Tutto è iniziato quando mi sono svegliata in una sala con tante file disposte a file, come se dovesse esserci una conferenza. Io prendo posto in quarta o quinta fila. Mi sentivo strana. Ad un certo punto vedo Mika, che sale sul palco e inizia a cantare, incrociando varie volte il mio sguardo con i suoi occhi allegri. Arrivato il momento di Big Girl, scende dal palco e annuncia che sceglierà cinque persone tra il pubblico per cantare con lui. Alla sua domanda "Chi vuole venire?", si alzano alcune mani tra le quali (ovviamente) la mia. Lui inizia a trollare le persone indicandole e poi dicendo che non erano loro quelle scelte, poi si volta e mi guarda negli occhi. Sapevo che lo stavo guardando con occhi volenterosi, con un un desiderio credibile (come direbbe lui) di salire sul palco a cantare e ballare con lui. Mi indica e mi dice "Tu, si".
A quel punto salgo sul palco con altre quattro persone che aveva scelto nel frattempo e ci sediamo su alcune sedie accostate alla sua. Mika non inizia però a cantare, ma ci chiede di raccontare un fatto storico (che ora non ricordo), ognuno un pezzo. Io nel sogno ricordavo vagamente quell'avvenimento, perciò ho raccontato il pezzo che mi spettava a gradi linee. Finito tutto ciò non mi ricordo molto bene cosa sia successo, forse ci siamo messi veramente a cantare e ballare o forse ci ha rimandati al posto, non so. Mi piace pensare che siamo rimasti lì sul palco, a cantare con lui.
STAI LEGGENDO
My blood on you; Mika
PuisiNon un'opera, non una storia, non un filo da seguire. L'unico punto in comune tra i pensieri che scriverò qui sarà il soggetto a cui sono rivolti, Mika. Una delle persone che fanno parte della mia vita a cui sono maggiormente legata. Hope you enjoy...
