Everyone is crazy

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Quel giorno fu davvero pesante per la bionda, dovette mangiare per cena un piatto di minestra che sembrava più vomito di gatto.

Ogni tanto alzava il capo per guardare le altre persone e si rendeva sempre più conto di trovarsi in un luogo spento e senza gioia, un luogo che aveva bisogno di colori, i colori che vedeva ogni volta che l'ago della siringa le bucava le vene.

Aveva solo 18 anni e si stava ancora chiedendo perché sua madre preferì portarla in un manicomio invece di aiutarla lei di persona.

In fondo Fanny non era pazza, aveva fatto solo qualche cazzata per essere felice, anche se in modi sbagliati.

Dopo cena si sedette sul divanetto in sala, dove tutti quei matti andavano per giocare a carte, o per chiacchierare o per vedere la televisione.

-posso sedermi?- le chiese una ragazza dai capelli tinti di blu.

-certo-

La ragazza era molto alta e formosa, i capelli lunghi e un po' arruffati le ricadevano sulle spalle, mentre si notava benissimo la tinta dei capelli che piano piano stava scomparendo lasciando spazio al corvino naturale.

- sei nuova vero?- le chiese la ragazza.

- si, mia madre e i miei fratelli mi hanno trascinata qui questa mattina, credono che io sia una bucomane. Ma non è così. Ho fatto i miei errori ma non mi considero come tale - poi dopo un respiro profondo riprese, senza spostare lo sguardo da quel programma televisivo che parlava di maniaci ossessivi che tanto la interessava - tu da quando sei qui? E perché? -

- sono qui da un anno. Non ci crederai mai ma mia sorella mi ha trascinata qui a calci in culo perché ho decapitato il coniglio del vicino e ho preso una gallina di nonno John, gli ho tolto tutte le piume e l'ho gettata viva nell'acido -

La bionda si voltò guardandola impaurita.

- stai scherzando vero?-

- no -

-Dio santo tu sei matta da legare !- ridacchiò Fanny arricciando il naso all'insù .

- forse, comunque sono Rosalina, ma chiamami Ross-

- piacere, sono Fanny- e si strinsero la mano.

Ad un tratto tutte le voci della sala si spensero e il rumore di una porta che sbatte fece sobbalzare la bionda.

Entrarono quattro ragazzi, con sorrisi spavaldi, sembravano i capetti della situazione, chissà chi erano quei fanatici.

Annette, soprannominata Anne, chiese permesso ai 4 per passare visto che avevano occupato la porta e uno di loro, il più magro, la prese per un braccio e la sbattè al muro stringendogli con una mano il collo:

-porta rispetto Anne, o devo ricordarti cosa ti è successo una settimana fa?-

- Chris lasciami ti prego-

-hey lasciala stare o vuoi finire in isolamento?- intervenì un infermiere.

-calmo capo ! Non la tocco più - alzò le mani in segno di resa il presunto "Chris" .

Anne corse in camera sua piangendo e la bionda la seguì con lo sguardo.

Si alzò dal divano e andò verso quei quattro.

-Fanny ferma! - la richiamò la ragazza dai capelli azzurri.

Quando si trovò davanti quei quattro si rese conto di aver fatto una cazzata madornale, vista anche la loro altezza, i piercing e i tatuaggi che avevano sulle braccia, ma non si tirò indietro, ormai era troppo tardi per farlo:

- ma chi vi credete di essere? Che modo è quello eh? Non siamo in un film che fate i capetti della situazione e fate i ragazzi cattivi che controllano uno stupido ospedale psichiatrico okay? Non vi azzardate a toccate di nuovo la mia amica -

Finito di parlare , il ragazzo più alto, quello che era al centro, guardò gli altri compagni e scoppiò a ridere, seguito a ruota dagli amici.

-cosa ti ridi eh buffone? Ma guardati, credi di essere un mafioso? Ma se sembri un ragazzino che cura le piante e gli animali del bosco-

Lui smise di ridere e la guardò intensamente facendola rabbrividire, poi si guardò intorno e annuì guardando i suoi amici, che gli coprirono le spalle, prese la ragazza per i capelli con una mano mentre con l'altra gli coprì la bocca per non far sentire le sue urla e la trascinò in una stanza, poi si voltò e chiuse la porta alle sue spalle e mise una porta sotto il manico per bloccarla.

-ma sei pazzo? Cosa vorresti fare? Fammi uscire !!!- Fanny tentò di alzarsi dal letto, ma il ragazzo si mise a cavalcioni su di lei e le bloccò le braccia con una mano e con l'altra le coprì la bocca.

-shhh zitta - le sussurrò all'orecchio.

Le levò la mano da davanti alla bocca e le sussurrò di nuovo ridacchiando:

- davvero sembro tutto dolce? Il mio aspetto sembra dolce vero? Il naso all'insù, gli occhi dolciosi e le lentiggini che ho sulle guance, sulle spalle e sulla schiena- disse passandole un dito sul collo e sulle spalle - ma ti sei chiesta perché uno dall'aspetto così innocente sia qui? -Fanny scosse la testa - beh. La prima ragazza l'ho seguita per 3 mesi senza che se ne accorgesse, poi sono andato a casa sua, ho fatto sesso con lei contro la sua volontà e poi l'ho uccisaa, la seconda ragazza l'ho seguita per 1 mese, poi ho fatto sesso anche con lei contro la sua volontà e poi ho ucciso anche lei. Sono andato in carcere ma dopo che ho ciecato ad un occhio il mio compagno di cella con una forchetta di plastica hanno deciso di portarmi qui perché credevano che io fossi troppo pazzo- La ragazza rimase shockata - credi di venire qui e farti gli amichetti ma tu non sai chi sono e non sai quanta gente malata ci sia qui dentro, credi che qui tu possa fare nuove amicizie, piccola e ingenua ragazzina, ma ti sbagli. Qui sono tutti pronti a stuprarti fino a fartela sanguinare. Sono tutti pronti a picchiarti perché hanno bisogno della loro droga o di qualsiasi altra cosa gli abbiano tolto. Se continui così tu qui dentro non vivrai nemmeno per una settimana . Impara a sopravvivere-

Si scostò da sopra di lei e le si sdraiò affianco mentre la ragazza non si mosse di un millimetro.

Passò un braccio sotto la schiena di Fanny, la quale era rimasta immobile, e la strinse a sé:

-Non scherzare mai con me.non rischiare mai con Noah. Mai. Non farlo mai più se non vuoi rischiare la tua farfallina, okay?- le disse leccandole il lobo dell'orecchio e infilando una mano dentro i pantaloni della ragazza.

Lei balzò in piedi e levò la sedia dalla porta per poterla aprire:

-già te ne vai? Non abbiamo neanche fatto una chiacchierata -

-vai via da me e non toccarmi mai più- lei aprì la porta trovandosi davanti due amici di Noah.

Mancava Chris e la bionda, ebbe paura di dove fosse.

Decise così di andare a dormire, ma quando aprì la porta della camera....

NoahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora