Rimasi altre due settimane in ospedale. I due signori mi venivano a trovare ogni giorno; il signor Carlisle era eccezionale, un uomo meraviglioso che sembrava aver una forza infinita, i suoi occhi però nascondevano qualcosa, forse tristezza. La donna invece sembrava non provare molti sentimenti, era sempre impeccabile nei suoi completi di seta. Mi avevano sostenuta in questi giorni, tenuto la mano quando stavo male o facevo gli incubi e Carlisle mi abbracciava proprio come faceva mio padre.
Ma c'era qualcosa che non mi convinceva; riconoscevo i loro sguardi... Loro avevano un segreto da nascondere e io non potevo non cercare di scoprire quale fosse.I giorni procedevano tranquillamente tra visite mediche e dialoghi con i vari pazienti e infermieri. Durante una delle solite visite mattutine con il dottor Robert, mi resi conto di una cosa: avevo un tatuaggio. Era molto strano, era dietro la nuca, nascosto dai capelli, quel tatuaggio aveva qualcosa di familiare ma ancora non riuscivo a ricordare e faceva male. Faceva ogni giorno più male perché era troppo difficile sopportare il peso di non conoscere se stessi.
"Robert posso farti una domanda?" parlare con lui mi faceva stare bene, forse perché era giovane e poteva capirmi
"Dimmi tutto Flame" com'era bello sentir pronunciare il mio nome, com'era bello sapere che almeno qualcosa che mi apparteneva era rimasto intatto.
"Se tu ti trovassi nella mia situazione e non ricordassi nulla, cosa faresti?"
"Forse all'inizio mi dispererei, ma sono un medico e la scienza fa parte di me. Odio tutto ciò che non conosco e per questo non potrei fare a meno di compiere delle indagini"
Le sue parole mi diedero la spinta per andare avanti. Sarei riuscita a scoprire tutto sul mio passato, ad ogni costo!
Lui riusciva a capirmi e a supportarmi meglio di chiunque altro "secondo te dovrei fidarmi dei miei nuovi tutori Rob?""Si dice sempre che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio... Cerca di capire come sono fatti e ora riposati!"
Durante gli ultimi giorni mi ritrovavo a vagare per l'ospedale, conoscere gente nuova, vedere tutto ciò che succedeva. Avevo sempre oltrepassato il reparto oncologico perché non volevo vedere le persone soffrire, ma stavo per lasciare questo posto e avevo bisogno di entrare lì dentro. L'ambiente non era affatto deprimente, c'erano dei disegni sulle pareti, disegni tutti colorati e impronte di mani di ogni dimensione. Provai a mettere la mia mano sopra ogni impronta per cercare di trovare quella che mi apparteneva. Mi sembrava di aver già vissuto un'esperienza simile...ed era proprio così...ricordai
"Nick perché mi stai portando qui? Voglio andare a mare" non potevamo mai stare a rilassarci a lungo perché il lavoro ci chiamava, la nostra vera natura ci chiamava
"Flame ti prometto che ti piacerà" il suo sorriso riusciva a farmi passare ogni cosa, a farmi stare bene "siamo quasi arrivati"
"In una grotta buia e umida... Ci saranno i pipistrelli" dissi sbuffando
"Eccoci qua! Questa è la grotta degli Antichi... Vedi le impronte delle mani? Quelle impronte sono state lasciate con il sangue... Guarda bene come sono disposte le mani" disse accendendo la seconda torcia "sono a due a due e i pollici si toccano questo perché prima le persone che erano legate, decidevano di affidarsi a coloro che ci proteggono" Nick aveva sempre amato le leggende e conosceva tutto degli antichi. Mi aveva costretta a compiere il rito di unione: c'eravamo tagliati, avevamo raccolto il nostro sangue in una ciotola e, dopo aver mescolato bene, avevamo impresso anche noi le nostre mani sul muro.
In quei giorni avevo capito che Nick era la persona alla quale tenevo di più. Non avevo capito bene chi fosse ma sapevo che era la mia ragione di vita. Dopo quel flashback mi ritrovai a terra con le lacrime agli occhi, avevo bisogno di lui, di Nick; dovevo scoprire cosa gli fosse successo, se anche lui era sopravvissuto. Magari anche lui era nello stesso ospedale così mi alzai e cercai di uscire dal reparto per poterlo cercare.
"L'acqua, l'aria e la terra non mi colpiscono..." una persona, un uomo aveva urlato questa frase
"... Perchè il fuoco brucia dentro di me" le parole mi uscirono senza che io me ne rendessi conto... come potevo conoscere questa frase?
Spazio autrice
Scusate il capitolo è breve ma spero vi piaccia... Ho cercato di pubblicare il capitolo il prima possibile
Un bacio 😘Ps. Entro domani pubblicherò un capitolo dell'altra storia
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La ragazza in rosso (in pausa)
RomanceFlame é una giovane donna che si troverà a dover affrontare da sola i fantasmi che perseguitano lei e la sua famiglia. Il suo temperamento la aiuterà a superare molti ostacoli ma la porterà ad odiare gli altri e a non fidarsi di nessuno. La sua vita...