my name is the key sequel-3

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Il pranzo fu letteralmente fantastico, non avevo mai visto tanto cibo tutto insieme in vita mia. Dopo la nostra chiacchierata in bagno vidi Ross soprappensiero chissà cosa gli frulla in quella testolina bionda!
Io mangiai il più possibile per accontentare Delly che continuava a spronarmi nel finire il mio salmone, peccato che il pesce non mi vada molto a genio, per Delly tutto!
Dopo il dolce mi sentivo un uovo che stava per scoppiare e il piccolo rigonfiamento sullo stomaco ne era la prova, quando provai a nasconderlo feci l'errore più grande del mondo, perché stavo per vomitare addosso alla sposa.
Gli invitati anche se avevano finito di mangiare tutte le portate continuavano a parlare e a fare complimenti alla coppia appena sposata, io mi annoiavo, stavo appoggiata sul tavolo con il braccio e fissavo tutti senza sentire niente, pensavo che mi sarei addormentata di li a poco se Ross non mi avesse chiesto di andare a girovagare per il cortile immenso del risorante, accettai senza indugi.
Mentre camminavo sulla terra con i tacchi iniziò a venirmi male ai piedi "stavo pensando di andare...." cercavo di ascoltare Ross e i suoi viaggi mentali stupendi ma le vesciche ai piedi me lo impedivano e continuavo a guardare in basso per non inciampare invece del suo bellissimo viso, quando sentii silenzio capii che aveva smesso di parlare e mi stava fissando. "Non mi stai ascoltando vero?" Chiese
"No, in effetti no" risposi imbarazzata
"Che hai?"
"Niente"
Mi guardò male
"Ok, ho un male atroce ai piedi!!" Iniziai a urlare per rendere le cose più drammatiche di ciò che erano in realtà
Lui iniziò a ridere, la reazione che speravo
"Togli quelle scarpe ammazza piedi!"
Disse con un tono ovvio
"No Ross credo che mi dia più fastidio la terra umida e l'erba appena tagliata"
Risposi con lo stesso tono
"Okay"
In quel momento non capii il suo 'ok' ma dopo due secondi tutto diventò chiaro, mi prese in braccio a mo di sposa, mi tolse le scarpe e le mise in un angolo del cortile.
"Sai che non voglio che mi predi in braccio"
Dissi
"Sai che non mi interessa" incalzò lui
"Ross, davvero, sono troppo pesante, sopporterò la terra!"
"Uno: non dire stupidaggini che sei leggera come una piuma. Due: smettila di dire il mio nome o dovremmo lasciare il matrimonio prima del previsto" mi diede un bacio leggero sulle labbra.
Allora mi lasciai traspostare senza troppe lamentele.
Dopo circa un'oretta tornammo indietro, giusto in tempo perché se ne stavano andando tutti, quando Delly mi vide Ross mi adagiò piano e le corsi in contro.
"Ma dove eravate?" Chiese
"A fare un giro, scusami ma la dentro cera troppa gente!" Indicai l'entrata del risorante
"Si hai ragione, tra un'ora abbiamo l'aereo, ti manderò un sacco di foto!!"
Ci abbracciammo poi la lasciai andare verso la Mercedes nera addobbata di fiocchi bianchi che li stava aspettando.
La maggior parte di loro li accompagnò in aeroporto per un ultimo saluto mentre io e Ross, che non siamo troppo sentimentali, tornammo a casa, andammo a casa mia, per essere sicuri che saremmo rimansti da soli nella nostra privacy.
Una volta davati alla porta cercai le chiavi di riserva incastonata tra un vaso e il suo sottovaso.
La casa era vuota, i miei genitori erano tornati in Italia per lavoro e mi mamcavano, ormai erano mesi che non entravo li, in quella casa ormai abbandonata, era piena di polvere ma mi soffermai in cucina, davanti al frigo leggendo le ultime parole che mi avevano scritto prima di prendere l'aereo: tesoro di mamma e papà, il nostro aereo parte tra un'ora, dobbiamo andare, non volevamo svegliarti, tu e il tuo migliore amico state dormendo così bene che sarebbe un peccato, salutaci tutti, e vieni a trovarci, ci manchi già, ti volgiamo bene!
Mamma e Papà.
Quel giorno mi arrabbiai con loro, dovevano svegliarmi anche se era presto anche se dormivo beatamente!
Ross mi raggiumse e mi cinse i fianchi come per consolarmi
"Guarda questa parola" indicò con un dico la parola migliore amico
"Eri il mio migliore amico! Sai mia madre è sempre stata sveglia, capisce le cose al volo e in segreto mi parlava di come io e te saremmo stati bene insieme" sorrisi a quel ricordo
"Beh aveva ragione" aggiunse
"Sai pensavo che per la nostra luna di miele" fece le virgolette con le dita "potevamo andare in Italia e tra un bacio e l'altro andare a trovare la tua famiglia!"
A quelle parole sentii aprirsi un sorriso enorme sul mio viso, mi girai e lo baciai a lungo in quella cucina ormai impolverata.
Lui mi prese per la vita e mi adagiò sul tavolo mentre continuava a baciarmi, io lo fermai
"Ross..."
"Non dire il mio nome o non mi fermo" ansimò
"Ok, tizio" risi e lui mi seguì "non credo che sia igienico qui"
"Hai ragione, penso che ci sia solo un posto igienico in questa casa" concluse.
Si staccò da me e si diresse al piano di sopra intimandomi di aspettarlo li dov'ero.
Dopo 20 minuti mi chiamò e io seguii la sua voce fino al bagno, rimasi a bocca aperta, quel diavoletto dai capelli biondi aveva ripulito il bagno e aveva riempito la vasca con acqua calda e schiuma.
Si avvicinò a me, mi mise una mano su un fianco per trascinarmi dentro, e con l'altra chiuse la porta alle mie spalle.
Iniziò a baciarmi sul collo per poi spostare la spallina del vestito e baciarmi sulla clavicola. Io gli tolsi la giacca dello smoking e iniziai a sbottonare la camicia, mentre lui apriva la zip del vestito. Gli tolsi la camicia e ammirai il suo corpo perfetto, lui mi tolse il vestito e rimase imbambolato, non capii il perché ero sempre io ma in reggiseno e con le collant quasi trasparenti.
"Ross..?"
"Shh, non dirlo o ti toglierò tutto subito"
"Ross...io voglio che tu lo faccia" lo spronai
Lui non ci pensò due volte e mi spogliò del tutto, io feci lo stesso con lui. Poi mi prese in braccio ed entrammo nella vasca ***

amici o di più!? \\Ross Lynch ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora