Un regalo fra tanti

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Finalmente a casa​. Non avrei mai immaginato che sarebbe stata una così grande festa! Eppure ci sono stata a grandi feste: forse perché questa era la mia. Sì, lo era: tanti auguri Grace. Sono ben 15 anni, ma ora non ci penso, è piuttosto tardi. Il compleanno è sempre il giorno migliore dell'anno, puoi sentirti per una volta protagonista; il suo unico difetto è che dura solo ventiquattro ore, ma in fondo sentirsi importanti troppo a lungo può non portare consequenze positive.
Blanca non è potuta venire. Viaggia molto a causa del movimentato lavoro di suo padre, la capisco. Ma non si è dimenticata di me: il regalo me l'ha fatto... Ho deciso di aprirlo per ultimo, il suo, così mi rimarrà impresso.
Che faccio? Sono troppo stanca, ma soprattutto curiosa di sapere cosa contiene il pacchetto di Blanca.
Decido di aprirlo.
Sciolgo i fiocchi che decoravano la scatola, alzo il coperchio e all'interno di essa trovo un libro. Sembra molto vecchio... Anzi, è molto vecchio. Fatico anche ad aprirlo. È grosso, e come pesa! Ma la curiosità supera tutto, e il libro si fa aprire. In prima pagina non contiene nulla. "È normale", penso. Lo sfoglio. Uguale, nessuna scritta. Nemmeno una. Come mai? Che libro è? Sarà mica un diario? Un libro a pagine bianche? Chissà.
Lo sfoglio fino in fondo e arrivo alla copertina di chiusura. Nulla. Noto solo che, all'interno della copertina inferiore, c'è come una specie di tasca. Sì, è una tasca. Fatico ad aprire anche quella, ma come sempre la forza di volontà vince. Ci frugo dentro e trovo un anello. Wow! Mi sono sempre piaciuti gli anelli. Sarà perché c'è poca luce, ma non si vede bene com'è fatto. Accendo la lampadina e osservo. Non è uno di quelli anelli fini e preziosi. Non so nemmeno di che materiale sia fatto, ma non sembra per niente raro. Per il resto, attorno, si distende una striscia di colori, mischiati e un po' sfuocati. Sembra un arcobaleno. Al centro della distesa di colori si distingue un piccolo quadrifoglio. "Magari porta fortuna".
Avvolta tra i pensieri vado a coricarmi, lasciando l'insolito libro sulla scrivania e infilandomi l'anello al dito.
Come sempre, aspetto il sonno pensando. Sarà per la tarda ora, ma stavolta non ho atteso molto prima di addormentarmi. Solitamente ci vuole davvero tanto... Nel mentre mi sento abbandonare a quello che ho sempre chiamato "Mondo dei Sogni".

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