capitolo 6

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siamo bravi tutti a farci vedere forti dagli altri-

Josh mi si è avvicinato pericolosamente e con una mano mi si appoggia al fianco,  così da evitare di creare dei sospetti.
Sto al gioco,  così mi giro e faccio finta di ridere, mi all gioco poggio con la testa su una sua spalla e lui mi stringe il fianco, in segno di avvertimento.

-non ti preoccupare, che oltre a parlare, so anche agire-

Alzo la testa e lo guardo negli occhi in segno di sfida.
Lui si stacca con la mano, e fa finta di abbracciarmi.
Poi quando nessuno ci sta più guardando parla.

-sta tranquilla, che non ci metterà molto Ian a trovarti,  è solo questione di tempo, 
Io non dirò niente, perchè tanto, lo capirà da solo.-

- vedremo-

Anche se la mia voce è più preoccupata che sicura.
Lui sembra accorgersene e così approfitta.

-sai apparire molto sicura sai, ma dovresti lavorare sulla voce-

-e con questo che intendi?-

-lo scoprirai molto presto-

Li giro un secondo per controllare le valigie, ma quando torno a guardarlo lui è sparito.
Al suo porto c’ è un biglietto, lo prendo.

Ti troveremo molto presto
-josh

Accardo il biglietto e mi dirigo verso il check-out.
Finiti i controlli saliamo sulla navetta e ci dirigiamo verso il collage.
Guardando verso dal finestrino vedo solo campagna,campagna, montagna e ancora campagna.
Bellissima, ma monotona.

A un certo punto vedo delle casette e, subito dopo una collina, un maestoso edificio bianco, con campi da rugby, prati, piccoli palazzetti, in cui si romano le stanze, e prorpio accanto a uno di questi palazzetti ci fermiamo e ci fanno scendere.

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