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Dovevo avvicinarmi a quell'uomo, dovevo capire cosa ci legava e come poteva conoscere questa frase.
Lo guardai bene, mi sembrava conoscente quell'uomo; sì c'era qualcosa di familiare in lui. Capelli bianchi corti, sguardo sicuro, spalle larghe, fisico che un tempo doveva essere stato possente e un marchio simile al mio, nascosto da altri tatuaggi, sulla mano. Cercai di avvicinarmi a quell'uomo che sembrava conoscere un tassello fondamentale che costituiva il puzzle della mia vita ormai a me ignota.

"Flame cosa pensi di fare?" Cavolo! Robert era riuscito a trovarmi "torna subito in camera, ci sono i signori Quen"

"Certo! Scusa ma avevo bisogno di un po' d'aria" mi voltai un'altra volta verso l'uomo e gli sorrisi

"Copri il marchio" sentì urlare all'uomo quando uscii dalla stanza... Perché avrei dovuto coprire il mio tatuaggio? Cosa aveva di così speciale? Io non riuscivo più a tenere questo peso, non riuscivo più a vedere solo il buio, non accettavo l'idea di sembrare a me stessa un'estranea, di non conoscermi più.

Tornata in camera Carlisle e Rosalie mi salutarono, felici di vedermi finalmente in piedi senza aiuti di stampelle o altri sostegni. Mi riempirono come al solito di domande, mi chiesero come stavo, se ancora avevo dei dolori e soprattutto se ero riuscita a ricordare qualcosa. Non riuscivo a capire il motivo, ma la mia mente, il mio subconscio mi consigliava di non fidarmi di loro, mi suggeriva di parlare solo di ciò che non avrebbe potuto causare delle complicazioni. Sapevo che anche loro nascondevano qualcosa e avevo timore che io fossi solo un mezzo,per loro, con il quale giungere alla verità.

"Pronta per tornare a casa?" mi chiese Carlisle facendomi abbandonare i miei pensieri

Cosa? Tornare a casa!? E quando? Robert non me ne aveva parlato... Credevo di potermi fidare di lui e invece non mi aveva proprio parlato di questa decisione "To-tornare a casa? A casa mia?"

"Tesoro verrai a casa con noi, te ne avevamo parlato. Il medico ci ha detto che ormai non sei più a rischio, i tuoi valori sono stabili e ti stai molto meglio. Venire a casa con noi e ricominciare a svolgere la vita che ogni adolescente dovrebbe svolgere ti aiuterà a ricordare" Rosalie sembrava essere davvero interessata a me, si comportava proprio come se fosse mia madre

"Beh... Io odio gli ospedali ma non vorrei creare disturbo in casa vostra, potrei anche affittarmi una camera nei dormitori di una scuola"

"Non se ne parla affatto! Tu ormai fai parte della famiglia Quen" Carlisle riusciva a rassicurarmi molto meglio della moglie "vedrai i nostri figli ti adoreranno"

"Lo spero... Grazie mille per tutto ciò che state facendo per me"

Ovviamente continuarono a parlare, mi spiegarono della scuola che avrei frequentato, dei corsi, di come sarei andata a scuola e altre cavolate che a me onestamente non interessavano. Io non riuscivo a smettere di pensare a quel signore... Dovevo parlare con lui e avrei dovuto farlo quella notte perché poi sarei dovuta andare via da questo ospedale.

Aspettai la notte con ansia, sapevo che a mezzanotte ci sarebbe stato il cambio dei medici, sarebbero venuti quelli della notte così approfittai della confusione per poter ritornare nel reparto dove avrei sicuramente incontrato la mia unica possibilità di conoscere qualcosa di me. Vagai circa un'ora al buio, cercando di non cadere o inciampare su qualcosa, prima di riuscire a trovare la camera giusta, 432... Il signore aveva una camera singola e questo era proprio perfetto così nessuno avrebbe potuto ascoltare la nostra conversazione.
Bussai e aprii la porta prima di aspettare che l'uomo potesse dire qualcosa

"Ti aspettavo... Sapevo che saresti tornata da me" la stanza era buia tanto da non permettermi di vedere l'uomo ma solo di sentire la sua voce bassa e autoritaria

"Scusi se la disturbo ma ho bisogno di sapere. Ho bisogno di alcune risposte"

"Il tuo tono di voce, la tua sicurezza mi fanno capire che appartieni alla categoria dei reali... Ti piace dare ordini" accese un lumino, che si trovava accanto al letto, permettendomi di poter vedere il suo volto e anche la sua stanza "vieni mostrami il marchio"

Sarei dovuta scappare, avrei dovuto avere paura, tutte le ragazze con un minimo di buonsenso lo avrebbero fatto; ma io non ero come le altre. Mi avvicinai all'uomo e gli mostrai il mio tatuaggio "Mmm... Appartieni al fuoco e questo lo avevo capito anche oggi solo vedendo come ti muovevi: fiera, sicura di te e con gli occhi che bruciano." Avvicinò meglio la luce per poter vedere il marchi e scoprire qualcosa " appartieni a una famiglia fondatrice, sei una reale e la corona lo dimostra... Ora vediamo.... Oh mio Dio!! Sei Flame Merlyn, nipote di Marcus Merlyn... Credevo fossi ancora una bambina"

Quest'uomo mi conosceva e conosceva la mia famiglia... Marcus, un nuovo nome, un nuovo frammento di puzzle che mi avrebbe condotta alla verità! Ero sulla strada giusta... Ci sarei riuscita

Spazio autrice
Ecco a voi il nuovo capitolo... Spero possa piacervi e scusate ancora l'attesa 😘😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2016 ⏰

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