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I : "Sono qui, sono sempre stato qui"

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I : "Sono qui, sono sempre stato qui".

Ailee era una ragazza molto curiosa, lo sapevano tutti, insomma quando scopriva una cosa doveva assolutamente documentarsi al riguardo o altrimenti non avrebbe potuto dormire la notte!

Quel giorno a scuola durante storia, l'insegnante aveva condotto una lezione alternativa diversa dal solito, era entrata in aula con diversi fogli di giornale che datavano date diverse che variavano da venti anni prima fino a pochi giorni precedenti a quella data. Quell'entrata aveva fin da subito attirato la sua attenzione, appena si era alzata per salutare e dare il buongiorno, si alzò sulle punte delle scarpe per riuscire almeno a dare una sbirciatina ma con scarsi risultati visto che era molto lontana dalla cattedra.

La lezione proseguì, più avanti scoprì che ad ognuno sarebbe toccato un foglio strappato da un giornale e che avrebbero dovuto documentarsi ulteriormente sugli avvenimenti raccontati li sopra, che fossero fatti di cronaca o che fossero anche solo dati statistici.

Probabilmente la storia che le toccò era una coincidenza, anche se Ailee non aveva mai creduto a quelle cose, ma i fatti vollero che si stesse parlando proprio della casa abbandonata situata proprio accanto alla sua, in un quartiere di Seoul malandato dove i suoi abitanti dovevano pensare personalmente alla sua pulizia o altrimenti sarebbe andato proprio in rovina.

Quel progetto era da consegnare due settimane più tardi, ma la ragazza non vedeva l'ora di lavorarci su, non stava più nella pelle voleva sapere!

Quel pomeriggio verso le due stava tornando a casa, si fermò proprio davanti al suo giardino e guardò in direzione della casa in questione, il soggetto dei suoi pensieri da quella mattina. Decise di entrare in casa altrimenti sua madre si sarebbe preoccupata, ma non si accorse della figura che si affacciò alla finestra rotta della soffitta mentre la guardava andare verso la porta. Probabilmente nessuno se n'era mai accorto.

Ailee salutò i genitori che erano seduti al tavolo della cucina, sua mamma sbucciava le patate con un coltello mentre suo padre stava leggendo un giornale, tutto nella norma.

Corse di fretta mentre saliva le scale chiudendosi poi nella sua stanza come faceva ogni pomeriggio dopo la scuola, avrebbe dovuto fare i compiti per il giorno dopo infondo.

La ragazza indossò un cappotto e prese la sua borsa a tracolla, appena aprì la porta di casa una folata di vento la circondò penetrando nelle sue ossa e congelandogliele all'istante.

"Maledetto inverno" pensò nonostante quella stagione fosse la sua preferita, non amava lo stesso il freddo gelido; in quel momento gli venne voglia di bere una tazza fumante di cioccolata calda e quasi cambiò idea desiderando di ritornare al calduccio nella sua stanza.

𝐠𝐡𝐨𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠 [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora