacciano i pancake perché ho fatto solo questo>> Disse parlando così velocemente che a malapena ero riuscita a capire ogni singola parola.
<<Sto a dieta, tranquilla. Ma dove mi trovo?>> Domandai sentendomi in imbarazzo e spaesata.
<<A casa di Leonardo. Ieri tu e Federica eravate un po' fuori e non era una buona idea portarvi a casa in queste condizioni>> Spiegò in modo tranquillo sistemando i pancake pronti nei sei piatti davanti a me.
<<Oddio, i miei genitori? >> Domandai pensando ai miei genitori e al fatto che adesso sicuramente mi sarei trovata anche il wwf sotto casa.
<<Tranquilla. Abbiamo pensato a tutto io e Leo>> Disse soddisfatta scoppiando a ridere poco dopo.
Il mio sguardò si posò su i sei piatti e <<Sei? Ma siamo solo quattro?>> Dissi.
<<Ragazza, quante domande.>> Disse sbuffando ma sorrise subito dopo facendomi capire che stesse scherzando.
<<Tre sono per me, Leonardo e Federica, altri tre per Liam, Eric e la tua amica roscia..come si chiama..>> Sgranai gli occhi e il caffè che stavo bevendo mi andò di traverso e quasi mi strozzai. Anche lei era in quella casa? E perché non mi ricordavo nula della scorsa notte? Mille domande mi frullarono in testa ma vennero interrote da delle risate provenienti dalle scale. Entrarono nella piccola cucina un ragazzo con i capelli scompigliati e i suoi occhi azzurri assonnati e, accanto a lui, c'era lei che rideva per qualcosa che aveva detto il biondo.
<<Buongiorno>> Disse il ragazzo sedendosi su una dei sgabelli. La ragazza bionda..Guenda (?) Si avvicinò al ragazzo biondo e scompigliò i suoi capelli e sorridendogli in modo dolce.
<<Mars, lui è Liam, mio fratello>>
<<Piacere>> Disse lui porgendomi la sua mano grande e mostrando uno dei suoi sorrisi migliori. Dal suo aspettavo, sembrava uno di quei ragazzi che hanno tutto nella vita e che non hanno lottato per ottenere nulla perché sono figli di gente importante. Ma chi sono io per giudicare?
Sentivo lo sguardo della roscia bruciarmi addosso ma facevo finta di niente anche se morivo dalla voglia di incontrare i suoi occhi miele. Dovevo andarmene subito da lì, dovevo tornare a casa e restare un po' da sola.
STAI LEGGENDO
She.
RomanceAcqua e fuoco, grigio e nero, rosso e blu. Due persone così diverse. Litigavano, a volte una ignorava l'altra, parole taglienti, parole dolci. Erano così incasinate. Ma Mars non poteva stare senza la roscia e la roscia non poteva stare senza Mars. V...