Coming Out
Ore 20:30, avevo appena finito di cenare e stavo guardando la medesima serie TV.
Sdraiata a pancia in giù sul letto, il computer appoggiato sul cuscino azzurro trapunto da margheritine bianche, e un grande tubo di pringles rovesciato sulle lenzuola.
Nello schermo il primo piano di un bacio tra due ragazze, una bionda e una rossa. Faking it. Il mio migliore amico me l'aveva consigliata la settimana prima, e da allora avevo iniziato a seguirla. Lui adorava le serie TV, ne aveva sempre una nuova da farmi scoprire...Alle 20:37 un messaggio fece illuminare lo schermo del mio cellulare, uno scatolino lilla vecchio di due anni, era Chris. Mi confermava il permesso di andare da lui per le 22:00 "ho la vodka, tu porta solo un po' di rum se ti va".
Puntai una sveglia per le 21:45, per ricordarmi di andarci, poi feci ripartire l'episodio che stavo guardando, togliendomi lo smalto dal pollice, le due si stavano ancora baciando "trovatevi una stanza, carine" pensai amaramente.Povera me, non capivo ancora cosa ci trovassero di bello due persone dello stesso sesso a fare...quelle cose. Mi sembravano sbagliate...non ero una fissata con la religione nè una moralista, ma la mia idea era: se il mondo ha creato uomo e donna, e questi due individui hanno bisogno l'uno dell'altro per procreare....allora è così che deve essere, uomo & donna, non donna & donna o uomo & uomo, no?
A quanto pare no.
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Ignorando il fatto che fosse troppo presto per prepararsi, avevo infilato il cellulare nella tasca posteriore dei jeans skinny Tally Weijl, messo nello zaino due bottiglie di rum da mezzo litro e controllato che il pacchetto di sigarette fosse ancora al suo posto.
Avevo poi scelto una maglietta bordeaux attillata e delle scarpe nere tutte sfilacciate, applicato un pesante strato di mascara e valorizzato ancor più l'azzurro ghiaccio dei miei occhi con una spessa linea di matita sopra e sotto.
Mi accorsi solo una volta chiusa la porta di casa di essere in anticipo di almeno venti minuti, me ne fregai, dirigendomi, con le scarpe che si appiccicavano al terreno per il catrame bollente, verso la fermata del bus che mi avrebbe lasciata dritta dritta davanti a casa di Chris.«cazzo»
Arrivata sul giardino nel retro della casa, e vista la scena, le due bottiglie di Rum mi caddero, sparando vetri e alcool ovunque, sulle gambe sentii tante piccole scaglie che si conficcavano nella carne, lasciando uscire piccoli serpenti rossi che scendevano sulle scarpe, e poi giù e giù, mescolandosi al liquido. Intontita, sotto shock, mi chinai cominciando a raccogliere i cocci di vetro taglienti a mani nude. Qualcuno urlava in lontananza. Riconoscendo la voce tutto a un tratto alzai gli occhi su Chris, e sul suo ragazzo, quello che fino a poco prima si stava limonando, le mani tra i capelli lisci di lui, la bocca sulla sua, la lingua...
Chris, occhi verdi, capelli neri e corporatura asciutta e forte, aveva il faccino deformato da una smorfia mista di orrore e terrore, cercai di toccargli una guancia, non ricordando più cosa stesse succedendo, con la mente al buio, in totale black out, ma quando la mano comparve nella mia visuale...mi spaventai. Era ricoperta da fiori rossi lacrimanti, sangue misto a vetro misto a rum, e non sapevo se bruciasse più quello o più il dolore alla vista di Chris.
Perchè io lo amavo. Da tanto, tantissimo tempo.Ma scomparve tutto all'improvviso, ed io colsi l'occasione per fare dietro front sulle scarpe e correre via, più veloce che potevo, attraverso giardini, lampioni, superando cani rabbiosi e gatti randagi, fino a vedere le luci del traffico. Mi ci buttai a capofitto.
Non passò molto, che una di quelle macchine mi prese con sè. Sotto di sè.• • •
Bip. Bip. Bip. Bip.
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Concorso di fallenflaws | | fiamma_
RomanceIn questa "storia" pubblicherò le one-shot per il concorso di @fallenflaws