Dato che kon tutti capisco bene l' inglese, ho deciso che scriverò i dialoghi in italiano.
Cerco di prendere le mie valigie,ma sono troppo pesanti.
- Can I help you?-
Mi giro e un ragazzo alto e biondo, mi sta fissando.
- no, thank you. Scusa,ma sei del collage?-
-si, più o meno. Diciamo che faccio parte della squadra di calcio del collage, comunque mi chiamo Sam-
Mi porge la mano e io gliela stringo.
- Madison-
La stringo e subito un serpente di ghiaccio mi percorre velocemente.
Lo guardo negli occhi, ma mi rendo conto che non è uno come noi, è diverso, so per certo che non è umano, ma non so che cos' è.- posso aiutarti con la valigia, allora-
- va bene, grazie-
Prende la valigia e la alza come una piuma.
- allora quanto ti fermi?-
- due settimane-
- allora ci possiamo vedere-
Aspetta mi sta chiedendo di uscire con lui, ma no, non penso.
- c-certo-
Continuiamo a camminare e iniziamo una salita che serve ad arrivare ai dormitori.
- attenta...-
Guardo intorno e non vedo niente.
- ma a cosa-
Sento un rumore provenire dal parco e subito dopo una pallina fa baseball attraversa la strada e mi si avvicina pericolosamente.
Per fortuna Sam mi prende e mi butta a terra.- ma come hai fatto?-
- niente, diciamo istinto-
Mi da la mano per aiutarmi a rialzare, gliela prendo, ma appena gliela lascio lui la ritira dietro la schiena.
- ma perchè...-
Non faccio in tempo a finire la frase che subito mi blocco e mi viene un pensiero, e se fosse un sognatore prescelto.
Penso a come fare per capirlo, ma alla fine decido di essere fredda e dirglielo direttamente.- sei un prescelto, vero?-
Fa uno sguardo sbalordito.
- è tu... e tu come fai a saperlo?-
Lo guardo negli occhi e faccio cambiate colore ai miei, poi gli sorrido e mostro le zanne.
- di che branco sei?-
-whitemoon-
- il branco maledetto... ma non è stato distrutto?-
- già-
Guardo a terra con un po' di malinconia, poi mi tornano in mente le scene di quella sera,le urla,il fuoco, comincia a girarmi la testa e sento le mie gambe sempre più molli, in poco tempo mi ritrovo con le sue braccia sotto le ascelle e una mano che mi tocca i capelli.
- stai bene?-
- si... non ti preoccupare è stati solo un mandamento, sai il viaggio è stato molto stancante...-
Mento spudoratamente.
- I ricordi sono di quella sera, quelle voci che ti gridano di seguirli, sono i tuoi amici, e forse adesso alcuni li hai persi.-
Alzo lo sguardo dalle mie scarpe che raro diventate all'improvviso, molto interessanti.
- è tu come... hai letto nella mia mente vero-
- non l' ho fatto apposta, è che prima di svenire hai fissato il vuoto e quando ti ho toccata per svegliarti, sono entrato per sbaglio nella tua testa.-
- non... non importa, ora però portiamo le valigie nel mio dormitorio.-
Prendo il mio zaino e lui la mia valigia.
- senti, ma secondo le regole degli dei e della dea Luna, possiamo ancora vedrrvi?-
- b è penso di si, infondo Bon è un appuntamento...-
Giusto non è un appuntamento carolina,o magari si...
- giusto-
- comunque stasera se vuoi interpreterò le rune e chiederò se possiamo vederci.-
- va bene-
Arriviamo al dormitorio e saluto Sam che mi ha voluto accompagnare fino in camera, poi dopo avermi spiegato dove abita lui nel collage, mi dice che ci vediamo a cena alle 17:45.
Forse in po' presto per cenare, ma qui sono inglesi che ci possiamo fare.
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Unfocused
WerewolfQuesto è il continuo di Black demons, perchè ho vinto in concorso e presto sarà nelle librerie, quindi ho deciso di scrivere il continuo.