Puntata 2 - Affari loschi

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Il sole splendeva alto nel cielo sopra la gioiosa cittadina di Mankato nel Minnesota.  Capitava raramente che vi fosse un caldo tale da spingerti a cercare refrigerio dentro un frigorifero oppure, pratica molto più comune, barricarsi in casa con il caro e fidato condizionatore.

Quella mattina Mario si era svegliato presto per ritornare in ufficio dopo una settimana di ferie che era stata interamente occuppata dai lavori di sistemazione della nuova casa. Anche Nicoletta avrebbe presto completato il suo tempo di ferie per poi far ritorno sul suo posto di lavoro ma quella mattina era rimasta a casa per sistemare un piccolo orto nel proprio giardino. Era qualcosa che la rilassava immensamente e allo stesso tempo qualcosa che le era sempre mancata nel condominio dove avevano vissuto fino  a qualche mese prima. Almeno adesso avrebbe potuto inveire contro il marito dicendogli di andare a raccogliere le patate nel loro piccolo appezzamento di terra e trovargli il cosa fare quando lo vedeva disteso sul divano quasi morto.

Aveva appena finito di sistemare la terra sopra i semi delle carote quando attraverso la porta che dava sul giardino sentì qualcuno bussare alla porta.

- Tranquilli, non abbiamo un campanello in questa casa. Quel pulsante accanto alla porta è li per decorazione - borbottò fra se mentre si avviava verso l'ingresso.

Aprì la porta e si trovò davanti un uomo vestito in giacca e cravatta, un paio di occhiali da sole e un auricolare bianco indossato sull'orecchio destro.

- Le giuro che non ho rubato o ucciso nessuno...ho solo colpito una negra in testa con un mattarello ma non credo sia morta...o almeno spero - disse mettendo le mani avanti.

- E' la signora battimani? -

- Si, sono io -

- Ho questa lettera da consegnarle - le disse senza una minima espressione del volto e allungandole una busta bianca sigillata.

- Non sapevo che Maria de Filippi fosse arrivata fino in America -

- Non so chi sia questa donna di cui lei parla. Troverà tutte le risposte che le servono all'interno della busta. Ora, se non le dispiace, ho altre cose da fare, arrivederci - concluse girandosi e uscendo dal giardino.

Nicoletta andò in cucina, si versò una tazza di caffè appena fatto e con mente più lucida aprì la busta e ne lesse il contenuto.

"Cara Nicoletta,

E' molto tempo che non ci sentiamo perciò prima di tutto voglio scusarmi con te per la mia maleducazione. Spero che il mio scagnozzo non ti abbia fatto spaventare ma avevo bisogno di una persona di cui mi potessi fidare alle 100% per la consegna di questa lettera.

So che tu e mio figlio vi siete trasferiti da poco nella nuova casa e come immagini è proprio di lui che voglio parlarti. Abbiamo sempre avuto un rapporto difficile noi due ma mai come adesso ho bisogno del suo aiuto e del suo appoggio per qualcosa di molto importante che, per ragioni di sicurezza, non posso spiegarti tramite questa mia lettera. Ho bisogno di te perchè tu lo convinca a farmi visita questa sera nella mia villa a Blue Heart River. Sii seducente come sai essere tu. Ripongo grande fiducia nella tua persona.

Ti porgo i miei saluti,

Bo$$ Alberto"

- Adesso si firma pure Bo$$...è proprio megalomane questo tizio - disse posando la lettera sul tavolo.

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Erano da poco passate le quattro del pomeriggio quando l'auto di Mario fece il suo ingresso nel vialetto del Garage. Sistemò la macchina dentro di esso e con la sua fedele ventiquattrore entrò in casa.

Battimani Family - Season OneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora