Addio...

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*Addio....

Pioveva.
C'erano anche i fulmini.
Ma un gruppo di persone, era riunito in un piccolo cimitero.
C'era il funerale di un ragazzino.
"Aveva solamente 11 anni quel ragazzo..."
"Poveretto"
Questo dicevano le persone...
Continuavano a ripetere le stesse cose...
"Mi dispiace Sans...hanno fatto il possibile, ma alla fine non c'è la fatta..."
Il ragazzo continuava a vedere l'immagini dell'incidente susseguirsi nella sua mente.
Era come un disco rotto.
Ripeteva sempre le stesse immagini.
Lui, il suo migliore amico che attraversava la strada.
Poi quel maledetto camion che lo investiva.
Faceva male.
Malissimo....ed era tutta colpa sua.

**
"Sans! Devi smetterla di fare lo stupido quando siamo con gli altri!"
"Sei proprio uno scemo!"
"Ma una volta per arrampicarti su di un cancello ti sei quasi rotto l'osso del collo!!"
"Tsk, stai zitto e lasciami in pace!"
Aveva detto spingendolo.
"Ah! La metti così!? Addio Sans!!"
Disse per poi attraversare la strada furiosamente.
Ma si accorsero troppo tardi del camion che passava...
**

"Se solamente non avessimo litigato....lui sarebbe ancora qui con me.."
Infondo lui era solo preoccupato per il suo migliore amico...
"Dovevo esserci io al tuo posto..scusami"
Disse incominciando a piangere.

**

Erano passati tre anni da quel maledetto incidente.
Tutti avevano ripreso le loro vite.
Tranne lui.
Non riusciva a perdonarsi di quello che gli aveva fatto...
Non aveva neanche avuto il tempo di chiedergli scusa...
Non gli aveva detto Addio...Addio per sempre.
Non gli aveva detto che gli voleva bene, e che era il suo migliore amico...già...il suo migliore amico, per sempre.
Si era completamente chiuso in se stesso.
Aveva incominciato a frequentare persone poco raccomandabili.
Si comportava da bulletto.
Già, era proprio cambiato.
I suoi occhi erano spenti, dal giorno dell'incidente.
Poi un giorno, una signora che veniva sempre a fargli compagnia, Toriel, portò con se oltre suo figlio Asriel -oltretutto suo compagno di classe- una bambina.
Una bambina nella norma, niente di speciale.
"Sans, Papyrus, lei è Frisk! Di ciao"
La ragazzina non fece niente se non un cenno con la mano.
"NYEEE SANS!! È UNA BAMBINA!!!"
"E allora?"
Gli chiese scocciato.
"IO! IL GRANDE PAPYRUS, TI FARÒ FARE IL GIRO DELLA CASA!! DA BRAVO AMICO CHE SONO!!"
Disse portandosela in salotto e gesticolando contro le pareti e la televisione.
"Allora Sans, come stai oggi?"
"Come sempre"
I due andarono in cucina e si sedettero.
"Sai, Frisk era un'orfana"
"È perchè dovrebbe importarmene?"
"Magari lei può capirti, so che i tuoi genitori non sono morti ma sono sempre in viaggio, ma potreste fare amicizia.."
"Io? Con una mocciosa? Neanche per sogno!"
Disse alzandosi dalla sedia ed andando a chiudersi in camera sua.
Tutti dovevano capire.
Tutti lo dovevano compatire.
Tutti, e dico tutti cercavano di consolarlo.
Ma il problema era: Chi glielo ha detto?
Non poteva vivere una vita normale come tutti?
La porta sbatte contro la parete e fece sobbalzare Sans.
"NYEEE!!!E QUESTA È CAMERA NOSTRA!! TU RIMANI QUI, IO!! IL GRANDE PAPYRUS!! ANDRÒ A PRENDERE LA MERENDA!!"
Disse lasciando Frisk da sola con Sans, un perfetto sconosciuto.
La ragazza sembrava non mostrare alcuna emozione.
Era come vuota.
Certo, era un'orfana.
Aveva lo sguardo perso.
"Smettila di fingere che vada tutto bene"
Gli disse, così, direttamente, senza alcun motivo.
"Io non fingo"
Aveva risposto il ragazzo irritato.
"È inutile fare finta che non sia successo niente"
"Sta zitta! Cosa ne vuoi capire tu!"
"Sono l'unica sopravvissuta ad un'incidenza stradale che ha ucciso mia madre, mio padre ed i miei fratelli....penso di capire benissimo"
Disse senza tralasciare alcun emozione.
Il ragazzo non sapeva che rispondere.
Così rimase a fissarla.
"Non voglio che tu cerchi di consolarmi o di capirmi, sarebbe una cosa falsa, a nessuno importa veramente di un'altra persona"
La freddezza di quella ragazza era una cosa a Sans nuova.
"Stai cercando di fare colpo su di me, marmocchia?"
Frisk cambiò espressione.
"Perchè dovrei fare colpo su di te! Ci sono ragazzi cento volte più carini!"
Disse alzando le mani ed iniziando a ridere.
Gli occhi di quella bambina per pochi secondi si erano riaccesi, non erano più vuoti...ma dopo poco ritornò come prima.
"IO!! IL GRANDE PAPYRUS, HO PORTATO LA MERENDA!!"
Disse il bambino facendo irruzione con Asriel nella stanza portando la merenda
**
Così arrivò la sera, e Toriel ed i bambini ritornarono a casa.
"È SIMPATICA FRISK!!"
"Si, certo come no!"
Disse Sans ripensando a quello che gli aveva detto quel pomeriggio.
"IO VOGLIO FIDANZARMI CON LEI DA GRANDE!!"
"Si, continua a sognare!"
Disse rimboccando le coperte al fratellino.
Non sapeva il perchè, ma la frase del fratellino, ancora troppo ingenuo per capire la vita, gli aveva dato fastidio.

Una strana comitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora